TUMORE AL PANCREAS CON METASTASI AL FEGATO
Buonasera gentili dottori,
vorrei un vostro parere sulla drammatica situazione clinica in cui versa una mia parente.
Ad una mia zia, che ha 58 anni, dai primi di febbraio è stato diagnosticato un tumore al pancreas, ma purtroppo, a causa della non tempestività della diagnosi, è risultato che il male è già al IV stadio, perché ci sono metastasi diffuse al fegato. Queste metastasi sono diffuse in tutto il fegato, che è in questo modo sottoposto ad una condizione di grandissimo stress, perché è cirrotico. Poche settimane dopo la diagnosi, che è avvenuta per caso durante normali controlli di routine, sono comparsi i sintomi della sofferenza del fegato: una febbre che oscilla tra i 37 e i 38, dolore alla palpazione del fegato, inappetenza e senso di ripienezza gastrica. Mia zia è stata ricoverata e hanno iniziato subito ad iniettarle albumina, antibiotici, tachipirina per la febbre e diuretico per l'estremo gonfiore alle gambe. Il medico ha detto che la situazione è molto tragica, che le possibilità di sopravvivenza sono ridotte a meno del 10%. Le hanno impostato così un piano terapeutico di una chemio a settimana, in cui le vengono somministrati dei chemioterapici per il pancreas e un farmaco intelligente che bersagli il fegato. Dopo tutte queste cure e la seconda chemio, la febbre è sparita, ma permane un forte senso di stanchezza, inappetenza e feci gialle. La bilirubina è molto alta. Non si sa per quanto tempo riuscirà a portare avanti la chemio, perché il fegato è molto compromesso.
Chiedo il vostro aiuto in termini di informazione. Non riesco a capire se in questo quadro clinico e con una chemio a settimana ci si può salvare? Se no per quanto si può vivere? Il fatto che la febbre sia regredita significa che la malattia si può sconfiggere?
Grazie in anticipo agli specialisti che vorranno aiutarmi.
vorrei un vostro parere sulla drammatica situazione clinica in cui versa una mia parente.
Ad una mia zia, che ha 58 anni, dai primi di febbraio è stato diagnosticato un tumore al pancreas, ma purtroppo, a causa della non tempestività della diagnosi, è risultato che il male è già al IV stadio, perché ci sono metastasi diffuse al fegato. Queste metastasi sono diffuse in tutto il fegato, che è in questo modo sottoposto ad una condizione di grandissimo stress, perché è cirrotico. Poche settimane dopo la diagnosi, che è avvenuta per caso durante normali controlli di routine, sono comparsi i sintomi della sofferenza del fegato: una febbre che oscilla tra i 37 e i 38, dolore alla palpazione del fegato, inappetenza e senso di ripienezza gastrica. Mia zia è stata ricoverata e hanno iniziato subito ad iniettarle albumina, antibiotici, tachipirina per la febbre e diuretico per l'estremo gonfiore alle gambe. Il medico ha detto che la situazione è molto tragica, che le possibilità di sopravvivenza sono ridotte a meno del 10%. Le hanno impostato così un piano terapeutico di una chemio a settimana, in cui le vengono somministrati dei chemioterapici per il pancreas e un farmaco intelligente che bersagli il fegato. Dopo tutte queste cure e la seconda chemio, la febbre è sparita, ma permane un forte senso di stanchezza, inappetenza e feci gialle. La bilirubina è molto alta. Non si sa per quanto tempo riuscirà a portare avanti la chemio, perché il fegato è molto compromesso.
Chiedo il vostro aiuto in termini di informazione. Non riesco a capire se in questo quadro clinico e con una chemio a settimana ci si può salvare? Se no per quanto si può vivere? Il fatto che la febbre sia regredita significa che la malattia si può sconfiggere?
Grazie in anticipo agli specialisti che vorranno aiutarmi.
[#1]
Gentile Utente,
purtroppo la condizione descritta è assai assai seria trattandosi di una malattia metastatica a primitività pancreatica ed inquadrabile nell'ottica del meglio possibile, il più a lungo possibile. Non potendosi peraltro stabilire il tempo di sopravvivenza.
Lo stato di disseminazione metastatica epatica la problematica più seria.
Peraltro leggo di un fegato cirrotico (quindi già in una condizione di ridotta funzionalità) e di una bilirubina elevata.
In particolare il valore troppo elevato di bilirubina può rendere non possibile la somministrazione di chemioterapia per tossicità cumulativa inaccettabile.
Ahimè la sola regressione del rialzo termico non costituisce elemento prognostico rilevante.
