Morbo di sudeck

Buon giorno, mio padre ha subito una frattura del calcagno, ed a causa del fatto che dall'esame radiografico non s'evidenziavano lesioni quale si è vista solo dalla risonanza magnetica, l'ha ingessato addirittura due mesi dopo dall'accaduto. La frattura si è calcificata correttamente però una settimana dopo l'asporto dell'ingessatura ha cominciato ad accusare dolore e perdita di forza nel piede, di conseguenza si è gonfiato (stavo facendo nel frangente fisioterapia).
Il suo Ortopedico dopo una successiva risonanza magnetica gli ha diagnosticato una Sindrome di Sudeck, e come terapia gli ha dato da fare calciparina ed una intramuscolo settimanale che ora non so dirvi, immobilizzando il piede con un gambaletto di gesso, prevedendo un ingessatura che dovrebbe durare a suo detto 4-5 mesi. Smanettando su internet mi è capitato di leggere cose a proposito della terapia in tali casi, e più volte è stato ripetuto che non si usava più utilizzare l'ingessatura in quanto potrebbe essere proprio essa una delle possibile cause di tale morbo, e in alternativa si optava per una riabilitazione fatta di fisioterapia e medicinali vari, non caricando il peso sul piede interessato.
A me preoccupa tanto il fatto che un ingessatura così lunga possa comportargli una riabilitazione post immobilizzazione eccessivamente lunga, e se non pure noto nell'affermazione che possa essere una delle possibili cause l'immobilizzazione da gesso e curarla proprio con essa mi sa di paradossale.

Voi che mi dite in proposito quale sarebbe la terapia migliore?
Vi ringrazio in anticipo, per una vostra gentile e breve risposta.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente,
Posso risponderle in linea di massima, visto che non avendo visitato la persona in questione non posso avere un quadro completo del problema.
In una sindrome di Sudek, o algodistrofia riflessa, non è indicata l'immobilizzazione. Il movimento in scarico è anzi consigliato. Questo perché si potrebbe rafforzare il circolo vizioso tra immobilizzazione, alterazione del sistema neurovegetativo e perdita di massa ossea che è alla base del problema.
Quindi, come prima cosa si accerti che la diagnosi sia davvero quella, e che il trattamento consigliato sia davvero una immobilizzazione in apparecchio gessato.
Se tutto fosse confermato, potrebbe chiedere un altro parere ad un ortopedico della sua città. E se vuole, farci sapere come è andata.
Saluti cordiali.
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dr. Nucci abbiamo chiesto altro parere specialistico, e ha confermato la diagniosi di Morbo di Sudeck, asportando però l'ingessatura... Il nuovo dottore gli ha disposto come unica fonte di terapia un trattamento giornaliero di 4ore con un apparecchio di magnetoterapia, per un tempo inizale di 3settimane. Gli ha consigliato di non far carico eccessivo sul piede ma d'utilizzare le stampelle ed il piede utilizzato solo come punto d'equilibrio, cercando di muoverlo senza farci peso.
Fatto sta perchò che mio padre accusa forte dolore alle ossa della caviglia, ed il gonfiore è sempre presente, anche se in lieve diminuzione.
Volevo chiedere poi se questa patologia potesse comportare particolari problemi, o consegeuenza gravi se non curato bene, e per giunta se potesse addirittura divenire un problema cronico in caso di degenerazione dello stesso morbo.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente,
si tratta di una situazione che di solito richiede del tempo per migliorare, a volte anche molti mesi. Di solito si conclude con poche alterazioni residue, ma bisogna seguire il paziente scrupolosamente, e inoltre bisogna tener conto delle alterazioni che possono rimanere a causa della pregressa frattura.
Cordiali saluti.