Frattura menisco esterno

Buonasera circa 2 anni ho fatto una brutta caduta facendo si che la gamba girasse in un modo per niente naturale e ho sentito un crack. All'inizio ho trascurato la cosa ma Dopo un anno di problemi a luglio 2010 ho fatto una risonanza magnetica di cui riporto il referto :Sottile stria iperintensa al corno posteriore del menisco esterno compatibile con rottura. Modesto ispessimento dell'insersezione prossimale del legamento collaterale mediale, potrebbe essere riferibile a lesione parcellare pregressa. Conservato aspetto del menisco mediale , dei legamenti crociati e collaterale esterno . Versamento articolare con soffusione del corpo di Hoffa , non espansi del cavo popliteo . Rotula in iperpressione laterale, sembra evidenziare disomogeneità nella limitante cartilaginea. Non significativi rilievi di alterazioni focali ossee.
L'ortopedico mi disse di aspettare e vedere se la lesione guariva da sola, ma dopo un anno mi ritrovo con dolori insopportabili e blocchi del ginocchio veramente fastidiosi. A volte sono seduto e sento un dolore incredibile e subito mi gonfia e fa male per almeno un giorno . Quando il ginocchio mi fa male così non riesco a stendere completamente la gamba o a fare le scale. Adesso ho paura che la lesione si sia ingrandita, è possibile?? Oppure può anche accadere che il menisco rotto leda anche il legamento?? Adesso ho deciso di operarmi e andare fino in fondo...Dopo un anno è necessaria un altra risonanza magnetica o posso ritenere valida quella effettuata a luglio 2010??? Cosa mi consigliate di fare?? Ringrazio in anticipo ogni dottore che risponderà. Cordiali saluti.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Le rispondo, spero nel modo migliore, ad ogni singola domanda:

1) Si, è possibile che la lesione si sia ingrandita; anzi, se consideriamo il peggioramento dei suoi sintomi (blocchi e dolori articolari) questa evenienza è estremamente probabile

2) No, un menisco rotto non trattato chirurgicamente, in assenza di altri traumi, non può provocare la lesione del legamento crociato. Può invece succedere che determini un danno cartilagineo importante (artrosi)

3) Considerando che la sintomatologia la "obbliga" ad eseguire un intervento chirurgico, mi sembra superfluo eseguire una nuova RMN in quanto effettuando l'artroscopia si esegue una fase diagnostica in cui verrà valutata l'entità del danno. Questa scelta (quella cioè di non eseguire la RMN) dipende comunque molto dal suo ortopedico: non mi meraviglierei se chi la opera volesse comunque un supporto RMN.

Cordialmente

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
Utente
Grazie mille dottore , le volevo chiedere un altra cosa ma a 17 anni è rischioso operarsi di menisco???Quale trattamento suggerisce??? Grazie per la risposta.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Le suggerisco di sottoporsi a visita ortopedica per valutare la reale entità del danno.
17 anni non sono una controindicazione all'intervento.
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Utente
Utente
La ringrazio tantissimo dottore volevo chiederle , secondo lei è meglio una suturazione o una asportazione della parte fratturata?? Sarò obbligato a seguire per forza una di queste soluzioni o il dottore mi darà facoltà di scelta sempre fra le due scelte?? in tal caso che mi consiglia di fare???
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Non credo che il collega le darà possibilità di scegliere. Il tipo di intervento varia in base alla lesione.
Nei soggetti giovani si preferisce la sutura, dove possibile però!.

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Utente
Utente
Grazie ancora dottore, è stato gentilissimo, vista la sua preparazione e volevo chiedere una cosa che ha poco a che fare con il menisco...Ho 17 anni e il piede misura 32 cm, in pratica porto il 50 di scarpe!!! Potrei essere affetto da qualche malattia?? Fino a che età cresce il piede?? La ringrazio, appresto!
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Nessuna malattia... stia tranquillo.
La crescita è un fenomeno variabile da individuo ad individuo in cui entrano in gioco numerosi fattori, sia ambientali che, soprattutto, genetici. Il processo di crescita finisce, ma non è una regola, in genere verso i 20- 22 anni
In un soggetto alto è normale non avere un piede da cenerentola.
Nel caso in cui invece lei dovesse avere un piede ed una mano enorme rispetto al resto del corpo, è opportuno indagare meglio la situazione.

