Problemi rene

Buonasera, le scrivo a nome della mia ragazza... Sono portatrice di FAP trattata chirurgicamente con colectomia totale per via laparoscopica, linfoadenectomia regionale e anastomosi ileo-retto nel 10/2015. Nel 01/2018 mi è stato riscontrata una idronefrosi destra per cui mi è stato posizionato uno stent ureterale. La RMN del 02/2018 documentava la presenza di tessuto caudalmente alla biforcazione dei vasi iliaci di destra, anteriormente al sacro, dotato di tenue contrast enhacement (tessuto fibroaderenziale vs tumore desmoide), risultato invariato ai successivi controlli. PET modestamente captante in tale sede. Spesso accuso dolori al fianco destro (coliche) che non sempre passano presto e devo ricorrere al paracetamolo o, più frequentemente, ad antidolorifici potenti. Nessuno riesce a trovare una soluzione alla mia problematica né farmacologica né chirurgica. Accetterei volentieri qualche consiglio o cosa, secondo voi, potrebbe essere. Grazie per l'attenzione. Buon lavoro!
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

a mio avviso la figura professionale da interpellare è un chirurgo addominale.

Si potrebbe intervenire in via laparoscopica per verificare visivamente e con prelievo di tessuto di cosa si tratta.

Possibile in effetti, dato l'intervento subito, che si tratti di un esito fibrotico-aderenziale.

Cari saluti ed in bocca al lupo per tutto

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
Salve, dottor Pastore, io non posso fare la biopsia del tessuto intervenendo in via laparoscopica perché, avendo già subito un intervento laparoscopico molto invasivo tanto quanto importante, rischierei di compromettere tutto e con il pericolo di essere nuovamente aperta e rischiare di andare incontro ad altre problematiche. Detto ciò avrebbe qualcos’altro da consigliarmi? Anticipatamente la ringrazio.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Buonasera. Comprendo benissimo la situazione ma suggerivo una consulenza chirurgica poiché se si tratta della compressione di una terminazione nervosa da parte di tessuto fibroso cicatriziale la rimozione chirurgica diventa la strada più potenzialmente risolutiva. Altra idea potrebbe essere ripetere una nuova RMN per verificare lo stato attuale e farla visionare ad un collega radiologo interventista. Se si appurasse la compressione su una piccola terminazione nervosa si potrebbe pensare ad una ablazione a scopo antalgico della medesima. In ulteriore istanza una adeguata terapia farmacologica antalgica da studiare sulla base della tollerabilità e dei farmaci in precedenza usati che non hanno sortito effetto e che andrebbero esclusi.

Cari saluti