Ipoacusia monolaterale

Gentili Dottori, scrivo per un problema che mi affligge ormai da anni ma che ultimamente sta peggiorando.
Da circa 10 anni ho episodi di ipoacusia improvvisa all'orecchio destro, che durano pochi secondi ogni volta, che mi causano un lieve sbandamento ma non una vera e propria vertigine soggettiva, e tanto meno oggettiva.
Le crisi sono precedute da parestesia nella regione destra del cranio,per lo più a livello dell'osso parietale e temporale.
Mesi fa ho avuto una vertigine parossistica posizionale che fortunatamente si è risolta spontaneamente.
Le crisi di ipoacusia improvvisa invece sono state particolarmente violente in un paio di episodi, d'inverno, durante i quali sono passata da ambienti molto caldi ad ambienti molto freddi: in quei casi l'ipoacusia, durata circa 10 secondi, è stata accompagnata da un fischio acuto che mi ha provocato un intenso dolore.
Finora ho fatto un paio di visite specialistiche, durante le quali è risultato perfetto l'esame audiometrico e impedenzometrico; anche il nistagmo è risultato regolare.
Aggiungo che mia madre e tutte le donne di parte materna della mia famiglia soffrono di varie forme di ipotiroidismo autoimmune,che trattano con terapia sostitutiva.
Ho un problema all'articolazione temporo-mandibolare destra, che secondo alcuni potrebbe rendere ipofunzionale la tuba uditiva causando le mie crisi, che ultimamente si ripetono con una frequenza di una alla settimana circa, in casa o fuori.
Ricapitolando: ipoacusia monolaterale improvvisa, che regredisce spontaneamente, parestesia, niente vertigini.
In realtà ho delle lievi vertigini oggettive, quando, soffiandomi il naso, chiudo le narici, espirando, realizzando, credo, la manovra di Valsalva: in quei casi, ma non sistematicamente, ho una vertigine oggettiva, che si risolve con la deglutizione.
Sono in attesa di essere ricoverata, ma nel frattempo, speravo in qualche ipotesi diagnostica da parte Vostra.
Mi è stata suggerita l'ipotesi di una malattia di Meniere, ma data la parestesia, credo si debba considerare anche l'ipotesi di un problema vascolare. Tra l'altro, la mia colonna vertebrale non è perfetta e il collo, in particolare, non è affatto in asse, per cui immagino che anche il flusso ematico nell'arteria vertebrale possa risentirne, per quanto il sintomo non venga scatenato da particolari movimenti del capo.
Purtroppo mi è sembrato di capire che questo argomento sia particolarmente complesso, c'è veramente da perdersi.
Qualcuno vorrebbe aiutarmi a mettere un pò d'ordine?
L'ipoacusia con parestesia depone per una diagnosi in particolare, secondo Voi?
Grazie...per la pazienza!
[#1]
Attivo dal 2009 al 2012
Otorinolaringoiatra
Complimenti per la chiarezza. Sinceramente non penso possa derivare da un problema vascolare in quanto, alla sua età, il cervello mette in moto dei meccanismi di compenso che, ne caso avvenisse una riduzione del flusso ematico nella vertebrale, nemmeno se ne accorgerebbe. Da alcuni ricercatori infatti, la IVB (insufficienza vertebro basilare), non viene nemmeno riconosciuta. Da quello che descrive, sembrerebbe più una sindrome di Costen da artrite temporo mandibolare con un'associata insufficienza della tuba di Eustachio. Utile un Rx a bocca aperta e chiusa delle ATM. Ancora, ripetere l'impedenzometria completandola con le prove di funzionalità tubarica. In ultima analisi una RMN per escludere una sindrome di Minor (molto rara). Questa sindrome, dovuta alla deiscenza dei canali semicircolari(cioè non completamente coperti dall'osso), può essere messa in evidenza anche con semplice esame audiometrico, mediante la prova vibratoria. Escludo la S. di Meniere perchè non ci sono i sintomi tipici. Buona serata.
[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Gentilissimo Dott. Alonzi, grazie mille per la Sua risposta.
E' stata chiara e veramente completa ed ho avuto la conferma di quanto i problemi di ipoacusia in generale possano avere cause molto eterogenee, sebbene nelle due visite specialistiche che ho fatto mi sia stata prospettata sostanzialmente solo l'ipotesi del neurinoma vs Malattia di Menière.
