Un leggero trauma aucustico il 18 dicembre

Buon giorno Signori Medici,

ho 33 anni ed ho subìto un leggero trauma aucustico il 18 Dicembre. Ho consultato il mio medico che mi ha prescritto una cura con il cortisone (Urbason 4/mg) 2 pasticche al giorno per 5 gg ed una al giorno per i restanti tre. Dopo questa terapia ho fatto un esame audiometrico ed è tutto ok tranne una lieve perdita di 30 decibel sui 6000 hz. Cosa potrei fare secondo voi per recuperare questa lieve perdita? Sono ancora in tempo oppure le cellule ciliate sono già morte? Quale altro farmaco potrei assumere se la situazione fosse ancora reversibile? Vi ringrazio per l'attenzione. Porgo i miei saluti. Simone.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Caro Simone, purtroppo il danno acustico rilevabile con l'esame audiometrico non credo possa essere regredibile. Comunque, necessita sicuramente di una visita specialistica otorinolaringoiatrica.A distanza, non conoscendo personalmente il suo caso specifico, mi è impossibile dare una risposta certa al suo quesito. Cordialmente

Dr. Raffaello Brunori

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Buon giorno Dott. Brunori,

il mio danno acustico è dovuto allo scoppio di un petardo mente passeggiavo per strada. Vorrei sapere, secondo la sua opinione, se la terapia che ho effettuato è stata adeguata ed appropriata al mio caso. Il trauma si è verificato il 18 Dicembre ed io ho cominciato il cortisone il 23. Forse ho cominciato troppo tardi? Avrei potuto fare dell'altro? La ringrazio per la risposta. Farò sicuramente una visita specialistica.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
L'ipoacusia derivata da trauma acustico, come nel suo caso, è irreversibile. Per quanto riguarda la terapia prescritta, questa è idonea anche nei tempi di somministrazione. Necessita sempre di una visita specialistica.
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Salve Dott.Brunori,

a distanza di qualche mese la mia situazione è sempre la stessa, quella descritta nei miei post precedenti, ed anche dopo aver svolto varie visite specialistiche. Le vorrei porre una domanda, in quanto mi interessa molto il suo parere. Quando piego il collo in giù, per guardare in basso, l'acufene si riduce di molto, mentre quando lo alzo come se dovessi guardare in alto, aumenta. Ho fatto un Ecodoppler per verificare la circolazione della carotide e dei vasi sanguigni del collo, ma non risulta nulla di anomalo. Quale altro esame potrei fare per approfondire questa strana situazione? Forse una RMN? Molte grazie per l'attenzione. Saluti cordiali.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Considerando che la sintomatologia è insorta in seguito ad un trauma acustico, sia l'ecodoppler dei vasi del collo come una risonanza magnetica sono, in pratica, inutili. L'unica cosa da fare è ripetere l'esame audiometrico tonale e, magari, sottoporsi ai potenziali evocati uditivi. Probabilmente, l'intensità dell'acufene cambia con i movimenti del collo per un problema del microcircolo dell'orecchio: il microcircolo non si puo' evidenziare con alcun esame. Le consiglio di rivolgersi presso la Cattedra di Audiologia del Policlinico Universitario di Roma, Umberto I, Clinica otorinolaringoiatrica. Attendo notizie in merito
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Buon giorno Dottor Brunori,

le rispondo a distanza di mesi. Ho effettuato vari esami al Policlinico Gemelli (ABR, Otoemissioni Acustiche, entrambi negativi, cioè non segnalano problemi). L'audiometria rileva un deficit di 15 db sulle 6000 kHz, prima era a 30 db. Vorrei farle alcune domande: 1) se l'ABR è negativo, il nervo acustico è sano? Se le Otoemissioni Acustiche non hanno rilevato problemi, è possibile affermare che le mie cellule ciliate sono in buono stato? Quanto sono attendibili questi esami? Hanno un margine di errore? La ringrazio se vorrà chiarirmi questi dubbi. Saluti cordiali e buon lavoro.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Visto che stiamo recuperando pian piano la perdita uditiva, vuol dire che il trauma acustico era di tipo transitorio, ovvero solo da affaticamento del nervo acustico. In poche parole non c'è stato un danno permanente, ma solo una sofferenza. Certo, esiste per l'esame un certo margine di errore ma, ripeto, nel suo caso si è trattato solo di una sofferenza. Mi raccomando: non sottoponga l'orecchio a stress acustici (musica ad alto volume, cuffie, concerti, etc.)
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Grazie per la risposta. Vorrei sapere se l'esame audiometrico può essere considerato attendibile. Mi spiego: sono state testate le frequenze 4000-6000-8000. Ma le 5000 e le 7000? Non potrebbero esserci "sofferenze" in quelle zone? Non sono anche loro frequenze alte, e quindi a rischio? Un ultima domanda, le frequenze sopra le 8000 perchè non vengono valutate? Saluti cordiali.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
L'esame audiometrico tonale misura la capacità uditiva umana sulle frequenze basse (125,250,500), medie (1000,2000) ed alte (4000, 8000). La massima frequenza è quella di 8000 hz.
Quindi, stia tranquillo, l'esame cui si è sottoposto è corretto. Buona serata