Indolenzimento e indurimento alle gambe (dal polpaccio in giù)

Salve, sono un ragazzo di 22 anni e vi contatto per un problema che mi assilla da qualche anno anche se con frequenza diversa. Preciso che sono un ragazzo che gioca a calcio da una decina d'anni (anche a buoni livelli) ma nonostante questo soffro spesso di un indolenzimento-indurimento dal polpaccio in giù. E' difficile descivere questo fastidio: questo problema non mi impossibilita nel giocare ma mi crea parecchi fastidi e condizionamento. Questo tipo di problema non si verifica tutte le volte e non con la stessa intensità; a volte basta un po' di stretcing specifico. Il fastidio lo riesco a limitare in allenamento potendo fare pause di allungamento ma non in partita: quando mi viene forte sento la parte sotto al polpaccio durissima (sembra marmo!) e qualche volta mi si trasmette al piede dando sensazione di formicolio (in questi casi alla fine del primo tempo tolgo le scarpe muovo i piedi e faccio un po' di stretcing e il dolore "quasi passa"). Questa sensazione di indurimento mi viene anche se faccio lunghe camminate magari ad un ritmo continuo e più rapido rispetto al mio passo. Questo problema non mi ha mai dato problemi di sonno, solo un senso anche durante le normali giornate di spossatezza e indolenzimento dei muscoli citati. Premetto che sono una persona emotiva e spesso anche a fine di giornate pesanti (esami, stress...) sento fastidio alla schiena (zona lombare) e alle gambe.
Mi è stato detto dal preparatore atletico che ci segue che potrebbe esserci un problema del rachide e una compressione a livello lombare che crea fastidi non tanto muscolari quanto nervosi alle gamba oltrechè fastidio alla schiena (specifico che spesso faccio massaggi alle gambe e pediluvio con olii rilassanti e argilla che però non forniscono gran beneficio). A marzo andrò da un posturologo e nel frattempo farò qualche esame specifico come tac e risonanza. Immagino la difficoltà, vistaanche la mancanza di consulto medico a riguardo, nel fare ipotesi, ma chiedo se è possibile avere un vostro consulto specie sul modo per contrastare questo fastidio (cibi, creme, farmaci...)per rendere l'attività agonistica meno fastidiosa e serena.
Ringraziandovi per l'attenzione e per il vostro prezioso lavoro anche in risposta alle nostre rochieste, auguro buona giornata e buon lavoro.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
1) "A marzo andrò da un posturologo e nel frattempo farò qualche esame specifico come tac e risonanza"
Non è questo il modo per affrontare il problema: di fronte al sospetto di un problema alla colonna ci si rivolge a un ortopedico, meglio ancora se esperto in patologie vertebrali, che, DOPO averLa interrogata e visitata, deciderà se e quali accertamenti siano necessari.
2) "sul modo per contrastare questo fastidio (cibi, creme, farmaci...)per rendere l'attività agonistica meno fastidiosa e serena".
Questo non è assolutamente possibile: una terapia deriva da una diagnosi (che si può ottenere solo con la visita diretta). Senza diagnosi qualsiasi suggerimento sarebbe una ipotesi campata in aria e quindi di nessuna utilità. Il dolore che riferisce può avere origini le più diverse (nervose, muscolari, metaboliche, circolatorie, ecc) e qualsiasi terapia non mirata può farLe perdere tempo prezioso (oltre che soldi, per non parlare dei rischi legati alle diverse medicine.
Più che il preparatore consulterei un Medico dello Sport che può indirizzarLa allo specialista giusto.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it