Lieve aumento ca 19.9

gentili dottori,
il 17 agosto 2007 mio padre è stato operato per un adenocarcinoma scarsamente differenziato all'ampolla di vater. In seguito all'intervento, l'esame istologico della parte asportata ha evidenziato la presenza di UN linfonodo su circa 25 asportati positivo alla malattia, margini di resezione indenni. La stadiazione era t3 n1 g3. In seguito a questo, mio padre ha effettuato 27 sedute di radioterapia al pancreas e chemioterapia con xeloda (4 compresse da 500 al giorno) per 4 mesi. Tutto sembrava andasse per il meglio, i valori si erano del tutto stabilizzati e la successiva stadiazione nella cartella oncologica si presentava come t3 n0 g3. solo che negli ultimi esami del sangue si è evidenziato un aumento del marker ca 19.9 da un valore di 58 a 62. cosa significa? è allarmante? in precedenza questo valore è sempre andato diminuendo, significa che la malattia non è stata debellata? vi prego rispondetemi, sono disperata.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Stia intanto tranquilla perchè si tratta di un incremento modesto.

Premesso che Il CA 19.9 si può elevare (di solito MOLTO sopra i valori considerati normali) in presenza di alcuni tumori del Pancreas, del Colon-retto , delle Vie biliari , e dello Stomaco, può però frequentemente incrementarsi, IN ASSENZA, per altre condizioni patologiche benigne: epatopatia cronica, ittero (per valori elevati di bilirubinemia), diabete, pancreatite cronica, malattie reumatiche (artrite reumatoide, lupus, sindrome di Sjogren, sindrome di Sharp, dermatopolimiosite, arterite a cellule giganti, polimialgia reumatica) e osteoporosi , terapie in corso.

Prima di pensare che un aumento del CA 19.9 sia dovuto ad una malattia neoplastica bisognerebbe quindi escludere tutte le patologie benigne su elencate.

Inoltre, ripeto, nel Suo caso si tratta di una variazione modesta e
come tutti gli altri marcatori il CA 19.9 ha un valore dinamico e solo una osservazione nel tempo giustifica eventuali preoccupazioni. L'oncologo che lo segue saprà bene se approfondire il dato o meno.

Cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentile dott. Catania,
per prima cosa La ringrazio moltissimo per l'insperata tempestività della sua risposta... e del contenuto! Per quel poco che ne capisco, mio padre al momento non sta seguendo alcuna terapia, prende però dei farmaci per un problema di ipertensione, isoptin 80 mg mattina e sera, hizaar all'ora di pranzo. Per circa due settimane (compresa quella in cui ha effettuato gli esami del sangue) ha associato a questi farmaci un altro di nome ATALAT, prescritto dal medico di famiglia. Nella visita cardiologica effettuata oggi però, il medico che l'ha visitato ha deciso di interrompere questo farmaco, sostenendo che può creare problemi renali. Mi chiedo: è possibile che l'aumento del GICA dipenda dal fatto che nel giorno in cui ha fatto gli esami del sangue mio padre prendesse ancora questo Atalat? purtoppo essendo ignorante in materia il mio è solo un discorso di logica... niente più. Ma la speranza è l'ultima a morire... ringrazio ancora.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Ritengo che non vi sia associazione tra l'adalat e il GICA; concordo col collega Dr Catania, che il rialzo è modestissimo, e pertanto monitorerei il tutto senza angosce premature.

Le chiedo invece, se le è possibile, di spiegarmi meglio se quando lei dice ..."La stadiazione era t3 n1 g3 ... e la successiva stadiazione nella cartella oncologica si presentava come t3 n0 g3" ... si riferisce al fatto che l'intervento non è stato radicale.
Se così fosse, spiegherebbe meglio la presenza di lievi modifiche del GICA.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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dopo
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Gentile dott. D'Angelo,
prima di incollarLe per intero il referto dell'esame istologico di mio padre, Le dico che in questo vi era segnata una stadiazione t3 n1 g3... ed è un documento che abbiamo ritirato al reparto di chirurgia. Nei documenti successivi, che ci hanno invece sempre consegnato in oncologia medica, la stadiazione risultava t3 n0 g3... comunque Le incollo di seguito il referto:

