Edema intraspongioso malleolo tibiale

Buonasera,

vorrei avere dei pareri sulla situazione della mia caviglia destra. A fine 2014 ho cominciato improvvisamente a soffrire di dolori fortissimi alla caviglia, semplicemente alzandomi dalla sedia. In quel periodo, prima che le fitte iniziassero, ho partecipato ad un paio di partite di calcetto ma non ho avuto traumi. Giocavo regolarmente a tennis senza problemi.

Dopo l'inizio delle fitte per alcuni giorni non riuscivo quasi a camminare. Ho sospeso ogni tipo di attività sportiva per impossibilità a continuare (dolore forte). Dopo due-tre mesi di riposo ho ripreso con il tennis sforzandomi a giocare dato che i dolori continuavano anche se in modo ridotto. Ho continuato a tentare di giocare a tennis con continue interruzioni a causa del riacutizzarsi dei dolori.
A giugno 2016, dopo l'ennesimo stop dovuto al riacutizzarsi del dolore, ho deciso di rivolgermi ad un ortopedico che mi ha prescritto una risonanza magnetica.
L'esito della risonanza è il seguente:

"si apprezza area di sofferenza osteocondrale con dtm di 14 x 12 mm circa al livello del malleolo tibiale caratterizzata da diffuso edema della spongiosa nelle sequenze a soppressione del grasso. Normalità dei legamenti del compartimento laterale del collo del piede e del legamento deltoideo. Integro il legamento interosseo astragalo-calcaneare. Normalità della cartilagine articolare tibio astragalica. Assenza di versamento sinoviale a livello della suddetta articolazione. Non si rileva alcuna distensione delle guaine sinoviali dei tendini del retro piede. Normale aspetto RM del tendine di Achille"

Dopo la RM l'ortopedico mi ha prescritto un mese di magnetoterapia con un macchinario a noleggio, riposo totale, nente sport (solo nuoto) e nuova RM dopo un mese. La nuova risonanza, a fine luglio 2016, indica una "riduzione dell'intensità dell'edema intraspongioso a livello del maleolo tibiale nella sede dell'alterazione condrale che appare moderatamente ridotta (dtm 10 mm)".

L'ortopedico indica di continuare un altro mese di magnetoterapia e solo nuoto. A fine agosto e fine ottobre nuove risonanze magnetiche indicano una "modesta riduzione ell'intensità dell'edema intraspongioso"

A questo punto (fine ottobre) l'ortopedico mi dice che l'edema si è molto ridotto e di ricominciare piano piano un po' di corsetta su terreno morbido, continuare nuoto e fare un po di bici. Aspetto per prudenza e solo a fine gennaio provo un po' di corsetta e dopo 10 minuti di nuovo dolori!!!

Nuova risonanza magnetica che indica "una modica riduzione dell'edema". Non sono medico ma ho visto il CD e confrontato le dimensioni dell'edema (nella RM del 16/3/2017) con quelle della RM di ottobre 2016 e a me sembrano le stesse! Come è possibile? Ho fatto solo nuoto, niente corse, niente tennis, solo riposo e passeggiate!! Come mai non passa? Potrebbe essere un problema di carico per postura errata?

Attendo vostri pareri, è da fine 2014 che combatto con questo problema!!!! Qualcuno può darmi consigli?
Stefano

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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 338 13 1
L'edema intraspongioso è una espressione (anzi, l'espressione) di una sofferenza dell'osso, che si può verificare per molti motivi; essenzialmente, soprattutto in un comparto articolare, può essere dovuta ad un trauma diretto, ad un trauma indiretto, ad uno stress funzionale.
Il trauma diretto significa una contusione ossea senza fratture della corticale e della compatta ossee, la cosiddetta "frattura occulta" perché non visibile radiograficamente.
Il trauma indiretto è quello determinato da un "contraccolpo" in occasione ad esempio di un trauma distorsivo; in questi casi, generalmente, si cerca un'altra zona di edema intraspongioso (oltre a quella più immediatamente evidente) contrapposta, ossia in corrispondenza dell'altro segmento scheletrico che ha "impattato" sul segmento sede di contusione.
Nel caso di uno stress o un deficit funzionale (quello che Lei intuiva come "alterazione della postura") l'edema è determinato da microtraumi/sollecitazioni anomale ripetute. Questo significa appunto un "malfunzionamento articolare", ma questo a sua volta deve dipendere da un problema capsulare/legamentoso (non è detto che un legamento integro, cioè non lacerato, sia anche efficace, cioè mantenga la corretta congruenza articolare).
Opportuno indagare bene, sia dal punto di vista clinico obbiettivo (Spec. Ortopedico) sia da quello Diagnostico per Immagini...

Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, pensa che il solo riposo possa bastare a far recuperare l'osso? Sono stato di nuovo dall'ortopedico che mi ha consigliato di indossare un tutore con bendaggio a otto, attendere un paio di settimane e poi riprovare a fare un po'di corsetta con il tutore. Lui sostiene che ci vuole tempo. Ha qualche altro consiglio che potrebbe essere utile?
Stefano
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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 338 13 1
I suggerimenti e la prognosi del Suo Ortopedico sono corretti. Sicuramente ci vuole un po' di tempo. Un aiuto valido nelle risoluzioni delle contusioni intraspongiose può essere la magnetoterapia. Gli apparecchi si noleggiano presso qualunque centro ortopedico, si faccia spiegare dal negoziante come si applicano le piastre e come si utilizza l'apparecchio. Personalmente, se Lei svolge una normale attività lavorativa, suggerirei l'utilizzazione in modalità "notturna".