Carcinoma della vulva

Gentilissimi Dott. intanto grazie per il servizio che offrite.Il mio problema è il seguente: a mia madre di anni 72 è stato asportato una lesione dal labbro sx della vagina, l'esame istologico riferisce:descrizione macroscopica campione costituito da losanga cutanea di cm.2,5x2x0,5 quasi completamente occupata da area rilevata, erosa di cm.2,3x1,riferito di pertinenza grande labbro vulva sx. diagnosi microscopica:il quadro morfologico mostra un carcinoma verrucoso,con aree di microinvasione dello stroma.Subito dopo l'intervento mi sono recata da un oncologo che dopo indagini come PETTAC total body con esiti negativi mi cosiglia radioterapia a fasci esterni a scopo precauzionale. Il medico radioterapista non è molto convinto della radioterapia e questo mi ha lasciato un pò perplessa, ora sono in attesa di un nuovo consulto in un altro ospedale ma mi spaventa l'idea di ritrovarmi in un'altra tesi, cosa mi consigliate? Sono molto confusa e preoccupata.Grazie infinitamente x la risposta e ancora complimenti per il sevizio.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Amica,

direi che la radioterapia è indicata. Non essendoci estensione altrove è più indicata a mio avviso una radioterapia localmente adiuvante che una chemioterapia sistemica.

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Dr.ssa Claudia Baiocchi Oncologo 116 4
Se ho capito bene sua madre ha avuto un'asportazione della lesione vulvare e in seguito indirizzata ad una terapia precauzionale. Credo che l'indicazione a un ciclo di radioterpia sia corretto, a meno che il collega radioterapista abbia delle motivazioni contrarie

Dr.ssa Claudia Baiocchi

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La radioterapia adiuvante della vulva trova indicazione, secondo le linee guida della nostra società scientifica (AIRO) nei seguenti casi:
-interessamento dei margini di resezione o margine libero ridotto(<8mm), interessamento di uretra o canale anale o vagina, >2 linfonodi o extracapsualirtà linfonodale, estensione perianale.
Bisognerebbe valutare con accuratezza se c'è almeno una di queste condizioni. Le dimensioni della lesione di 2,5 cm di diametro massimo (T2) e l'assenza di linfonodi (N0?) non giustificherebbero a priori l'indicazione. Naturalmente il caso va discusso nei particolari con la paziente e vanno visti gli esami sopracitati con attenzione.
La radioterapia non è inoltre consigliata in sostituzione di una linfadenectomia inguinofemorale, che mi pare non sia stata eseguita.

Quindi condivido in pieno i leggittimi dubbi del collega radioterapista che ha visitato la paziente.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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