Cordialmente


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Utente
Utente
Un ultima cosa caro dottore , in caso vorrei andare più a fondo a quale specialista mi potrei rivolgere?? Saluti.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
l'endocrinologo per esempio
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Utente
Utente
La ringrazio tantissimo dottore, è stato bravo esauriente e coinciso. Grazie e alla prossima!!! Cordiali saluti!!!!
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Utente
Utente
gentilissimo dottore le volevo comunicare che ho fatto una visita dall'ortopedico che mi ha detto di fare un altra risonanza al ginocchio. Ora ci dovrò andare la prossima settimana per fargliela visionare. Nel mentre le volevo comunicare il referto della risonanza per avere una sua opinione a riguardo:
A confronto con il precedente esame del 13.07.2010 i reperti appaiono sostanzialmente invariati.
Evidenti esiti di rottura del menisco mediale con grossolana stria orizzontale del corpo e del corno posteriore.
Concomita edema osseo del piatto tibiale mediale.
Ancora evidente modesta alterazione del legamento crociato anteriore all'inserzione prossimale in verosimili eventi di tipo distorsivo.
Modesto versamento liquido nello sfondato sottoquadricipitale.
Non espansi nel cavo popliteo
Nei limiti il corpo di Hoffa.
Regolare aspetto del tendine del quadricipite femorale e del rotuleo.
Invariati i restanti reperti.



Dottore è possibile che a 18 anni entrambi i menischi dello stesso ginocchio si siano rotti , cosa ne pensa???
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Non è un'ipotesi tanto remota. Credo che a questo punto sia fondamentale eseguire una visita per stabilire il da farsi.
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Utente
Utente
gentilissimo dottore la volevo informare che ho fatto una visita dall'ortopedico il quale mi ha detto che non mi vuole operare perché secondo lui i menischi stanno degenerando e non è utile operare...mi ha consigliato di diminuire drasticamente di peso e poi mi ha detto che il forte dolore in estensione potrebbe essere causato dall'iperpressione rotulea...sono disperato , sento dolori da ormai 2 anni , non posso praticare attività sportiva.........secondo lei un dolore così forte nell'estendere il ginocchio e il rigonfiamento può essere causato da una semplice iperpressione rotulea?? la prego mi dia qualche consiglio
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Sicuramente una iperpressione rotulea le può determinare dolore all'estensione.
In genere il trattamento varia dal sintomatico (analgesici, infiltrazioni di corticosteroidi, infiltrazioni di acido ialuronico) al chirurgico (release dei legamenti alari).
Se la sua situazione è così invalidante discuti con il suo ortopedico l'eventuale possibilità di una soluzione chirurgica.

Cordialmente
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Utente
Utente
Dottore ho fatto molte ricerche e ho trovato qualche persona che si trova nella mia stessa situazione. In pratica tutti siamo accomunati da lesione nel corno posteriore su base degenerativa e inoltre i test meniscali effettuati dai vari ortopedici si sono rivelati negativi in tutti i casi...a questo punto le chiedo , cercando di trovare avvaloramenti alla mia tesi, è possibile che alcuni tipi di lesione , in particolare quelle del corno posteriore del menisco eseterno siano molto difficili da identificare e trovare attraverso i normali test meniscali di routine???
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Non è proprio così.
Esistono molti articoli in letteratura che evidenziano come vi siano sia dei falsi positivi (ovvero RMN positiva per lesione meniscale ma con esame medico e sintomatologia negativa) sia dei falsi negativi (ovvero RMN negativa per lesione meniscale ma con esame medico e sintomatologia positiva).
Le metodiche diagnostiche devono esser sempre correlate con la visita e con una attenta raccolta di dati da parte del medico. Esistono tuttavia delle lesioni di difficile diagnosi ma che danno dolore. Le pliche sinoviali per esempio sono una di queste. Sono delle pieghe della membrana sinoviale che quando si infiammano danno dolore ma in fase di remissione sono difficili da indentificare anche per la RMN.
Si affidi al collega.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie ancora dottore , molto gentile , la terrò aggiornata.

Cordiali saluti