Io invece credo fortemente nella Sua ipotesi, anche perchè, ancor prima di leggere della relazione tra artrite dell'ATM ed orecchio, mi ero rivolta al mio odontoiatra perchè ho spesso dolore a livello dell'articolazione stessa e il morsus sembra più ridotto di prima: tendo frequentemente a schiacciarmi la lingua tra i denti quando parlo o mangio, avverto dei click a livello dei denti dell'arcata superiore ed ho notato che, involontariamente, mordo frequentemente la parte interna della guancia destra. I movimenti impercettibili dei denti mi avevano fatto pensare ad una parodontite e, quanto ai "morsi" involontari, lasciano spesso dei segni dolorosi sulla mucosa della guancia e so che quei continui traumatismi possono evolvere in lesioni precancerose. Tra l'altro quando avevo 5 anni ho avuto un' otite che è stata scambiata per un mal di denti: mi è stato estratto uno dei premolari, con conseguente eruzione strampalata dei denti nel corso degli anni: il 3 molare destro, in particolare, è uscito a livello del palato! Il mio dentista insiste col dire che la diagnosi di artrite dell'ATM dev'essere in un certo senso una diagnosi di esclusione, che devo escludere il neurinoma! Io, per ottimismo, ma non solo, preferisco pensarla come Lei. Mi sembra che ci siano tutti i presupposti per pensare ad un problema articolare. Ho solo due domande ancora, se posso approfittare della Sua cortesia:
1.L'arteria carotide esterna rilascia, a livello del collo del condilo della mandibola, l'arteria auricolare posteriore e temporale superficiale, che vascolarizzano proprio i territori colpiti dalla parestesia che precede le mie crisi di ipoacusia. Questo depone ancora a favore dell' ipotesi di un coinvolgimento dell'ATM?
2.Alcuni giorni dopo la crisi di vertigine parossistica posizionale, durante un lungo tragitto in macchina alle prese con una strada piena di tornanti, ho avvertito, credo, la comparsa di aura: mi sentivo...strana, come se ogni tanto perdessi fotogrammi delle immagini che vedevo e delle parole che ascoltavo. Non ho provato dolore, ma la sensazione è stata piuttosto spiacevole e si è risolta, scesa dall'auto, dopo un pò di riposo. Mi sentivo frastornata e soprattutto ho cominciato ad avvertire una sensazione intensa di rigidità a livello del collo, con una leggera nausea. Volevo chiederLe: è possibile che i continui movimenti dell'auto e di conseguenza della mia testa (ero seduta sul sedile posteriore!) stessero per provocare una nuova crisi di vertigine posizionale? Quelle sensazioni spiacevoli che ho provato si possono classificare come aura? E soprattutto, quello strano torcicollo è stato provocato dai miei riflessi vestibolo-spinali, che tentavano di proteggermi da un' eventuale perdita di equilibrio?
Mi sono dilungata parecchio...sono incorreggibile! Non Le nego tuttavia che spero in una Sua risposta e, se vuole, dopo il ricovero, Le racconto qual è stata per me la "sentenza"!
Grazie ancora tanto! Buona serata anche a Lei!
[#3]
Attivo dal 2009 al 2012
Otorinolaringoiatra
Lei usa una terminologia ed una dovizia di particolari anatomici che, sembra quasi un medico che stà giocando ad esaminare gli altri colleghi! Scherzo, forse è la caratteristica di internet.
Comunque, non esiste un neurinoma dell'acustico che dia un esame audiometrico normale (forse quello che interessa per prime le fibre vestibolari). La Malattia di Meniere è caratterizzata dai seguenti sintomi: Vertigine, Ipoacusia, Acufeni, Nausea e/o vomito e sensazione di orecchio chiuso, le altre sindromi in cui mancano uno o più dei sintomi, ma che hanno in comune l'idrope endolinfatica, vengono chiamate Menieriformi.
Per quanto riguarda l'ATM, viene sempre sottovalutata, ma può creare dei grossi problemi posturali. Comunque, oltre alle arterie, anche il nervo auricolotemporale può essere interessato dalla patologia dell'ATM dando, appunto, le parestesie che, comunque, possono essere determinate anche dalla contrattura dei muscoli. Per quanto riguarda la cinetosi, invece, cerchi, nelle strade con curve, di sedere avanti o, meglio guidare, in modo da prevenire,con la vista, il dondolio dell'auto.
Non mi ha detto perchè si ricovera, comunque in bocca al lupo ed aspetto sue notizie. Buon giorno.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Non è andato molto lontano!
Purtroppo ho interrotto i miei studi in medicina per alcuni problemi personali, ma conto di riprenderli, nonostante la "veneranda" età,nonostante mi manchino diversi esami, perchè...la vocazione è troppo forte!
Nell'ultimo periodo uso spesso questo sito perchè mi permette di interagire facilmente con quelli che, spero, possano essere presto miei colleghi: lo ritengo un bel modo di crescere...ho appreso da Lei della sindrome di Minor...non ne avevo mai sentito parlare!
In questo caso poi, il fatto che Lei mi riconosca un minimo di competenza per me è molto incoraggiante!
Sostanzialmente mi hanno prospettato un ricovero per un sospetto di neurinoma, nel quale, come Lei, non credo molto.