Cari saluti
purtroppo la condizione descritta è assai assai seria trattandosi di una malattia metastatica a primitività pancreatica ed inquadrabile nell'ottica del meglio possibile, il più a lungo possibile. Non potendosi peraltro stabilire il tempo di sopravvivenza.
Lo stato di disseminazione metastatica epatica la problematica più seria.
Peraltro leggo di un fegato cirrotico (quindi già in una condizione di ridotta funzionalità) e di una bilirubina elevata.
In particolare il valore troppo elevato di bilirubina può rendere non possibile la somministrazione di chemioterapia per tossicità cumulativa inaccettabile.
Ahimè la sola regressione del rialzo termico non costituisce elemento prognostico rilevante.
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
La ringrazio dottore per il suo interessamento.
Purtroppo qui la situazione non fa altro che peggiorare. L'altra sera mia zia si è sentita particolarmente debole. Quindi abbiamo chiamato un medico della clinica in cui è seguita per farla visitare, dato che la situazione ci preoccupava non poco. Il dottore ha notato, oltre all'estrema stanchezza e inappetenza, anche la presenza della sclera che sta diventando assai gialla, così come le feci pallide e poltigliose. Ci ha detto che non le darebbe più di due mesi di vita e noi siamo caduti nella disperazione nera. La stanchezza è sempre più forte, tanto che ormai non riesce più a stare in piedi se non per piccolissimi spostamenti. Per il resto è sempre allettata e la scorsa settimana l'abbiamo portata in clinica sulla sedia a rotelle, dato che non si reggeva in piedi. Inutile dire che la chemio non è stato possibile farla e le hanno somministrato solo una terapia di supporto. Ora stiamo aspettando di vedere cosa succederà questo mercoledì, quando tocca, secondo il piano terapeutico la prossima chemio. Ma dubitiamo che sia possibile portarla avanti.
Purtroppo qui la situazione non fa altro che peggiorare. L'altra sera mia zia si è sentita particolarmente debole. Quindi abbiamo chiamato un medico della clinica in cui è seguita per farla visitare, dato che la situazione ci preoccupava non poco. Il dottore ha notato, oltre all'estrema stanchezza e inappetenza, anche la presenza della sclera che sta diventando assai gialla, così come le feci pallide e poltigliose. Ci ha detto che non le darebbe più di due mesi di vita e noi siamo caduti nella disperazione nera. La stanchezza è sempre più forte, tanto che ormai non riesce più a stare in piedi se non per piccolissimi spostamenti. Per il resto è sempre allettata e la scorsa settimana l'abbiamo portata in clinica sulla sedia a rotelle, dato che non si reggeva in piedi. Inutile dire che la chemio non è stato possibile farla e le hanno somministrato solo una terapia di supporto. Ora stiamo aspettando di vedere cosa succederà questo mercoledì, quando tocca, secondo il piano terapeutico la prossima chemio. Ma dubitiamo che sia possibile portarla avanti.
[#3]
Gentile Utente,
di nulla, si figuri. Certamente quanto descritto non depone per il meglio.
Tra le altre problematiche il colore giallo della sclera mi suggerisce un valore di bilirubina elevato nel sangue che controindica qualunque approccio in chemioterapia.
Mi spiace moltissimo.
Un caro saluto
di nulla, si figuri. Certamente quanto descritto non depone per il meglio.
Tra le altre problematiche il colore giallo della sclera mi suggerisce un valore di bilirubina elevato nel sangue che controindica qualunque approccio in chemioterapia.
Mi spiace moltissimo.
Un caro saluto
[#4]
Utente
Buonasera dottore. C'è un ultimo aggiornamento. Oggi le hanno fatto le analisi e hanno deciso che domani verrà sottoposta ad una chemio. Si tratta solo di cure palliative secondo lei o c'è qualche piccola speranza di prolungare di molto la vita?
La ringrazio ancora per la sua disponibilità.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità.
[#7]
Gentile Utente,
nuovamente buonasera. Purtroppo le informazioni sono troppo generiche per poter offrire una risposta.
In generale, data la condizione descritta in precedenza, anche la modalità di somministrazione appare insolita.
Se si riesce ad avere informazioni più dettagliate posso senza dubbio esprimere il mio pensiero.
Cari saluti
nuovamente buonasera. Purtroppo le informazioni sono troppo generiche per poter offrire una risposta.
In generale, data la condizione descritta in precedenza, anche la modalità di somministrazione appare insolita.
Se si riesce ad avere informazioni più dettagliate posso senza dubbio esprimere il mio pensiero.
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 19.1k visite dal 09/03/2019.
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