Una diagnosi del genere sono necessari raggi o risonanze,visto il mio medico non me li ha

Salve, sono una ragazza di 18 anni e mezzo e pratico ginnastica artistica a livello dilettantistico da quando avevo 4 anni : fino all’anno scorso mi allenavo dalle 5 alle 8 ore a settimana a seconda se eravamo sotto gara o meno, quest’anno invece mi alleno molto saltuariamente.
La questione per cui vi scrivo sono le mie ginocchia che mi danno un certo fastidio da quando avevo 13 anni. Un medico sportivo mi diagnosticò il morbo di Schlatter al ginocchio dx,in seguito mi fermai dall’attività fisica per 4 mesi e feci una cura di fisioterapia. I risultati si sentirono da subito e per un annetto avvertii solo leggeri dolori poco frequenti soprattutto a fine lezione alla base del ginocchio oppure quando riscendevo da un salto avevo come l’impressione che il ginocchio non sempre riuscisse a reggere il mio peso. Preciso che sono alta 1.68 m, peso 64 kg, e ho sempre avuto una corporatura fisica piuttosto muscolosa data appunto dal tipo di attività fisica che svolgo.
Nell’anno successivo i dolori si facevano sempre più frequenti ed io,pensando di avere sempre lo stesso problema,alleviavo continuamente il dolore con ghiaccio e pomate. Quello che non mi spingeva a rifare una visita era il fatto che i fastidi erano piuttosto discontinui e colpivano ogni volta una parte diversa attorno al ginocchio cosi pensavo di avere delle semplici infiammazioni.
A fine anno 2007 invece, i dolori si sono fatti più evidenti e costanti : avvertivo come un formicolio su tutto il ginocchio, lo sentivo gonfio e ogni tanto mentre camminavo o mi esercitavo improvvisamente sembrava che le ginocchia(questa volta sia dx che sx) non mi reggessero più e si piegavano di scatto per poi tornare alla “normalità”. Quello che mi sorprendeva di più era il fatto che quelle specie di fitte che sentivo non erano localizzate in un unico punto ma il dolore toccava spesso una parte diversa del ginocchio( interno,esterno, zona bassa, dolori ai muscoli al di sotto del ginocchio oppure ai muscoli dietro al ginocchio, che spesso facevo fatica a stendere…..) . A giugno 2008 a seguito di una giornata di lavoro e un anno di gare e allenamenti di step, un giorno fui colpita da un dolore lancinante su tutto il ginocchio che mi impediva di dormire camminare e piegare l’articolazione. Soffocai il dolore con qualche ora di ghiaccio e nel giro di due giorni sembrò quasi sparire.
Da episodi sporadici quindi, adesso la situazione si faceva più seria e preoccupante. Decisi così di rivolgermi ad un ortopedico il quale mi diagnosticò una condropatia rotulea, e mi prescrisse ginnastica isometrica, evitare scale e STEP, in più una serie di infiltrazioni di acido ialuronico in 3 sedute. Ma le fitte simili a delle morse improvvise,e il gonfiore si sono calmati solo per un paio di mesi. in quest’ultimo mese avverto spesso come delle scosse che mi circondano il ginocchio,spesso le gambe mi cedono soprattutto la dx, e non riesco a stare troppo tempo con la gamba nella stessa posizione ( se sto allungata devo mettermi in piedi e “strattonare le ginocchia” perché sembra che i muscoli si incordano e spesso devo far scrocchiare l’articolazione come si usa fare con le dita della mano, altre volte se sto seduta mi sembra che la gamba si addormenti o che le ginocchia pur stando ferme si appesantiscono…ma la peggiore è la posizione “accovacciata”). Ogni tanto zoppico perché il ginocchio dx soprattutto mi tira molto, e nell’ennesima visita fatta pochi giorni fa l’ortopedico mi ha parlato di un iperpressione rotulea esterna e della necessità di operare chirurgicamente con il metodo del lateral release.
Gentili dottori che sorbite le mie lamentele, voi cosa ne pensate di tutti questi dolori?
Vi chiedo inoltre se per una diagnosi del genere sono necessari raggi o risonanze,visto il mio medico non me li ha prescritti.
Quello che in ultimo più mi interessa è se potrò tornare a saltare e correre e spingere come un tempo,quanto tempo dovrò attendere e se farà male.
lo sport e il movimento sono la mia grande passione, per questo mi rivolgo a voi.
Fiduciosa in una vostra risposta, vi ringrazio in anticipo. Francesca
Ps: chiedo scusa se in alcuni punti non sono stata sufficientemente chiara.
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
Centile utente
Se esiste un problema di osse dell'articolazione femoro-rotulea va risolto chirurgicamente.
In genere se il problema è lieve può essere sufficiente il Lateral release artroscopico.
Per il recupero direi che importante sarebbe sapere il grado di condropatia e questo lo si vedrà soltanto con l'artroscopia.
Per la diagnosi in genere è sufficiente una visita clinica me può essere utile anche una RMN.
(legga il mio minforma sull'argomento)
Cordiali saluti.

Antonio Mattei