Frattura del trochite
Salve! In data 03/04/09 sono stato investito riportando la frattura del trachite. L’ortopedico dell’ospedale mi ha prescritto un tutore, il quale mi ha tenu vincolato il braccio lungo il tronco con flessione di 90° dell’avambraccio.Il 21/04/09 ho ripetuto l’esame radiografico della spalla , il referto cita:” frattura non consolidata del trochite omerale”. Il 27/05/09 sono andato a visita ortopedica, il dottore visto l’esito delle RX del 21/04/09 e confrontandole con le prime fatte in pronto soccorso mi ha detto che c’e’ stato un ulteriore spostamento del trochite provocato dalla posizione del tutore, quindi il mi ha prescritto un altro tutore “ in abduzione a 45°” da portare h 24 fino al prossimo controllo del 25/05/09. Questa mattina sono andato a fare un’altra visita ortopedica, il dottore che mi ha visitato mi ha detto di togliere subito il tutore ed iniziare al più presto con la fisioterapia, perchè sono stato troppo tempo con il braccio immobile rischiando altre conseguenze. La mia domanda : cosa devo fare tenere il tutore fino a che la frattura sia consolidata, oppure come sostiene il secondo ortopedico togliere il tutore (cosa già fatta ) ed iniziare da subito con la fisioterapia? Distinti saluti Mario.
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Dr. Antonio Valassina
Ortopedico, Chirurgo vascolare
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Gentile signore,
a distanza non e' possibile rispondere alla sua domanda. In via generale le posso solo dirle che se una frattura durante il trattamento conservativo perde la riduzione e non consolida si dovra' prendere in considerazione un intervento di riduzione e sintesi.
Tra l'altro nelle fratture isolate del trochite l'intervento in molti casi e' semplice e poco invasivo in quanto puo' essere realizzato per via percutanea. Il vantaggio che ne consegue e' una riabilitazione molto piu' rapida e la netta riduzione del rischio di una successiva sindrome da conflitto del trochite contro l'acromion con danno del tendine del sovraspinoso.
Cordialita'
Dr. A. Valassina
a distanza non e' possibile rispondere alla sua domanda. In via generale le posso solo dirle che se una frattura durante il trattamento conservativo perde la riduzione e non consolida si dovra' prendere in considerazione un intervento di riduzione e sintesi.
Tra l'altro nelle fratture isolate del trochite l'intervento in molti casi e' semplice e poco invasivo in quanto puo' essere realizzato per via percutanea. Il vantaggio che ne consegue e' una riabilitazione molto piu' rapida e la netta riduzione del rischio di una successiva sindrome da conflitto del trochite contro l'acromion con danno del tendine del sovraspinoso.
Cordialita'
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 07/05/2009.
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