Trattamento frattura 5 metatarso

Buongiorno dottore,
due giorni fa mi sono procurato la frattura multiframmentaria della base del 5 metatarso a seguito di una distorsione.
Al pronto soccorso, fatte le lastre e riscontrato la frattura (molto composta a verifica dell'ortopedico) mi è stato detto che il trattamento sarebbe dovuto essere lo stivaletto in gesso.
Siccome la frattura è molto composta, mi è stato anche detto che avrei potuto optare per una valva gessata, cercando di fare molta attenzione a non caricare l'arto.
Ho chiesto senza dubbio poco e chiesto la valva gessata che mi sembrava meno opprimente e più placita del gesso.
Mi sto rendendo conto, tuttavia, che lavorare (benché stia abbastanza seduto in ufficio) e soprattutto andare a casa al terzo piano senza ascensore e aiutare nella gestione della casa e famiglia (4 persone), mi viene molto difficile non appoggiare l'arto.

Le chiederei, quindi, se fosse possibile optare per la sostituzione della valva gessata con un gesso da carico e conoscere pregi e difetti di quest'ultimo per una corretta valutazione.

Grazie
Cordiali salut
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Dr. Michele Maggiani Ortopedico 22
Buongiorno a Lei.
La valva (o doccia) gessata fondamentalmente stringe meno, comportando minori rischi vascolari da compressione; permette inoltre miglior aerazione della cute. In compenso è decisamente meno stabile e solida del gesso nell'immobilizzare il segmento leso. Presumo che la valva sia da considerare fissa per tutto il tempo della guarigione.
Un tutore mobile permetterebbe l'igiene personale ma per una frattura recente può risultare poco sicuro. Tant'è vero che i Colleghi del posto non glielo hanno prescritto.
Però, indipendentemente dal tipo d'immobilizzazione, il vero Suo problema sono le scale: percorrerle con i bastoni con appoggio antibrachiale ("canadesi" / "parigine") è estremamente pericoloso per il soggetto: si rischia ben più che una frattura di un piede.
L'ideale, se possibile, sarebbe restare a casa (no tele-lavoro?) per i primi 12 - 15 giorni; il tempo che si formi il callo fibroso che poi, "ossificandosi", si trasformerà in callo osseo. In questo periodo non deve caricare sul piede, neanche solo sul calcagno e men che meno in punta di piedi, pena la possibile scomposizione della frattura, attualmente composta. Diciamo che Le è andata bene all'inizio; ora bisogna armarsi di pazienza.
Suppongo di non aver risolto i Suoi dubbi sull'ingessatura ma, ripeto, il punto non è tanto il tipo di gesso quanto la Sua situazione logistica abitativa.
E' previsto in controllo radiografico intermedio, o tornerà solo per la rimozione della valva ?

dr Michele Maggiani

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
la ringrazio per la risposta.
E' previsto un controllo radiografico per il giorno 11 (dieci giorni dopo l'infortunio)
Per il momento comprendo che l'unica cosa di cui devo far scorta è la pazienza.
Ho deciso di andare in ufficio solo quando indispensabile, sfruttando il più possibile il lavoro da casa.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,

ho effettuato il controllo e dalle lastre tutto procede bene.
Ho fatto notare all'ortopedico in ospedale che sento che la doccia gessata stringe molto all'altezza del collo del piede e che questo fa sì che a partire da un paio d'ore da quando mi alzo e soprattutto dal primo pomeriggio senta costantemente il piede pulsare e formicolio alle dita (che si allevia leggermente se muovo la caviglia ancora più a martello di quanto sia con il gesso). Secondo l'ortopedico è normale a causa dell'edema e mi dice che devo stare con la gamba un po' alzata. A questo punto l'appuntamento lo ho per togliere tutto il 3 giugno.
Tenuto conto che siamo a 13 giorni dall'infortunio, cosa ne pensa magari al 15 o 18 giorno di sostituire la doccia gessata con un tutore rigido in modo da allentare un po' la pressione quando nel pomeriggio diventa troppo stretto?
Grazie.
Cordiali saluti
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Dr. Michele Maggiani Ortopedico 22
Buonasera. Mi congratulo per il Suo favorevole decorso

Normalmente le docce vengono fissate avvolgendo una benda (elastica o, più di rado, di garza); questo permette, in caso di bisogno, di allentare un po' la compressione, sempre pericolosa.
Il consiglio di mantenere il piede sollevato è sempre valido, favorisce il ritorno venoso verso il centro.
Quando può, si sistemi su un divano con tutto l'arto appoggiato ed il piede sopra ad un cuscino.
Anche di notte è utile mettere un cuscino sotto al materasso all'altezza dei piedi (se lo mette sopra, rischia di scalciarlo via dormendo)
Riguardo a sostituire la valva con un tutore, non mi permetto d'interferire colle indicazioni del Collega Suo curante.
Tenga comunque presente che col tutore occorre prestare ancora più attenzione alla cura dell'arto leso. E direi che al massimo sarebbe bene aspettare almeno i 3 quarti del periodo prescritto; quindi per una prognosi di un mese, solo per gli ultimi 7 - 8 giorni.
Cordiali saluti e ancora auguri
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore,
spero di riuscire sempre più nei giorni a venire a tollerare la compressione e che questa si riduca con un progressivo sgonfiamento della caviglia.
Seguirò i suoi consigli per le posizioni da assumere in casa.
Cordiali saluti
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Dr. Michele Maggiani Ortopedico 22
Non si riesce, in casa, ad allentare un po' la benda che fissa la doccia ?