perdita liquido da un orecchio durante la notte
Buongiorno,
Sono una donna di 42 anni in buona salute generale e in allattamento misto (ho partorito con parto naturale sette mesi fa). Vi scrivo perché da due giorni avverto un fastidio all'orecchio sinistro cominciato durante la notte. Mi spiego meglio: circa una settimana fa ho avuto un paio di giorni forte mal di gola e raffreddore curato con tachipirina 1000 (1 pastiglia) . Due notti fa mi è capitato di piangere molto per più di due ore e, in conseguenza di ciò mi si è completamente tappato il naso, non riuscendo più in alcun modo ad inspirare o espirare. Esausta mi sono poi addormentata. Dopo circa tre ore sono stata svegliata da un rumore di forte vento proveniente dalle mie orecchie, in particolare da quella sinistra. Premetto che ho sempre sofferto di otite purulenta da bambina e a pochi mesi sono stata curata con dei drenaggi nei timpani. Crescendo sono sempre stata riguardata (non ho mai fatto entrare acqua nelle orecchie nemmeno durante docce, bagni etc.) salvo un episodio quando avevo circa dodici anni e, in seguito a un tuffo in piscina a scuola ho sentito un forte dolore alle orecchie. Visitata da uno specialista mi era stata diagnosticata la rottura del timpano a sinistra forse in relazione al tuffo o ad un drenaggio non perfettamente cicatrizzato. Detto ciò, non ho mai più avuto problemi usando le dovute precauzioni. Ora avverto una sensazione di ovattamento, prurito interno, poca sensibilità al tatto esternamente e acuizione di questi sintomi specialmente durante la notte e specialmente a sinistra. Questa notte (dopo circa tre ore di sonno) si è ripresentata la stessa situazione della scorsa notte: ho cominciato a sentire un grosso fruscio in tutte e due le orecchie ma specialmente a sinistra, come se fossi in una grossa conchiglia. Ho appoggiato l'orecchio sinistro sul cuscino e ho avvertito una sensazione di bagnato. Effettivamente sul fazzolettino ho notato delle gocce giallastre inodore. Non ho provato a compensare perché ho paura di sentire dolore ma anche provando a schiacciare l'orecchio blandamente come per fare sottovuoto avverto fastidio. Sento anche in maniera discontinua e soprattutto quando deglutisco un rumore come se qualcosa "friggesse" all'interno dell'orecchio. Da sdraiata avverto anche bruciore alla gola e in fondo al palato ma il naso è libero e non respiro con la bocca aperta. Potrebbe essere un principio di otite? Sono terrorizzata..tra qualche giorno dovrei partire per andare in montagna (circa 1000 mt.) l'altitudine potrebbe essere dannosa? Potrei assumere qualche farmaco compatibile con l'allattamento per risolvere questi fastidi? Ringraziando sentitamente per la risposta attendo fiduciosa.
