Lievi palpitazioni serali e durante l'allenamento in palestra=pochi carboidrati?
Gent.mi Dottori,
sono un ragazzo di 25 anni, alto 1,80cm per 73kg, ho già consultato proficuamente il vostro sito e approfitto per rinnovarvi i miei complimenti.
Premetto che non ho mai avuto problemi di obesità o diabete e non ho mai seguito diete prima di quella che descriverò.
Questa estate mi ritrovai un po' sovrappeso e allora ho seguito per tre mesi una dieta dimagrante (dieta a zona di Berry) piuttosto drastica nella eliminazione dei carboidrati anche complessi (anche se però ho comunque mangiato pasta in alcune occasioni ottenendo ugualmente il risultato cui ambivo); tale dieta l'ho praticata per tre mesi con però alcuni intervalli (nel senso soltanto che ogni tanto mangiavo la pasta).
Verso la fine del programma dietetico (metà agosto) però, complice anche il grande caldo, durante l'allenamento in palestra fui colto da improvvisa debolezza e palpitazioni le quali ultime, per lo spavento, mi durarono anche di sera e le ebbi pure in alcuni momenti (soprattutto serali) dei 7 giorni successivi.
Appena manifestatosi il suddetto problema interruppi l'allenamento e mi recai in ospedale dove mi dissero che si trattava probabilmente di un calo di zuccheri e che le palpitazioni mi perduravano per via dello spavento (del resto non mi era mai capitato nulla del genere in vita mia).
Passò poi un mese e mezzo senza che mi succedette più nulla durante il quale terminai la dieta e ripresi a mangiare normalmente (intendendo pasti variati senza mai alcolici, dolci, bibite gassate, mc donald, kebap, birra) mantenendo comunque alte le dosi di futta e verdura.
Ora, è da tre settimane che in palestra ho iniziato un allenamento che prevede il sollevamento di grossi carichi, durante la terza settimana (a partire da quattro giorni fa) durante l'allenamento ho manifestato novamente lievi palpitazioni (e mi sono spaventato ancora) le quali mi si sono ripresentate ieri notte prima di addormentarmi (forse perchè ci pensavo da tutto il giorno).
A colazione assumo 3/4 dl di latte con 50gr cereali di frumento integrale; a metà mattina 1,5 hg yogurt magro e un frutto; a pranzo 1 hg pasta al pomodoro, 2 hg carne o pesce, tanta verdura cruda (ma poche carote); a metà pomeriggio 3 fette di prosciutto e due fettine di pane oppure 60gr fiocchi di latte e due fettine di pane; a cena 50 gr riso basmati 2hg carne o pesce o uova tanta verdura cruda o cotta (ma non patate).
Un problema: gli orari dei miei pasti e spuntini sono irregolari.
La domanda dunque è: può essere che le palpitazioni che ho nuovamente manifestato (seppur in maniera lieve) durante l'allenamento e una sera, siano dovute a una carenza di carboidrati nella dieta dato che assumo basse quantità di pasta e nn tocco il pane e mangio cibi a basso indice glicemico?
Mi scuso moltissimo per la prolissità, e, ringraziando in anticipo per l'attenzione (e la pazienza) porgo cordiali saluti.
sono un ragazzo di 25 anni, alto 1,80cm per 73kg, ho già consultato proficuamente il vostro sito e approfitto per rinnovarvi i miei complimenti.
Premetto che non ho mai avuto problemi di obesità o diabete e non ho mai seguito diete prima di quella che descriverò.
Questa estate mi ritrovai un po' sovrappeso e allora ho seguito per tre mesi una dieta dimagrante (dieta a zona di Berry) piuttosto drastica nella eliminazione dei carboidrati anche complessi (anche se però ho comunque mangiato pasta in alcune occasioni ottenendo ugualmente il risultato cui ambivo); tale dieta l'ho praticata per tre mesi con però alcuni intervalli (nel senso soltanto che ogni tanto mangiavo la pasta).
Verso la fine del programma dietetico (metà agosto) però, complice anche il grande caldo, durante l'allenamento in palestra fui colto da improvvisa debolezza e palpitazioni le quali ultime, per lo spavento, mi durarono anche di sera e le ebbi pure in alcuni momenti (soprattutto serali) dei 7 giorni successivi.
Appena manifestatosi il suddetto problema interruppi l'allenamento e mi recai in ospedale dove mi dissero che si trattava probabilmente di un calo di zuccheri e che le palpitazioni mi perduravano per via dello spavento (del resto non mi era mai capitato nulla del genere in vita mia).
Passò poi un mese e mezzo senza che mi succedette più nulla durante il quale terminai la dieta e ripresi a mangiare normalmente (intendendo pasti variati senza mai alcolici, dolci, bibite gassate, mc donald, kebap, birra) mantenendo comunque alte le dosi di futta e verdura.
Ora, è da tre settimane che in palestra ho iniziato un allenamento che prevede il sollevamento di grossi carichi, durante la terza settimana (a partire da quattro giorni fa) durante l'allenamento ho manifestato novamente lievi palpitazioni (e mi sono spaventato ancora) le quali mi si sono ripresentate ieri notte prima di addormentarmi (forse perchè ci pensavo da tutto il giorno).
A colazione assumo 3/4 dl di latte con 50gr cereali di frumento integrale; a metà mattina 1,5 hg yogurt magro e un frutto; a pranzo 1 hg pasta al pomodoro, 2 hg carne o pesce, tanta verdura cruda (ma poche carote); a metà pomeriggio 3 fette di prosciutto e due fettine di pane oppure 60gr fiocchi di latte e due fettine di pane; a cena 50 gr riso basmati 2hg carne o pesce o uova tanta verdura cruda o cotta (ma non patate).
Un problema: gli orari dei miei pasti e spuntini sono irregolari.
La domanda dunque è: può essere che le palpitazioni che ho nuovamente manifestato (seppur in maniera lieve) durante l'allenamento e una sera, siano dovute a una carenza di carboidrati nella dieta dato che assumo basse quantità di pasta e nn tocco il pane e mangio cibi a basso indice glicemico?
Mi scuso moltissimo per la prolissità, e, ringraziando in anticipo per l'attenzione (e la pazienza) porgo cordiali saluti.
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Gentile Signore, la dieta, sia essa "mediterranea"; "montignac" quindi basata sul consumo di alimenti a basso indice glicemico; o "ZONA", deve tenere in considerazione il dispendio energetico della attività fisica. In caso contrario non è colpa della dieta di per se ma di come essa è stata elaborata. Le diete incongrue possono infatti causare durante o dopo l'attività motoria, i malesseri come quelli da lei riscontrati. Le palpitazini sotto sforzo, anche escludendo problematiche serie, meritano di essere indagate. Chi svolge attività fisica, soprattutto se strutturata, dovrebbe farsi valutare da un Medico dello Sport. Tale figura professionale serve proprio a questo: farci svolgere attività sportiva (agonistica e non) in assoluta tranquillità. Accontentarsi di un certificato di sana e robusta costituzione redatto sulla base anamnestica, dal Medico di Famiglia è sicuramente comodo ma talvolta non prudente.
Cordialmente
Cordialmente
Dott. Mario Manunta
Senior Clinical Diabetologist
Scuola Educatori in Diabetologia AMD
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 23/10/2009.
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