Il secondo intervento il ginocchio continua

Gentili Dottori,
in seguito a dolore e gonfiore persistente dopo un intervento di lateral release avvenuto all'inizio dell'anno, mi hanno sottoposto a rmn. Tutto era nella norma tranne:

- la rotula,in asse,presenta un assottigliamento ed irregolarità del profilo cartilagineo in sede mediana esterna/interna per un complessivo quadro di condropatia di secondo grado

Sono stata sottoposta nuovamente ad un ulteriore intervento per capire cosa poteva provocare tutto questo gonfiore e durante l'intervento mi hanno dovuto praticare una sinoviectomia e un nuovo lateral release in quanto la rotula si era di nuovo spostata.

Ora dopo il secondo intervento il ginocchio continua a non sgonfiarsi e a far molto male (sono passati quasi sei mesi dal secondo intervento). Mi hanno sottoposta ad una nuova rmn e il risultato è:
- Rotula in asse con profili cartilaginei femoro rotulei assottigliati per modesti fenomeni condromalacici
- Fissurazione a decorso obliquo non scomposto nel contesto del corno posteriore del menisco interno.

Ora sto facendo le infiltrazioni di acido ialuronico ma non sento e non vedo alcun miglioramento.

Volevo sapere che differenza c'è tra condropatia di secondo grado (prima rmn) e fenomeni condromalacici (seconda rmn). Sono la stessa cosa? O la mia cartilagine sta migliorando o peggiorando? Se le infiltrazioni non mi dovessero aiutare, quale altra cura potrebbe esserci?
Inoltre, una fissurazione di menisco che cos'è? E' una frattura? Necessita di intervento o si aggiusta da solo?

