Crisi vertiginosa con recidiva a 6 mesi

Buongiorno, ho 45 anni e circa 3 anni fa nel 2022 mi sono recata presso il medico curante per sbandamenti e sensazione di testa confusa con nebbia mentale e difficoltà di concentrazione.
Mi indirizza da un neurologo che dopo esame obiettivo negativo prescrive cmq rmn cranio Cervicale con contrasto per escludere tutto.
Da questa si rileva solamente un'ernia Cervicale e delle protusioni.
Sia il
Neurologo che il medico escludono queste come causa degli sbandamenti e non danno rilevanza alla cosa.
Nei successivi due anni si manifestano altri episodi di sbandamenti senza però compromissione di nulla.
Invece a febbraio 2025 ho un episodio di crisi vertiginosa acuta.
Alla mattina appena sveglia al momento dell'apertura degli occhi avverto un senso di movimento dello spazio che mi blocca a letto con nausea forte, vomito continuo e
senso di instabilità e sbandamenti e mal di testa.
Contatto l'otorino e verso metà mattina inizio microser e plasil in punture.
Il decorso di miglioramento è lento ma in 3/4 gg piano piano gradualmente riacquisto tutte le funzioni.
Mi reco al 4 giorno di persona in visita dall'otorino, professionista molto disponibile, che accerta il
Nistagmo dell' occhio con un macchinario ma senza nessun problema uditivo.
Non ho male ne fastidio alle orecchie di nessun tipo e ci sento bene.
Ora, a distanza di 6 mesi, sabato 9 agosto, è tornata un altra crisi paragonabile alla prima che mi blocca a letto per due giorni con nausea e giramenti (stesso iter) fastidi fortissimi nelle prime 24 ore... poi che vanno gradualmente affievolendosi.
Mi reco di nuovo dall'otorino con cui ho visita già programmata anche giovedi prossimo.
Stessa situazione volta precedente nistagmo con prove acustiche nella norma.
Vorrei capire di che patologia si tratta?
Lo specialista ha detto che è presto per dare un nome a questa patologia di cercare di stare tranquilla che potrebbe non presentarsi più... Nel frattempo ha sostituito microser con arlevrtan e prospettato una terapia con microser più a lungo termine a mo di Integratore... Ma io Sono molto preoccupata si tratta di una sensazione bruttissima e invalidante... Io ho una malucclusione di seconda classe con morso profondo e tra il 2020 e il 2021 ho portato un apparecchio a scopo estetico per sistemare un diastema con un bite successivo di mantenimento ma associo questo episodio all insorgenza delle vertigini.
Ci sono tanti pareri contrastanti e non vorrei rivolgermi allo.
Specialista sbagliato ma sono certa di voler capire a cosa sia dovuta questa condizione e sono terrorizzata all idea di ulteriori recidive.
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 7k 221
Gentile Paziente, sulle vertigini che non trovano soluzione negli ambiti specialistici di pertinenza ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema, suggerendo loro di non trascurare l’ipotesi che esista un conflitto fra l’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e l’Orecchio. Per non ripetermi (la situazione di fondo e il razionale non cambiano da caso a caso), le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
Anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica o neurologica non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione: di questi sintomi la vertigine è il più tipico.
"Io ho una malucclusione di seconda classe con morso profondo e tra il 2020 e il 2021 ho portato un apparecchio a scopo estetico per sistemare un diastema con un bite successivo di mantenimento ma associo questo episodio all insorgenza delle vertigini.": la chiusura di un diastema interincisivo può essere effettivamente una componente patogenetica, specie in una seconda classe, perchè il successo estetico si ottiene con una contrazione dell'arcata superiore, che tende a retrudere ulteriormente la mandibola, la cui arcata dentaria è già in partenza ingabbiata dalla seconda classe e dal morso profondo.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio (trova il link qui sotto la mia firma) e leggendo gli articoli linkati qui sotto. Se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-meniere-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-tappo-cerume.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2492-il-prurito-auricolare-cronico.html
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Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Gentile Dott. Bernkopf, grazie intanto per il suo riscontro. Sono orientata a fare accertamenti sulla parte vestibolare. Avrò visita a breve con il professor Mauro Gufoni, ma non voglio nemmeno trascurare la strada da lei indicata visto che già nutro questo sospetto. La mia paura più grande però è il rischio di "smuovere" ulteriormente una situazione precaria... E non vorrei che l'utilizzo di bite o simili possano peggiorare la situazione o scatenare crisi ancora più ravvicinate. Molti medici sono scettici sull' associazione di queste patologie con l'articolazione temporale.

Avendo nistagmo durante le crisi questo fa propendere gli otorini per un "tilt" del labirinto di cui però non si intravede la causa.....
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