Necrosi astragalo

Buongiorno a tutti.
Vorrei un vostro parere sul mio caso.
A febbraio 2010 inizio a sentire dolori all caviglia sinistra, vado da un ortopedico, mi fa fare lastre e risonanza magentica. Una volta ottenuti i risultati mi informa che ho una piccola carenza di cartilagine sul collo dell'astragalo e mi prescrive 2 mesi di inattività.
Sto fermo 2/3 mesi e poi a giugno ricomincio a muovermi..corsetta, un po' di calcio(il mio sport), beach volley..ma la caviglia continua a crearmi dolore, soprattutto appena iniziato movimento e al termine dell'attività fisica.

Torno dall'ortopedico ad agosto, e rivedendo la RM mi informa di una leggera osteocondrite all'astragalo sinistro. Qui sorge la prima domanda..cuol dire che durante la prima visita non ha guardato a fondo la risonanza? Un suo errore quindi?

Fatto sta che cambio ortopedico, rifacco la RM e mi viene prescritta una necrosi ossea da 11-12 mm sull'astragalo.
Sotto consiglio dell'ortopodico inizio un ciclo di magnetoterapia e 5 infiltarzioni di acido ialuronico (che inizio in settimana) e inoltre mi suggerisce di iniziare a informarmi per un eventuale operazione chirurgica.

Queste cure suggerite dall'ortopedico, possono portare a un miglioramente della necrosi o no? Oppure tutto ciò non potrà impedire l'operazione?
Inoltre..ad oggi l'ortopedico non mi ha dato informazioni riguardo frequenza e intensità per la magnetoterapia..personalmente informandomi in internet son giunto alla conclusine di utilizzare una frequenza pari a 10hz e intensità a 50 gauss, è corretto?

Ho 28 anni e su quella caviglio, oltre alle classiche storte non ho mai avuto problemi seri, ne rotture ne distorsioni di alto grado.

Ringrazio epr la disponibilità, attendo un vostro parere sul mio caso.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente,
innanzitutto appare evidente per noi che eseguiamo consulti on-line la evidente limitazione di doverle fornire un parere senza poter osservare ne' la sua caviglia ne' tantomeno la sua RMn al contrario dei colleghi da cui lei e' stato visitato.
Cio detto veniamo alle domande:

1) vuol dire che durante la prima visita non ha guardato a fondo la risonanza? Un suo errore quindi?
NO CORRISPONDE A QUANTO LE AVEVA DETTO NELLA PRIMA VISITA IN CUI LE AVEVA PARLATO DI "piccola carenza di cartilagine sul collo dell'astragalo" SOLAMENTE CHE NEL CORSO DELLA SECONDA VISITA HA USATO PAROLE DIVERSE ---> "eggera osteocondrite all'astragalo sinistro"

2) Queste cure suggerite dall'ortopedico, possono portare a un miglioramente della necrosi o no?
LE CURE SONO VOLTE A MINIMIZZARE GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA SUPPOSTA NECROSI MA NON A CANCELLARNE LA PRESENZA

3) Oppure tutto ciò non potrà impedire l'operazione?
SENZA UNA VISITA TALE GIUDIZIO NON SI PUO' FORNIRE

4) utilizzare una frequenza pari a 10hz e intensità a 50 gauss, è corretto?
LASCI TALE DECISIONE AL TERAPISTA DELLA RIABILITAZIONE CHE E' UN PROFESSIONISTA FORMATO PER SCEGLIERE AUTONOMAMENTE LA TIPOLOGIA DI ENERGIA DA USARE CASO PER CASO ANCHE E SOPRATTUTTO IN FUNZIONE DEL TIPO DI APPARATO CHE EGLI UTILIZZA.

Cordiali saluti

Dr. Roberto LEO