Grazie
Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Senza vedere le immagini è impossibile risponderLe in modo efficace. Una volta la classificazione della condropatia prevedeva un grado 1 detto anche condromalacia, cui seguivano la fibrillazione, l'erosione parziale e la lesione osteocondrale. Adesso ci si regola in base alla profondità cui giunge il danno (superficiale, <50%,>50%, lesione osteocondrale)
Bisogna quindi confrontare le due RMN e valutare solo così se la lesione sta migliorando o peggiorando.
La fissurazione è una lesione del menisco, che, come tutte le lesioni del menisco non guarisce spontaneamente. Occorre valutare dimensioni e sede della lesione per decidere il trattamento (che può andare da una intensa riabilitazione fino all'intervento in artroscopia, che può comportare in pochi casi la sutura se è possibile, o la asportazione delle parti instabili).
E' indispensabile che si rivolga a un ortopedico che si occupi di patologie del ginocchio; non so dove Lei abiti di preciso, ma può informarsi presso l'UO di ortopedia dell'ospedale di Vercelli, oppure chiedere al Suo medico
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie per la risposta.
Oggi sono andata dall'ortopedico e mi ha detto che la cartilagine è un po' consumata e assottigliata, ma non cosi' tanto da dare così tanto dolore, gonfiore e impossibilità a estendere e piegare tutto il ginocchio e che il menisco probabilmente si rimargina da solo. Mi ha detto che dopo la terza infiltrazione (la prossima settimana) aspetteremo un mesetto per capire se hanno fatto qualcosa oppure niente e poi si prenderà una decisione. Ci vuole tutto questo tempo per vedere un miglioramento (se ci sarà)?
In casi di condropatia di secondo grado, le infiltrazioni possono bastare? Esistono interventi chirurgici da effettuare in gradi cosi' bassi o si fanno solo su condropatie più elevate?
I miei sintomi sono gonfiore da 10 mesi (cioè dal primo intervento), dolore e impossibilità ad estendere e a flettere tutta la gamba. Sono sintomi riconducibili a condropatia?
Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Dolore e gonfiore POSSONO essere in relazione con la condropatia, ma questo non significa che lo sia. Nel Suo caso concorrono anche i due interventi. Le domande che fa richiedono la visita specialistica diretta; l'unico che può rispondere con maggiore competenza proprio per il Suo caso specifico è l'ortopedico che La segue. All'occorrenza torni da lui che già La conosce, altrimenti ogni volta torna daccapo.
L'acido ialuronico ha un effetto lubrificante, facilita il movimento delle superfici articolari e riduce l'attrito; il beneficio non è immediato.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie per la disponibilità nel rispondere.
Ma se per il gonfiore e il dolore concorrono anche i due interventi, a quest'ora, dopo sei mesi dal secondo intervento il ginocchio non dovrebbe essere già tutto sgonfio e il dolore scomparso?
Secondo me, che sono ignorante in materia, il mio ginocchio continua ad essere gonfio perchè ha un problema, o no? L'ortopedico dice che la seconda rmn è negativa, a me non sembra proprio perchè segnala condropatia e fissurazione menisco..sicuramente sono problemi di piccola entità, ma non è possibile che il mio ginocchio soffre per queste cose che, invece, magari in un altra persona non dà sintomi? L'ortopedico mi ha anche fatto eseguire gli esami del sangue per escludere reumatismi: tutti negativi.
Lei cosa pensa? Intanto sono passate già due settimane dalla prima infiltrazione e il mio ginocchio è sempre ugualmente bloccato, dolorante e gonfio..non ho ancora avuto un minimo miglioramento..
La ringrazio
Buona domenica
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Valuti, anche con il Suo medico, l'eventualità di ricorrere a una "second opinion", ossia sentire il parere di uno specialista esterno alla struttura dove è già stata operata che possa dare la propria valutazione del Suo ginocchio e del Suo percorso.
Ci tenga aggiornati, se vuole
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie per il consiglio, anche se in tutti questi mesi ho già consultato altri ortopedici e le risposte sono state sempre più o meno le stesse: di avere pazienza che il ginocchio si sgonfierà perchè deve smaltire due interventi (mai sgonfiato!), di aver fiducia nell'ortopedico che mi ha operato, di fare nuoto (fatto e rifatto più volte, ma senza risultato!), il menisco probabilmente si aggiusta da solo e di fare infiltrazioni. Solamente uno si è sbilanciato un po' di più dicendo che il menisco è da operare, ma è stato l'unico e quindi per ora il menisco è ancora lì. Ovviamente dopo aver ricevuto queste risposte sono tornata dal mio ortopedico che è colui che ha in mano la situazione e mi "conosce" meglio, ho fiducia in lui perchè mi ha operato anche all'altro ginocchio ed è andato tutto bene, solo che il fatto che mi dice che non si spiega nemmeno lui che cos'ha il ginocchio che non va, mi turba! Per lui l'unica cosa che non va è la cartilagine, ma ha detto che l'ultima volta che mi ha operato non era così malmessa da provocare questi sintomi e che comunque se le infiltrazioni non fanno si penserà ad un nuovo intervento, probabilmente non più in artroscopia, ma mi ha detto che ne parleremo soltanto dopo l'insuccesso delle infiltrazioni.
Vedrò di sentire ancora altre opinioni, sperando di avere un po' più di fortuna e riuscire a trovare la via d'uscita!
Grazie
Saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Buongiorno,
come consigliato anche da lei, questa settimana mi sono sottoposta ad un ulteriore consulto ortopedico. L'ortopedico vedendo il gonfiore e il deficit sia in estensione sia in flessione mi ha consigliato un intervento in artroscopia per valutare il tutto (prima d'ora solo un ortopedico mi aveva dato lo stesso consiglio). Io sinceramente non voglio sottopormi ad un intervento per "valutare" il ginocchio e poi essere al punto di partenza!..dopo tutto quello che sto passando ho paura di perdere solo ulteriore tempo..
Parlando inoltre con l'ortopedico che mi segue, vedendo che io non ne posso più di stare così, mi ha detto che se vado da un altro ortopedico probabilmente mi opera subito perchè non conosce ancora esattamente il mio ginocchio, mentre lui, invece, preferisce aspettare un attimo visti i due interventi recenti e provare con metodi conservativi (antinfiammatori prima, infiltrazioni dopo, nuoto e inizialmente anche fisioterapia e tecarterapia). Ora siamo arrivati, secondo lui, all'ultima "spiaggia", cioè alle infiltrazioni. Ho finito il tutto questa settimana, ancora non ho avuto alcun beneficio, ma l'ortopedico mi ha detto di aspettare qualche settimane e poi si valuta. Se la situazione è questa mi opera, ma non ha ancora voluto sbilanciarsi troppo sul tipo dell'eventuale intervento, mi ha soltanto detto che non sarà un intervento leggero e non in artroscopia.
Ovviamente a me sorgono mille dubbi: dopo le infiltrazioni e prima dell'intervento non esistono proprio altre terapie? o a questo punto rimane solo l'intervento? e se ci fosse l'intervento, per curare una condropatia rotulea, quali tecniche si usano? (le ricordo che comunque dalla rmn è uscita una condropatia di secondo grado, quindi non grave e una fissurazione del menisco e inoltre il radiologo ha aggiunto "discretamente conservato il trofismo osseo": cosa si intende per quest'ultima frase?)
Grazie
Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
"discretamente conservato il trofismo osseo" è l'unica cosa che non La deve preoccupare: vuol dire che le condizioni dell'osso sono abbastanza buone.
Per tutto il resto da qua senza averLa visitata non ho certo più cose da dirLe di quelle che ha il Suo ortopedico. Bisogna che parli con lui.Tutto il resto sono ipotesi campate in aria
Cordiali saluti
[#9]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
torno a scrivere su questo sito data la vostra disponibilità.
Sono ritornata,come previsto,dall'ortopedico che mi ha operato e visitando e muovendo il ginocchio mi ha detto che i dolori che io sento sono portati dall'articolazione femoro rotulea e che bisognerebbe fare la trasposizione del tendine rotuleo (mi pare sia il nome corretto!) e la stessa cosa mi è stata detta da un altro ortopedico da me consultato.
Pero' non capisco: se la mia rotula ora risulta in asse (dopo lateral release e visionando la rmn), è necessario questo intervento? Che differenza c'è tra un lateral release e questo tipo di intervento? portano tutti e due alla stessa soluzione?
La ringrazio
Cordiali saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Se il lateral release non è sufficiente può essere necessario perfezionare l'allineamento della rotula. La rotula è in asse nella RMN che rappresenta la posizione con quadricipite rilassato. Se Le è stato proposto un intervento devo pensare che il problema non sia risolto.
Senta dall'ortopedico se sia necessario eseguire una radiografia del ginocchio 30-60-90, oppure uno studio TAC dinamico della rotula.
Ribadisco che senza averLa visitata non è assolutamente possibile esprimere un parere su un caso clinico.
Cordiali saluti
[#11]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
ho fatto un'altra visita da un ulteriore ortopedico, ma mi rendo conto che ogni medico dice la sua e io sono sempre più confusa!
Alla visita l'ortopedico mi ha detto che la rotula è in asse sia guardando la rmn sia toccando il mio ginocchio. Dato che lei mi ha scritto che forse è necessario eseguire una radiografia del ginocchio 30-60-90 oppure una tac, volevo sapere se anche se alla visita clinica la rotula risulta in asse, da questi esami da lei consigliati potrebbe uscire un malallineamento rotuleo? Oppure un ortopedico visitanto il ginocchio può capire se la rotula è perfettamente in asse e non necessita di un nuovo riallineamento? Mi chiedo questo perchè l'ortopedico mi ha detto che la rotula è in asse visitando però solo il ginocchio, ma io continuo ad avere lo stesso dolore di sempre!
Spero possa darmi una risposta.
La ringrazio
Cordiali saluti
[#12]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il malallineamento è una condizione che si sospetta con la visita e si conferma (e si misura) con indagini radiologiche (rx, TAC)
Senza visitarLa è ovvio che le mie siano solo ipotesi. Però fondate sul fatto che l'ortopedico che L'ha operata vuol fare la trasposizione della tuberosità tibiale.
Se ha fiducia in lui si affidi a lui, comunque scelga un ortopedico e si faccia vedere solo da lui: "ulteriori" ortopedici ricominciano sempre tutto da capo e possono creare "ulteriori" dubbi.
Cordiali saluti
[#13]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