Mi hanno consigliato di fare vari accertamenti per cui, per semplificarmi la vita, è stata prospettata l'eventualità del ricovero.
Nei prossimi giorni sarò comunque visitata da uno specialista che ho ascoltato in un convegno di vestibologia, che dovrebbe decidere se ricoverarmi o meno. Mi è sembrato veramente molto competente. Non che gli altri medici non lo fossero ma forse, semplicemente, questo medico sembra abbia maturato molta esperienza per problemi come il mio, per cui, tra l'altro, spero voglia risparmiarmi il ricovero.
Comunque, non appena il mio caso sarà chiuso, mi farebbe piacere raccontarLe com'è andata.
Grazie ancora tanto per la Sua grande disponibilità e per quello che mi ha pazientemente insegnato!
[#5]
Attivo dal 2009 al 2012
Otorinolaringoiatra
Ci conto.
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL DOTTOR L.ALONZI
Gentile Dottor Alonzi, Le scrivo così in ritardo essendo stata la mia visita specialistica rinviata: ho potuto essere visitata solo questa mattina.
Lo specialista che mi ha visitata,noto per la sua esperienza di otorinolaringoiatra, dinanzi al racconto dei miei sintomi (ipoacusia monolaterale improvvisa ma TRANSITORIA...), mi ha praticamente liquidata in pochi minuti.
Ritiene si tratti di un disturbo d'ansia che non necessita di alcun approfondimento e dunque di alcun trattamento.
Tra l'altro ha sottolineato che la medicina tradizionale non ammette che disturbi dell'ATM possano causare una sintomatologia come la mia, ma al massimo dolore locale.
Ha escluso ,dopo il mio brevissimo racconto, in particolare dopo l'uso dell'espressione TRANSITORIA, ogni patologia.
Il fatto che la visita sia durata esattamente 3 minuti, nonostante la reputazione del medico, però mi ha lasciato molti dubbi circa la diagnosi: temo di non essere rimasta molto soddisfatta!
E'pur vero che durante la visita privata fatta tempo fa presso un altro specialista sono stata sottoposta all'esame audiometrico ed impenzometrico ed alla valutazione del nistagmo e tutto è risultato perfetto, per cui per lo meno spero che questo sia sufficiente ad escludere un eventuale imminente danno irreversibile all'orecchio.
Credo inoltre che comunque provvederò a risolvere il problema dell'ATM, come suggerito dal mio odontoiatra. Se il problema all'orecchio si dovesse risolvere, mi autorizzerei a pensare che la stessa articolazione sia stata coinvolta nell'insorgenza dei miei disturbi all'orecchio.
Se il problema dovesse continuare o addirittura peggiorare, ritornerò dal precedente specialista che, per la mia e sua sicurezza, aveva proposto una RMN.
Non Le nego però che sto valutando anche l'eventualità di fare la risonanza senza aspettare, un pò per chiudere definitivamente la questione, ma io non sono ancora un medico, tanto meno uno specialista, ho molti dubbi, anche perchè non mi piace l'idea di fare esami non strettamente necessari.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa, pur sapendo già dei numerosi limiti delle consulenze on line.
La saluto e Le auguro una buona serata!
[#7]
Attivo dal 2009 al 2012
Otorinolaringoiatra
...E se il disturbo è d'ansia e non c'è bisogno di trattamento medico, come fa a sopportare la sintomatologia? Solo quello che non esiste non ha bisogno di terapia, ma se c'è un disturbo d'ansia, ha bisogno di una terapia, anche se psicologica.
Gentile Signora, buonasera. Mi scusi per il preambolo prima dei doverosi saluti, ma come si fa a visitare una persona in 3 minuti? Io in questo tempo riesco a malapena a sapere come si chiama il mio interlocutore. Come si fa ad affermare che la sindrome di Costen non è riconosciuta dalla medicina tradizionale? E cosa si intende per medicina tradizionale? Forse la cultura medica acquisita all'università che, per tradizione, rimane tale dal giorno della laurea fino alla pensione? E forse io sono uno sciamano o un pranoterapeuta, perchè considero nella mia professione anche la posturologia? Pover'uomo!!!
Comunque, ritornando alla Medicina, segua i consigli del suo odontoiatra e non credo che una RMN evidenzi qualcosa. Mi faccia sapere e Buona Fortuna.
[#8]
dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Gentile Dottore, innanzitutto La ringrazio per la Sua gentile ed esauriente risposta.
Credo proprio che seguirò il Suo consiglio: niente RMN!
Sto aspettando di essere contattata dal mio odontoiatra che aveva chiesto un pò di tempo per studiare per bene il mio caso e scegliere il trattamento migliore.
Le farò sapere!
Grazie ancora!
[#9]
Attivo dal 2009 al 2012
Otorinolaringoiatra
PENSO CHE STIA FACENDO AL COSA MIGLIORE. AUGURI E BUONA SERATA.
Salute orale

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