materiale inviatoA nodulo retroportaleB DuodenonocefalopancreasectomiaC ColecistiD Divertricolo di MerkelE Rondella di Stapler DESCRIZIONE MACROSCOPICA A) Frammento di cm 0,9B) Duodeno di cm 12 e testa pancreatica di cm 3 (antero-post) x 5 (Latero-lat) x 7 (Caudo-cran), con dotto coledoco extrapancreatico di cm 0,3 e coledoco retropancreatico, specillabile, di cm 5; il dotto pancreatico, specillabile , misura cm 5; al taglio si reperta neoplasia della regione ampollare di 1 cm di diametro, infiltrante il connettico periampollare, posta distalmente a ridosso dell'orifizio papillare; si osservano inoltre minute formazioni polipoidi intraluminali del canale comune, alla confluenza del dotto pancreatico principale e del dotto pancreatico principale al dotto coledoco.B1) Margine GastricoB2) Margine di resezione sul coledoco extrapancreatico.B3) Margine duodenale distale.B ) Parenchima sulla traccia di resezione pancreatica.B5-6) Neoplasia ampollare.B7) Rapporto neoplasia-margine di scollamento sui connettivi anteriori.B8-9) Papilla minore.B10) Ulteriori 10 linfonodi pancreatici anteriori.B11-12) Ulteriori 12 linfonodi pancreatici posteriori.B13) Rapporto neoplasia-margine di scolamento sui connettivi anteriori.B13) rapporto neoplasia-doccia dei vasi mesenterici.B14) Ulcera bulbareB15) 7 linfonodi perigastrici.C) Colecisti di cm7, con mucosa indenneD) Formazione sacciforme di cm 1,5 x 1,5 x 1,5, costituita di parete di piccolo intestino.E) Rondella di cm 1. (LA) DIAGNOSI TEMPORANEA : A) Linfonodo indenne da metastasi (GA) DIAGNOSI A) Linfonodo indenne da metastasi.B) Adenocarcinoma scarsamente differenziato della regione ampollare, con aspetti di tipo squamocellulare, infiltrante la parete muscolare dello sfintere dell'Oddi, la tonaca muscolare propria duodenale e focalmente il connettivo intertubolare parechimale pancreatico. La neoplasia insorge in contesto di adenoma villoso della mucosa duodenale papillare ed adenoma villoso dela mucosa del canale comune (formazioni polipoidi intraluminali nella confluenza di dotto pancreatico pricipale e dotto coledoco). Margini di resezione su trancia pancreaticha, su vie biliari, su duodeno e margini di scollamento anteriore e posteriore indenni da neoplasia. Metastasi in 1 su 10 linfonodi anteriori. Indenni i linfonodi delle restanti stazioni. Nella mucosa duodenale presso la papilla duodenale minore si reperta microadenoma endocrino.C) Coleciste cronica con metaplasia pseudopilorica.D) Parete di piccolo intestino sede di lieve flogosi cronica.E) Parete di piccolo intestino indenne da neoplasia. Stadio TNM (2002) : pT3; pN1; G3 ADDENDO 29/08/2007 B5) le cellule neoplastiche risultano immunoreattive per h MLH1 e hMSH2.

in seguito a questo mio padre ha seguito la terapia di cui ho detto sopra... e fino ad ora gli esami avevano dato tutti risultati positivi, tranne questo aumento del GICA... è la prima volta che si verifica, ed io non avevo mai pensato alla possibilità di una recidiva... mi sento persa.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Beh credo che rimane da monitorare il marcatore, anche se da solo non permette di porre alcuna chaira indicazione sulla progressione o meno della malattia (ma immagino le avranno programmato dei controlli periodici, strumentali).
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
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ma Lei crede che il fatto che sia salito così sia un fattore d'allarme? io non riesco più a dormire la notte per questa cosa...
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Ma se continuiamo a scrivere che la variazione è modesta e non fa pensare ad una correlazione con la malattia di base....
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
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Gentili dottori,
mi spiace essere stata così insistente solo in un momento come questo per me è difficilissimo mantenere lucidità... ieri mio padre ha nuovamente effettuato gli esami del sangue, il ca 19.9 è salito ancora... stavolta a 73. Inoltre ha il CEA ad un valore di 6 (quando il massimo è 5) e la glicemia alta... come dobbiamo comportarci? A chi rivolgerci...?
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Al Suo oncologo che La rassicurerà.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
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non so perchè dottore ma la sua risposta mi ha commosso. Parlare con l'oncologo che ha in cura mio padre a volte è difficile, è stato operato a Milano ed è lì che è rimasto in cura, però noi viviamo in sicilia e spesso non è semplice riuscire a mettersi in contatto con i medici. Stiamo attendendo una sua risposta via e-mail, nella speranza che arrivi presto... e che possa rassicurarmi... nel frattempo... ancora grazie.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Se rilegge questa pagina ha già avuto da noi SOLO RASSICURAZIONI !!!
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
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Gentili dottori,
Vi disturbo ancora per riportarVi di seguito il referto della TAC effettuata da mio padre in data 06.06.08...che non mi è molto chiara, sperando che possiate farmi capire di più...