ho deciso di fare la cura che mi ha dato quest'ultimo ortopedico che ho consultato (cerotti antinfiammatori, compresse per la cartilagine e magnetoterapia e mi ha detto che se non ho risultati si farà un intervento), pero' se questa cura non funziona ho deciso che tornerò dall'ortopedico che mi segue e mi ha operato (i due ortopedici si conoscono ed è stato proprio il mio a mandarmi per un ulteriore consulto da questo in quanto mi ha detto che sarebbe meglio aspettare qualche mese per fare un terzo intervento..).
Ho cominciato a fare tutto quello che mi ha prescritto, però i sintomi (cedimento, dolore e gonfiore) sono peggiorati!E' normale? O dovrei avvertire l'ortopedico? E poi è vero che se anche il ginocchio deve essere operato devo aspettare un po' di mesi per effettuare l'intervento in quanto ne ho subiti due recenti?
La ringrazio e le auguro una buona domenica
Corsia saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Le domande che fa impongono la visita diretta: non è possibile rispondere solo in base alle deswcrizioni.
E' necessario quindi ricorrere all'ortopedico che La segue.
Sulla tempistica dell'intervento ognuno si regola in base alle condizioni del paziente, delle proprie disponibilità e della propria esperienza, non ci sono regole che impongono minimi e massimi.
Cordiali saluti
[#15]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la disponibilità e ne approfitto per farle un'altra domanda, sperando sia l'ultima!
La magnetoterapia deve scaldare il ginocchio oppure no? Mi tormenta questo dubbio perchè si dice che se un ginocchio è infiammato bisogna metterci il ghiaccio, però dopo aver fatto la magnetoterapia il mio ginocchio è molto caldo. E' giusto così o la mamcchinetta che ho affittato per effettuare queste terapie non funziona nel modo corretto?...anche perchè è quasi una settimana che la utilizzo tutti i giorni un paio d'ore ma non ho ancora avuto nessun miglioramento, anzi mi sembra di peggiorare!
La ringrazio ancora
Cordiali Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La magnetoterapia provoca un calore endogeno che aiuta la risoluzione dell'infiammazione e del dolore.
L'apparecchio dovrebbe essere stato regolato nei suoi parametri da chi lo affitta. Sui tempi di applicazione chieda a chi ha prescritto la terapia.
Cordiali saluti
[#17]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
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Gentile Dottore,
ho finito le cure che mi aveva prescritto l’ultimo ortopedico (magnetoterapia, cerotti e compresse per la cartilagine), ma dolore, gonfiore e deficit in estensione e flessione sono rimasti tale e quali a prima della cura. Anzi, ora quando sto ferma per un po’ e poi riprendo a camminare ho la sensazione di qualcosa di incastrato sotto la rotula nella parte frontale del ginocchio. A cosa può essere dovuto? Alla fissurazione del menisco o sempre qualcosa legato alla rotula? Ovviamente sono in attesa di una visita dall’ortopedico per farmi dare una nuova cura dato che questa non ha dato miglioramento, però questa l’avrò solo tra due settimane! Nell’attesa Lei riesce a dirmi a cosa potrebbe essere dovuta questa sensazione di “incastro” dentro il ginocchio? E la cura quale potrebbe essere?
La ringrazio
Cordiali saluti
[#18]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Più che il menisco potrebbe essere responsabile la superficie articolare fra rotula e femore. Occorre valutare lo stato della cartilagine. La cura varia dal grado di danno della cartilagine. Come Le ho detto occorre una valutazione diretta del caso per parlare specificamente del Suo ginocchio, e questo lo può fare solo il Suo ortopedico.
Cordiali saluti
[#19]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
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La ringrazio per avermi risposto.
Io credevo fosse un problema esclusivamente della rotula che “magari” si è spostata di nuovo e non scorre bene per cui mi dà questi problemi e dolori nell’estensione e flessione, ma leggendo anche su internet il deficit in estensione è portato dalla lesione del menisco. Sicuramente sintomi simili hanno cause diverse! La cartilagine l’avevo esclusa perché l’ortopedico mi ha ribadito più volte che non è tanto consumata!
La ringrazio ancora
Cordiali saluti
[#20]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
"ho la sensazione di qualcosa di incastrato sotto la rotula nella parte frontale del ginocchio" fa pensare a un conflitto fra rotula e femore. Ovviamente è una ipotesi bastata sulla sola descrizione che Lei ha fatto. Il deficit dell'estensione causato da un problema meniscale ha caratteristiche diverse. Entrambe le situazioni si accompagnano a segni clinici che possono emergere solo dalla visita specialistica.
Cordiali saluti
[#21]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
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Gentile Dottore,
ho ritirato gli esiti della rmn e l'unica cosa che emerge è: la rotula,in asse, presenta assottigliamento ed irregolarità del profilo cartilagineo in sede mediana-paramediana interna per un complessivo quadro di condropatia di secondo grado. Quindi, vuol dire che la fissurazione al menisco è guarita da sola! La rmn mi pare di capire che sia tutta negativa, a parte la frase sopra. Il mio problema allora da dove arriva? Se la rotula dalla rmn risulta in asse, è il caso che mi sottoponga alla trasposione del tendine rotuleo, come mi aveva accennato tempo fa il mio ortopedico? Mi sento molto molto confusa e mi sembra di non vedere una via d'uscita!
La ringrazio
Cordiali Saluti
[#22]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il problema è che non può trovare sul Web la via di uscita

