Autolesionismo della lingua

Ho un problema che porto avanti da un po' di anni. Mi mordo volontariamente la lingua schiacciando le papille gustative con i denti, spesso arrivando a farla sanguinare. è una cosa più forte di me, spesso vado avanti per molto tempo pur sentendo dolore, e finisco col ritrovarmi la lingua dolorante, ma purtroppo non riesco a farne a meno, soprattutto se mi sento delle papille grosse, che mi danno fastidio. Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
Le consiglio di fare la visita psichiatrica per inquadrare il problema dal punto di vista psicopatologico. Potrebbe trattarsi di un disturbo legato al discontrollo degli impulsi (usando i termini un po' tecnici), che saprà curare, appunto, uno specialista psichiatra. La parola "psichiatra" non deve far paura: oggi gli psichiatri si occupano dei problemi psico-emotivi nel senso più lato. Sarebbe utile anche una visita odontoiatrica (dentistica) perché penso che potrebbe dipendere anche dall'occlusione dentale eventualmente scorretta. La condotta che descrive può anche "autoalimentarsi", potendo l'infiammazione e l'ingrossamento delle aree lese della lingua essere uno stimolo che richiama il gesto (e si crea un circolo vizioso). Il problema principale di fondo, però, come ho scritto prima, è di competenza dello psichiatra.

un saluto,

Dr. Alex Aleksey Gukov

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, difatti avevo chiesto un altro consulto nella sezione psicologia per il fatto che non ci avevo pensato più di tanto al livello psicologico, per questo mi scuso. Più che discontrollo degli impulsi, se ho ben capito il termine, è una cosa che faccio consapevolmente, e anche se mi dicessi di smetterla, non ci riuscirei per il fatto che se c'è una cosa che mi dà fastidio ho l'irrefrenabile impulso di eliminarla anche a costo di farmi seriamente male. La ringrazio comunque di cuore per il suo consiglio, chiederò ad uno psichiatra delle mie parti, arrivederci e grazie di nuovo.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Il discontrollo degli impulsi (o il non riuscire a controllare i propri impulsi) nella terminologia psichiatrica non si riferisce alle azioni involontarie, ma proprio alla difficoltà a controllare l'impulso all'azione. In tali casi l'azione è normalmente cosciente e può essere percepita temporaneamente anche come appagante o come una che dà un sollievo, come lo descrive Lei (il che rende più difficile il problema), mentre l'impulso può avere vari gradi di consapevolezza. Comunque, starà allo psichiatra che La vedrà dal vivo a capire che cosa ha. In internet possiamo fare solo le ipotesi. Importante che Lei riesca a spiegarlo tutto con le proprie parole.

Buona sera,