Dolori inguinali

Salve a tutto lo Staff di Medicitalia. Volevo approfittare di questo utile servizio per illustrare il mio problema.Più o meno da ottobre 2012 soffro di saltuari dolori inguinali. Per saltuari intendo periodi di quattro o cinque giorni nei quali sono costretto a volte all'uso delle stampelle, con frequenza di una volta ogni 50 giorni (più o meno), alternati a periodi di benessere. Il dolore si presenta dapprima all'inguine destro, per poi diffondersi al sinistro (oppure addirittura spostarsi al sinistro abbandonando il destro). Il dolore quindi non è fermo in un punto solo (pur essendo localizzato nel momento in cui lo percepisco).nelle ultime ore dell'attacco il dolore si sposta poi verso il coccige, ma rimane più sopportabile.
Ho eseguito un'ecografia delle vie urinarie dal quale non risulta nulla.
Sono stato operato all'inizio del 2010 per un' ernia lombare con la aggiunta di quattro DIAM sulle vertebre lombari, e fino alla prima comparsa di questo sintomo (ottobre 2012) sono stato bene. A novembre 2012 ho eseguito un RM della colonna, dal quale però l'ortopedico non ha potuto certificare che il dolore provenisse da essa. Tuttora sono in attesa di eseguire un'elettromiografia e una risonanza del bacino, purtroppo però devo attendere i "tempi sanitari".Non ho problemi di carattere sessuale o urinario, né nei momenti degli attacchi, né in quelli di benessere. Disponibile ad ulteriori chiarimenti, cordiali saluti.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente,
sinceramente, tramite dei test clinici che si fanno durante la visita, di solito si riesce a capire se la causa dei dolori sia l'articolazione dell'anca, o l'inserzione dei muscoli al bacino (quella che viene impropriamente definita pubalgia), o un dolore irradiato da una struttura più lontana. E' stato visitato? Le sono state fatte delle manovre alle anche, una palpazione locale, dei movimenti contro resistenza?
Saluti cordiali.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
salve Dott. Nucci, grazie della risposta.

Durante la visita che ho ricevuto nell'ospedale nel quale avevo subito l'intervento citato (nel quale mi sono recato apposta per la facile reperibilità dei miei precedenti clinici) un ortopedico mi ha visitato. Delle tecniche da lei citate, l'unica che mi è stata applicata è quella relativa ai movimenti contro resistenza, per capirci quella classica nella quale da steso a pancia in altro il dottore fa forza sulle dita dei piedi chiedendoti di portarle verso la testa. Non sono state eseguite manovre alle anche e palpazione.

La pubalgia è una possibilità che avevo preso in considerazione, ma quello che mi mette dei seri dubbi è la "migrazione del dolore" che le avevo descritto nel mio primo messaggio. A questo punto le chiedo (visto che chiederle una diagnosi per posta elettronica mi rendo conto sia una cosa impossibile): una pubalgia o un problema all'articolazione dell'anca, come lei mi ha suggerito, permettono:

1 la migrazione del dolore da una parte all'altra
2 fasi acute di dolore che non permettono l'uso di una o di tutte e due le gambe
3 fasi di completa assenza del dolore nelle quali riesco a fare tutte le prove che un ortopedico che sottopone, anche la camminata sui talloni.
4 il riproporsi della situazione anche se ho eseguito prolungate cure di antinfiammatori
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta e per la sua disponibilità.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile Utente,
Tutte le caratteristiche da lei citate possono essere presenti. Questo non vuol dire che nel suo caso siano per forza la causa del dolore, ovviamente.
I test che le hanno fatto, compresa la camminata sui talloni, sono per svelare un deficit radicolare, che origina dalla schiena.
Le conviene farsi visitare da un ortopedico che abbia vedute un pò più ampie, per capire la vera natura del problema.
Saluti cordiali.