Rottura sovraspinoso

Buongiorno
Nel 1997 con esame ecografico mi è stata riscontrata “a livello del sovra spinoso di destra si riconosce un’area ipoecogena di pochi millimetri di diametro riferibile verosimilmente a rottura parziale. Conclusione: il quadro è indicativo di esiti di lesione parziale del tendine del sovra spinoso con risentimento acuto e modesta borsite sotto amicron deltoidea a dx.” Tuttavia, salvo qualche dolore e mobilità ridotta, non ho avuto successivamente problemi. All’inizio del mese scorso, cadendo con gli sci, ho effettuato un movimento incontrollato della spalla che mi ha portato un fortissimo dolore. Ho effettuato una risonanza il cui esito è: “aumento della quantità di liquido endoarticolare che si dispone prevalentemente nei recessi scapolo-omerale anteriore e posteriore, nella borsa sotto-amicron-deltoidea e nel prolungamento sinoviale del capolungo bicipite. Discreto ispessimento sinoviale diffuso. Ridotto lo spazio sottoamicromiale. Rottura completa a tutto spessore del tendine del sovra spinoso con retrazione muscolare. Conservato il capolungo bicipite. Non segni di rottura del labbro glenoideo.” Vorrei sapere le seguenti cose:
• Se la rottura è una conseguenza della parziale rottura del 1997;
• Se è il caso di operare considerato che ho 62 anni e sono abbastanza attivo in più sport ( golf etc.)
• Se l’intervento garantisce il pieno recupero o se è probabile una residua sofferenza della spalla.
Grazie
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Rottura completa a tutto spessore del tendine del sovra spinoso con retrazione muscolare.
QUESTO MI SEMBRA IL PUNTO CHIAVE!!!
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Se la rottura è una conseguenza della parziale rottura del 1997;
E' VEROSIMILE PENSARE CHE LEI SI TROVASSE IN UNA CONDIZIONE DI DEBOLEZZA A LIVELLO DELLA STRUTTURA DEL TENDINE DEL SOVRASPINOSO. TALE DEBOLEZZA PROBABILMENTE ERA DI VECCHIA DATA IN QUANTO, PER USURA, GIA' NEL 1997 IL TENDINE ERA PARZIALMENTE LESO.
• Se è il caso di operare considerato che ho 62 anni e sono abbastanza attivo in più sport ( golf etc.)
IN LINEA DI MASSIMA, CON IL LIMITE NON TRASCURABILE DI NON POTERLA VISITARE POSSO DIRLE CHE, IN CASO DI DOLORE IMPORTANTE E DOPO IL FALLIMENTO DELLE TERAPIE FISICHE CONVENZIONALI L'INTERVENTO E' DA PRENDERE IN SERIA CONSIDERAZIONE
• Se l’intervento garantisce il pieno recupero o se è probabile una residua sofferenza della spalla.
IL PIENO RECUPERO MI SEMBRA DIFFICILE DA GARANTIRE.
IN ALCUNI CASI I PAZIENTI IN EFFETTI RECUPERANO PRESSOCHE' AL 100% DA SITUAZIONI COME QUELLE DA LEI DESCRITTE TUTTAVIA L'ENTITA' DEL RECUPERO DIPENDE DA MOLTISSIMI FATTORI QUALI:
- ETA' DEL PAZIENTE
- QUALITA' DEL TENDINE CHE IL CHIRURGO ANDRA' A SUTURARE
- ENTITA' DELLA RETRAZIONE DEL TENDINE CHE DEVE ESSERE SUTURATO.
- ELASTICITA' DEL TENDINE UNA VOLTA CHE ESSO VIENE REINSERITO NELLA SUA POSIZIONE ANATOMICA ORIGINARIA
- PREDISPOSIZIONE DEL PAZIENTE A ESSERE SOTTOPOSTO AD UN LUNGO PERIODO DI RIEDUCAZIONE.

Cordiali saluti

Dr. Roberto LEO