Una ripresa linfonodale retroperitoneale

Buonasera sono una donna di 43 anni nel 92 ho avuto una mastectomia radicale per tumore duttale infiltrante destro nel 2008 ho avuto una ripresa linfonodale retroperitoneale e versamento ascittico addominale dopo 15 cicli di xeloda e navelbine non avendo avuto degli ottimi risultati il 6 marzo ho praticato il primo ciclo con Caelyx, ho avuto reazione allergica a tale farmaco ma poi con antistamminici ho potuto proseguire a distanza di una settimana sto sempre molto male con vomiti continui scarsa alimentazione e spossatezza generale trova che la terapia sia idonea? ha qualche altra terapia da consigliarmi? tipo l' acceleratore lineare potrebbe essere efficace nel mio caso?
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
La radioterapia (acceleratore lineare) in un caso di ascite neoplastica non è indicata.
La terapia con il farmaco che ha indicato è da considerarsi valida in un caso come il suo. Anche se sarebbe utile avere alcune informazioni in più.
Dopo la mastectomia era stata già stata sottoposta ad una chemioterapia precauzionale (adiuvante)?
Qual'era lo stadio della malattia alla diagnosi?

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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dopo
Utente
Utente
Buonasera, la ringrazio tanto per il consulto
si dopo la mastesctomia ero già stata sottoposta ad una chemioterapia adiuvante secondo schema CMF per un totale di 8 cicli e lo stadio della malattia era: carcinoma mammario di tipo duttale infiltrante,G2,pT2,pN1;
RE positivi nel 70%;Rpg negativi.
Nel luglio 1997 vennero metastasi epatiche per cui ho praticato una monochemioterapia di prima linea con Docetaxel in associazione ad un analogo LH-RH.Gli esami strumentali evidenziarono una remissione completa della malattia, che è durata fino all'estate del 2007.
Cordiali saluti
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
avendo già ricevuto, in fasi diverse della malattia, trattamenti con CMF, poi docetaxel, senza aver mai ricevuto un trattamento a base di una categoria importante di farmaci per il ca mammario denominate antracicline (è sicura di non aver mai fatto doxorubicina o epirubicina?), ora una di queste, appunto il Caelix, è più che opportuna.
Sarebbe anche utile sapere se c'era positività per HER2/neu (magari richiedendolo ora sui vetrini dell'intervento originario). In tal caso si potrebbe considerare, ora o più in avanti il trastuzumab.
Cordiali Saluti
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