La RMN conferma la condropatia. Una settimana fa Le ho scritto
"Più che il menisco potrebbe essere responsabile la superficie articolare fra rotula e femore. Occorre valutare lo stato della cartilagine. La cura varia dal grado di danno della cartilagine. Come Le ho detto occorre una valutazione diretta del caso per parlare specificamente del Suo ginocchio, e questo lo può fare solo il Suo ortopedico."

L'allineamento della rotula non si valuta con la RMN. Ben DUE mesi fa Le ho scritto
"La rotula è in asse nella RMN che rappresenta la posizione con quadricipite rilassato. Se Le è stato proposto un intervento devo pensare che il problema non sia risolto.
Senta dall'ortopedico se sia necessario eseguire una radiografia del ginocchio 30-60-90, oppure uno studio TAC dinamico della rotula.
Ribadisco che senza averLa visitata non è assolutamente possibile esprimere un parere su un caso clinico."

Come vede bisogna che si dia da fare, che affronti il problema insieme all'ortopedico che L'ha visitata, che gli faccia vedere la RMN e si faccia spiegare bene la situazione. Altrimenti poi Lei scrive
"La rmn mi pare di capire che sia tutta negativa, a parte la frase sopra. Il mio problema allora da dove arriva? "
La RMN non è assolutamente negativa visto il danno cartilagineo che evidenzia. Fino a che cerca di risolvere il caso in modo "virtuale" rischia di perdere tempo e basta.
Cordiali saluti
[#23]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
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Buongiorno,
grazie per la risposta, anche se tengo a precisare che quando ho scritto avevo appena ritirato il referto della rmn e non avevo ancora potuto vedere l'ortopedico e molte volte noi pazienti siamo curiosi di sapere cosa non va prima di aspettare l'incontro con il medico che ci segue..
Ora ho effettuato la visita, l'ortopedico visionando la rmn e visitando il ginocchio mi ha detto che c'è bisogno di re-intervenire facendo una plastica rotulea per il reallineamento (non in artroscopia). Mi ha spiegato che dovrò stare un po' di settimane con le stampelle e poi cominciare con la fisioterapia e mi ha spiegato l'intervento, solo che presa un po' dall'agitazione per dover subire l'ennesimo intervento mi sono persa dei "pezzi". In parole semplici per plastica rotulea cosa si intende? Risolverò il problema?
Ringraziandola per la pazienza le porgo cordiali saluti
[#24]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La plastica rotulea è uno degli interventi che si esegue quando la rotula non è ben allineata, al fine di riequilibrare le forze che agiscono sulla rotula. E' difficile rispondere alla Sua domanda se risolverà il problema: l'intervento è finalizzato a questo scopo e, anche se le complicazioni possono essere in agguato, confido in un buon risultato. I dettagli sull'intervento, che possono variare da tecnica a tecnica e da chirurgo a chirurgo, bisogna che li chieda all'ortopedico che La opererà, anche perché è prevedibile che vi dobbiate incontrare prima dell'intervento perché dovrà illustrarLe rischi e benefici, complicazioni, tempi di ripresa, riabilitazione successiva, ecc per il consenso informato.
Cordiali saluti
[#25]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Buonasera dottore,
le aggiorno la mia situazione dato che è sempre stato gentile nel rispondermi.
Mi hanno rioperato e la rotula era spostata e il menisco esterno era rotto a manico di secchio (anche se sia il test clinico, sia la rmn sembravano negative). Quindi mi hanno fatto la meniscectomia, un nuovo lateral release, per la cartilagine mi è stata fatta una condroplastica e infine mi hanno fatto anche la sinoviectomia. Nel ginocchio erano presenti anche aderenze per una non buona fisioterapia post secondo intervento che forse sono state la causa dello spostamento della rotula.
Le chiedo alcune cose:
- possibile che mi sono rotta il menisco esterno (che mi hanno detto essere quello più difficile da rompersi) senza praticamente fare sport in quanto i miei problemi al ginocchio fin’ora dopo i due precedenti interventi non me lo hanno permesso?
- è possibile che un osso come la rotula si sposti così facilmente per delle aderenze?
- dopo questo potrò in futuro fare qualsiasi sport oppure no?
- Il mio ginocchio andrà incontro ad artrosi?

