Ernia c7 d1

Gentili dottori accuso cervicobrachialgia da 4 settimane.
Dolori molto acuti per le prime due settimane. Indosso collare cervicale morbido che mi è stato prescritto dopo 10 giorni dall'esordio della sintomatologia. Ho assunto cortisone per circa 20 giorni (prima terapia con bentelan per 8 gg giorni ora urbason 12 mg per 7 giorni + 7 giorni a 6 mg) associato ad antidolorifici. La sintomatologia dolorosa persiste, anche se diminuita di intensità: devo comunque stare sdraiata con il capo appoggiato per non accusare dolore. Impossibile riprendere normale attività lavorativa (alla scrivania e pc) perchè stare seduta acutizza i dolori.

Ho effettuato rx rachide cerviacale in pronto soccorso e poi rmn cervico dorsale

RMN: Normale ampiezza canale rachideo; note spondiloartrosiche con appuntimenti osteofitosici marginali coinvolgenti le bertebre cerviclai tra c3 e c7. A livello c3 c4 e c5 c6 protusione circonferenziale di modesta entità. A livello c6 c7 idem, ma lievemente più accentuata.
A livello c7 - d1 discopatia con signigficato d piccola ernia a sviluppo paramediano sn.
tratto dorsale nella norma.
Midollo spinale mantiene morfologia, dimensioni e segnali nella norma.
Età 46 anni - donna - lavoro sedetantario.

Poichè dopo quasi 5 settimane, ancora non ho risolto con terapia medica e riposo, mi chiedevo quele terapia possa essere indicata nella mia situazione per velocizzare la guarigione. Il mio ortopedico esclude l'intervento (e su questo concordo perchè ne temo le conseguenze e anche la lunga degenza di 2 mesi di collare) e consiglia di aspettare in quanto ritiene che l'ernia possa rientrare da sola. Che cosa ne pensa?
E' normale che dopo settimane la sintomatologia persista, seppure diminuità di intensità (rispetto ai primi 10 giorni in cui sono stata preda di dolori molto acuti, che mi impedivano persino di dormire malgrado gli antidolorifici)?altri farmici assunti: coefferalgan e ora kolibrì (1 pastiglia la sera e al bisogno 1 durante il giorno)

Grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signora
si' e' possibile. Dipende dalla sede dell'ernia, dimensioni, morfologia del canale vertebrale e altri fattori riconducibili al rapporto contenente/contenuto.
Tenga conto che nelle ernie cervicali la possibilita' di un recupero e' molto maggiore rispetto alle ernie del disco a livello lombare. Ma il recupero, se si manifesta, non e' ne' breve, ne' facile in quanto il miglioramento e' caratterizzato da alti e bassi, non si tratta di una linea retta verso al guarigione.
Segua i consigli del suo ortopedico e valuti positivamente il miglioramento oggettivo ottenuto.
Cordialita'
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la celere risposta. Sono , come potrà capire, piuttosto sfiduciata per il protrarsi della patologia, che mi obbliga oltresì a una prolungata assenza dall’ufficio.
Ancora oggi mi sarebbe impossibile poter riprendere la mia abituale attività lavorativa e la lentezza della ripresa mi getta nello sconforto. L’iter è esattamente quello da lei descritto, con alti e bassi, pur avendo seguito in modo scrupoloso le indicazioni (collare cervicale, farmaci, assoluto riposo). Pensa che una fisioterapia mirata, infiltrazioni in loco (ne ho fatte due con discreto giovamento, anche se di breve durata) o qualche altra procedura potrebbero facilitare la ripresa?
I dolori al braccio e a livello della scapola, seppur meno intensi (ma pur sempre tali da risultare incompatibili con una normale attività - baso il raffronto sull'incubo dei primi 10 gg.), persistono, così come una leggera insensibilità alle ultime tre dita della mano.

Ho letto anche che in alcuni casi la coblazione ha dato risultati positivi. Che cosa ne pensa, anche sulla base del referto della RM?

L’antidolorifico che assumo (tramadol+paracetamolo) svolge solo un’azione antidolorifica o è anche una terapia antinfiammatoria (mi spiego, devo prenderlo con costanza o cercarne di limitarne l’uso all’occorrenza?).
Spero di non abusare della sua cortesia.
Grazie ancora , in ogni caso, per avermi dedicato attenzione.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signora,
la coblazione ( vaporizzazione di parte del disco e riduzione della pressione sulla radice nervosa "irritata"; in termini tecnici è una discolisi, "scioglie" parte del disco a basse temperature (42°), senza l'effetto irritante del laser o delle tradizionali tecniche di aspirazione.../indicata nelle protrusioni discali e nelle ernie contenute senza deficit)
non viene da noi utilizzata. Personalmente non nutro molta fiducia in una tecnica che statisticamente in realtà si sovrappone alle tecniche conservative tradizionali.
Traduzione: se l'indicazione è chirurgica si deve operare, se non c'è indicazione perche sottoporre il paziente a tecniche invasive con risultati a distanza analoghi alle tecniche riabilitative???

La mia impressione è che il suo ortopedico sia giustamente prudente e la stia seguendo in modo assolutamente corretto. Si faccia accompagnare da lui con fiducia lungo la strada (lunga..) del recupero.
Cordialità
Dr. A. Valassina