Controllo in paziente operato per neoplasia della papilla di Vater, sottoposto ad intervento di Whipple. Non è stata fornita nessuna documentazione iconografica, nè cartacea dei pregressi esami e di una eventuale stadiazione ai fini di una corretta comparazione.

Fegato diffusamente e marcatamente steastosico. Al IV segmento è apprezzabile nodulo ipodenso in tutte le fasi con tenue orletto di enhacement periferico; al II segmento è presente altra lesione nodulare ipodensa di 2,1 x 1,9 cm con alone iperdenso perfiferico.
Minuta ipodensità è apprezzabile anche in corrispondenza dell'VIII segmento.
il marcato grado di steatosi potrebbe non ben identificare la natura di tali formazioni, per le quali risulta utile comparazione con precedente esame, ed integrazione diagnostica.
Nella zona del pregresso intervento a ridosso dei vasi mesenterici, si rileva zona di tessuto fibrotico che non presenta significativa presa di contrasto. Utile comunque ulteriore controllo seriato.
Nulla da segnalare a carico del corpo e della coda pancreatica.
Non elementi di rilievo a carico di milza, reni e surreni. Minuta milza accessoria.
Non significative adenopatie in sede addomico pelvica.


...questo è tutto! Mi preoccupa moltissimo il discorso del fegato...pur non capendolo! La dottoressa che ha eseguito la TAC ci ha detto che "steastosico" significa "grasso" e che la causa può essere sia il discorso dell'iperglicemia (che ha e tiene sotto controllo con insulina) sia un effetto del ciclo chemioterapico (Xeloda 1000 mg 2 volte al giorno) che ha eseguito per 4 mesi fino a febbraio. Ma allora...cosa possono essere questi "noduli" di cui parla? Ho controllato il precedente referto e non segnalava nulla di tutto questo...
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
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Gentili dottori,
a causa di una mia svista, probabilmente dovuta all'ansia, ho dato un'informazione sbagliata riguardo la TAC precendente, effettuata giorno 13/03/2008. Vi riporto di seguito:

Addome: si documenta la presenza di plurime clips metalliche sul corpo gastrico ed ulteriori periportali da verosimili esiti di duodenocefalopancreasectomia, cui si associa la dilatazione del dotto pancreatico intermedio-distale e la relativa ipoplasia dello stesso pancreas residuo.
non sicuri tessuti patologici come da recidiva locoregionale.
Si documentano, inoltre, due focali aree ipodense, ESENTI DA ENHANCEMENT, verosimilmente cistiche rispettivamente nel II e nell'VIII segmento epatico.

non riporto tutto quanto, però praticamente, i noduli ipodensi del II e VIII segmento erano già stati rilevati, e l'oncologo ci aveva cmq tranquillizzati a riguardo, dicendoci che il referto era buono. Ora, con la nuova tac, vi è un'ulteriore nodulo ipodenso, al IV segmento, con un TENUE ORLETTO DI ENHANCEMENT PERIFERICO, che prima non c'era! cosa è questo enanchement periferico? perchè prima era assente ed ora no?
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
La risposta l'ha già data il diagnosta che pur non prospettando ipotesi allarmistiche

>>Minuta ipodensità è apprezzabile anche in corrispondenza dell'VIII segmento.Il marcato grado di steatosi potrebbe non ben identificare la natura di tali formazioni, per le quali risulta utile comparazione con precedente esame, ed integrazione diagnostica<<

richiede un confronto con il precedente esame.

Ne parli con il Suo oncologo che la tranquillizzerà:
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie mille dott. Catania... lo ripeterei mille volte se potesse farLe capire quanto sono importanti le Sue risposte per me.
Ho dato un'occhiata alle precedenti tac, anche quella effettuata in novembre, e tutte parlano di noduli cistici... l'unica differenza di questa tac riguarda la presenza di questo "orletto di enhancement periferico"... ma come dice lei, il diagnosta in effetti non ha prospettato ipotesi allarmistiche. Parlerò con l'oncologo alla visita giorno 1 luglio... e speriamo bene, sempre.
Ancora grazie...
Luisa
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