La ringrazio se vorrà rispondere alle mie domande (purtroppo mi sono dimenticata di chiederle al mio chirurgo che rivedrò soltanto tra circa un mese)
Cordiali Saluti
[#26]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Le Sue domande dovranno aspettare l'Ortopedico per avere delle risposte, e forse non tutte. Non è possibile sapere come si è rotta il menisco: già appariva fissurato nella RMN descritta il 25 ottobre, per cui potrebbe essere l'evoluzione di quella lesione. Sulle aderenze che spostano la rotula bisognerebbe aver visto queste aderenze e il loro effetto sulla rotula. Non penso che possa fare "qualsiasi sport" ma quali sport e come lo si saprà man mano che procede nella convalescenza. Sull'artrosi è verosimile che Lei sia più esposta a questo rischio rispetto a una coetanea con ginocchio sano, ma in che modo e quanto è difficile da prevedere, però l'ortopedico che L'ha operata può avere elementi in più per dirLe qualcosa.
Nell'attesa della prossima visita si scriva le domande che Le verranno in mente perchè chi conosce il Suo ginocchio de visu può esserLe utile come noi non potremo mai essere.
Cordiali saluti
[#27]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la tempestiva risposta.
La fissurazione meniscale che scrivo nella domanda del 25 ottobre riguarda il menisco interno, il menisco invece rotto e operato è quello esterno. Può esserci una correlazione tra le due cose o sono cose distinte?
La ringrazio nuovamente
Cordiali saluti