Distorsione caviglia restia alla guarigione da 2 mesi e mezzo

Egregio Professore,

Le sarei molto grata se potesse aiutarmi a comprendere , e magari a risolvere, il problema che le sottopongo.
Sono trascorsi due mesi e mezzo dal giorno in cui mi sono procurata una distorsione alla caviglia sx con distrazione legamentosa e ancora non riesco a camminare. Ho portato il gesso per circa un mese, dopo ho fatto sedute di magnetoterapia, di tens, di ionoforesi e di rieducazione motoria, ma non ho avuto miglioramenti. Mi sono anche sottoposta alla terarterapia e ancora oggi faccio idroterapia, per non parlare dei continui esercizi con la pallina che eseguo a casa!
Da una settimana circa, però, il forte dolore che avevo sotto il piede, in prossimità delle dita, e che non mi permetteva di caricare il peso del corpo, e quindi di camminare, si è quasi annullato, ma è subentrato un dolore al tallone. Anche il nuovo dolore non mi permette di camminare senza stampella, ed inoltre, quando, piego il ginocchio, spingendolo in avanti , sento la parte posteriore della gamba come fosse rigida, ingessata. Prima credevo che ciò dipendesse dal gonfiore, ma ora indosso una calza elastica e la gamba non è più molto ingrossata.( Ho avuto anche una piccola tromboflebite di una collaterale della caviglia) Ho fatto presente questa situazione all’ortopedico che mi sta seguendo, ma lui ha detto che non sa il perché della mia situazione. Neppure la Risonanza magnetica che ho fatto una decina di giorni ha fornito elementi utili per spiegare i miei dolori e la mia impossibilità a camminare e mi ha consigliato di prendere le compresse di Danzen e una capsula di Dicloreum 150 al dì, per 10 giorni, Mi sento molto demoralizzata e fisicamente a pezzi. Da ieri ho deciso di riposare, forse il mio piede è solo affaticato, ma vorrei almeno capire cosa mi sta succedendo. Mi può aiutare? Le invio il referto della RM. e preciso che ho 55 anni Aspetto con ansia una sua risposta e la ringrazio.
R.M. Caviglia Sinistra 20/05/08
Area di alterato segnale midollare, ipeintenso in T2, come da iperemia ed edema intraspongioso, post-traumatico a livello della porzione anteriore dell’astragalo, del cuboide e dei cuneiforme.
Falda di versamento intra-articolare in sede tibio-astragalica.
Imbibizione edematosa del sottocute del versante dorsale e laterale del piede.
Regolari per spessore ed intensità di segnale i tendini dei comparti mediale e laterale della caviglia e il tendine di Achille.
Integri i legamenti.
Conservata ampiezza del seno del tarso, con normale aspetto del legamento interosseo.

02/06/08 Maria Marino
e-mail: marino.13@alice.it
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora Maria, stia serena che quanto lei riferisce verosimilmente corrisponde ad una sindrome di algodistrofia di Sudek,complicanza frequente, come la sua tromboflebite, di turbe vascolari venose con algie, edema e turbe cutanee e osteoporosi localizzata.
Ci vuole tempo e delle cure complete .
Ancora ci sono i postumi del trauma distorsivo. Idrochinesiterapia, Ginnastica propriocettiva, ionoforesi, ultrasuoni e laser,nuoto pinnato. No magnetoterapia. Terapia locale con pomata antiflogistica e dei farmaci vasodilatatori periferici. Va bene danzen e dicloreum, ma fare anche il gastroprotettore. evitare il carico completo a sinistra .
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. Prof. Caruso,
La ringrazio per la sua risposta, che mi fa sentire più tranquilla. Ho, però, una perplessità:i farmaci vasodilatatori periferici potrebbero peggiorare la tromboflebite e l'insufficienza venosa, a cui non ho fatto riferimento prima? Inoltre, mediamente, quanto tempo occorre ancora, per tornare a camminare bene? Grazie. Distintamente

03/06/08 Maria Marino
marino.13@alice.it
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
No signora, tali farmaci vanno benissimo in tali casi perchè dilatando le vene migliorano la circolazione periferica.
Ma deve farli insieme ad altri farmaci, a giudizio e su prescrizione del suo specialista.
Certamente un altro mesetto può passare pe r una valida e rassicurante deambulazione, ma bisogna che lei intensifichi e completi la fisiochinesiterapia facendo anche nuoto o almeno idrochinesiterapia.
Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora.
04/06/08 Maria Marino

marino.13@alice.it
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