Danni all'orecchio dopo intervento otosclerosi?

Buongiorno, mio marito si è sottoposto a intervento all'orecchio destro per otosclerosi il giorno 30 settembre 2013. La settimana successiva gli è stato rimosso il tampone in loco e, durante il mese successivo, ha registrato notevoli miglioramenti d'udito.
Dopo circa un mese e mezzo dall'intervento, mio marito ha registrato un brusco abbassamento uditivo con comparsa di acufeni continui e fastidiosi, senza che fosse intervenuto un apparente evento traumatico ma avendo accusato un leggero raffreddore.
A seguito visite successive gli è stata diagnosticata un'otite catarrale e un sensibile abbassamento dell'udito e una perdita uditiva per conduzione ossea all'orecchio operato, definita non recuperabile.
Vorremmo sapere se questo quadro sia associabile con un attacco virale anche di lieve entità, quale un lieve raffreddore, se l'esito dell'intervento (che sembrava positivo) possa risultare compromesso così facilmente; se esistono possibilità di recupero non invasive, se l'otite catarrale possa, di per sé, generare un quadro clinico simile.
Faccio presente che prima dell'intervento non è stata predisposta alcuna TAC e che la cura attuale è a base di cortisonici e lavaggi di acqua ipertonica.
Resto a disposizione naturalmente per ogni dettaglio che possa risultarvi utile e vi ringrazio anticipatamente per la luce che vorrete mettere all'argomento, fonte di preoccupazione per tutta la famiglia.
Grazie.
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Dr. Giuseppe Barba Otorinolaringoiatra 60
Buongiorno, il caso clinico di suo marito è alquanto complesso e non di unica interpretazione.
Che l'intervento sia riuscito lo testimonia la pronta ripresa uditiva, valutabile anche durante lo stesso intervento.
Cosa è successo dopo 45 giorni non è chiaro: un' otite catarrale può presentarsi in tutti i pazienti compreso chi è stato operato di otosclerosi: quest'ultima, però, da un'ipoacusia trasmissiva reversibile, la valutazione audiometrica parla di un danno neuro sensoriale(non reversibile).
Quest'ultimo potrebbe essere compatibile con un'infezione virale.
La tac non è un esame diagnostico indispensabile ne dirimente, necessaria invece è un esame audiometrico ed impedenzometrico in aggiunta alla visita Orl.
La saluto

Dr. Giuseppe Barba

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta.
L'otite catarrale in realtà è un disturbo di cui mio marito aveva sofferto in passato e che ogni inverno si ripresenta, con diversa entità.
In effetti la valutazione audiometrica registra un danno neuro sensoriale, compatibile quindi con un'infezione virale, ed è proprio su questo che vorrei chiederle ulteriori chiarimenti. Non esistono dati indicanti possibilità di recupero?
L'infezione virale avrebbe quindi compromesso in maniera irreparabile il buon esito dell'intervento?
Che fare?
Grazie per la sua cortese risposta!

[#3]
Dr. Giuseppe Barba Otorinolaringoiatra 60
Purtroppo un'ipoacusia neuro sensoriale, fatta eccezione di pochissimi casi, non è mai reversibile.
Inoltre, l'otorino che si dedica ad una chirurgia così delicata e complessa, non è uno sprovveduto e saprà offrirle tutte le possibili soluzioni, se esistono.
La saluto
Acufeni

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