La diagnosi che mi hanno scritto, io

spettabili Dottori, sono una signora di trentuno anni visto che da qualche tempo avevo dolori alla schiena mi hanno fatto eseguire dei raggi al bacino, anche e rachide in toto e nel referto che mi hanno consegnato c'è la seguente diagnosi:
presenza di ernie intraspongiose di Schmorl alle limitanti somatiche di D6-D7-D8, con cuneizzazione anteriore dei metameri per esiti di M. di Scheuermann, con formazione di ernie intraspongiose a carico di D8.
modestia sclerisi dei tetti acetaboari con interlinee articolari di normae ampiezza d'ambo i lati.
Questa è la diagnosi che mi hanno scritto, io da voi volevo sapere sia cosa sia il morbo di Scheuermann e cosa posso fare per le ernie, insoma volevo dei consigli da voi.
Grazie.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il morbo di Scheuermann é una deformità della colonna vertebrale dorsale caratterizzata dalla cuneizzazione anteriore di tre vertebre toraciche adiacenti. Spesso si associano reperti radiografici secondari quali le ernie di Schmorl, la riduzione dello spazio discale e l'aspetto irregolare dei piatti vertebrali. L'eziologia non è chiara. Gli adolescenti in genere si rivolgono al medico per la cifosi (una curvatura del deorso simile a una gobba), gli adulti per il dolore.
Il trattamento consiste in terapia fisica, terapia medica anti-infiammatoria e ginnastica posturale. In casi particolari più gravi si può ricorrere all'intervento chirurgico.
Le ernie di Schmorl non hanno diper sé alcun significato clinico: nella superficie dei piatti vertebrali si sono formate delle fessure attraverso le quali parte del tessuto discale è migrato verticalmente. Quindi nulla a che vedere con l'ernia del disco: nessun disturbo = nessuna cura.
Le consiglio una visita specialistica ortopedica, meglio ancora se presso un chirurgo vertebrale ad esempio presso l'Ortopedia e traumatologia 1 del Policlinico di Bari sia per valutare il quadro attuale sia per poterLa seguire nel tempo e valutare l'eventuale evoluzione.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it