Sono una donna di 42 anni in buona salute generale e in allattamento misto (ho partorito con parto naturale sette mesi fa). Vi scrivo perché da due giorni avverto un fastidio all'orecchio sinistro cominciato durante la notte. Mi spiego meglio: circa una settimana fa ho avuto un paio di giorni forte mal di gola e raffreddore curato con tachipirina 1000 (1 pastiglia) . Due notti fa mi è capitato di piangere molto per più di due ore e, in conseguenza di ciò mi si è completamente tappato il naso, non riuscendo più in alcun modo ad inspirare o espirare. Esausta mi sono poi addormentata. Dopo circa tre ore sono stata svegliata da un rumore di forte vento proveniente dalle mie orecchie, in particolare da quella sinistra. Premetto che ho sempre sofferto di otite purulenta da bambina e a pochi mesi sono stata curata con dei drenaggi nei timpani. Crescendo sono sempre stata riguardata (non ho mai fatto entrare acqua nelle orecchie nemmeno durante docce, bagni etc.) salvo un episodio quando avevo circa dodici anni e, in seguito a un tuffo in piscina a scuola ho sentito un forte dolore alle orecchie. Visitata da uno specialista mi era stata diagnosticata la rottura del timpano a sinistra forse in relazione al tuffo o ad un drenaggio non perfettamente cicatrizzato. Detto ciò, non ho mai più avuto problemi usando le dovute precauzioni. Ora avverto una sensazione di ovattamento, prurito interno, poca sensibilità al tatto esternamente e acuizione di questi sintomi specialmente durante la notte e specialmente a sinistra. Questa notte (dopo circa tre ore di sonno) si è ripresentata la stessa situazione della scorsa notte: ho cominciato a sentire un grosso fruscio in tutte e due le orecchie ma specialmente a sinistra, come se fossi in una grossa conchiglia. Ho appoggiato l'orecchio sinistro sul cuscino e ho avvertito una sensazione di bagnato. Effettivamente sul fazzolettino ho notato delle gocce giallastre inodore. Non ho provato a compensare perché ho paura di sentire dolore ma anche provando a schiacciare l'orecchio blandamente come per fare sottovuoto avverto fastidio. Sento anche in maniera discontinua e soprattutto quando deglutisco un rumore come se qualcosa "friggesse" all'interno dell'orecchio. Da sdraiata avverto anche bruciore alla gola e in fondo al palato ma il naso è libero e non respiro con la bocca aperta. Potrebbe essere un principio di otite? Sono terrorizzata..tra qualche giorno dovrei partire per andare in montagna (circa 1000 mt.) l'altitudine potrebbe essere dannosa? Potrei assumere qualche farmaco compatibile con l'allattamento per risolvere questi fastidi? Ringraziando sentitamente per la risposta attendo fiduciosa.
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Gentile Paziente, nella dsua storia mi colpisce non tanto la situazione attuale, che comprensibilmente preoccupa lei, ma il fatto che il suo orecchio sinistro abbia dei problemi praticamente da sempre.
A mio parere l'otite non è quasi mai un problema: con una cura adeguata guarisce sempre. Il vero problema è la sua incomprensibile ricorrenza e permanenza ("Premetto che ho sempre sofferto di otite purulenta da bambina").
Se non si capisce il perché della ricorrenza è logico che ci si debba aspettare nuove ricadute, anche se con caratteristiche cliniche diverse nelle diverse età.
Si cercherà di uccidere il batterio responsabile con l'antibiotico (dovrà trattarsi di un ceppo "di sinistra" visto che l'orecchio destro rimane sempre indenne), ma la predisposizione di quall'orecchio ad avere qualche problema resterà immutata, e , complice un motivo scatenante, avremo una ricaduta.
Quando una patologia si presenta come "ricorrente", come nel caso dell'Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR: quella che le hanno probabilmente diagnosticata da bambina), spesso c’è qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia “ricorre” ad attirare l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura, se monolaterale, spesso anche per l’altro l’orecchio.
In questi casi è spesso in gioco una disfunzione tubarica, cioè un cattivo funzionamento di quel tubicino (tuba o Tromba di Eustachio) che porta aria all’orecchio medio e ne drena le secrezioni. La tuba passa a pochi millimetri dall'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha problemi di occlusione dentaria può (sottolineo PUO') a volte presentare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba che interferisce con il suo corretto funzionamento, e sostiene, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso) all’OMAR.
Altre volte il condilo mandibolare è in rapporto traumatico con il Condotto Uditivo Esterno, e l’irritazione che vi genera favorisce l’insorgenza delle Otiti Esterne
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo visitando il mio sito internet (trova il link nella mia firma a questa risposta)
Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà un beneficio immediato ma non evita le ricadute, nei casi di Otiti Ricorrenti e croniche sarebbe il caso di valutare anche l’eventuale presenza di problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista –gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Dia anche un'occhiata, su questo stesso sito, agli articoli qui sotto linkati. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
A mio parere l'otite non è quasi mai un problema: con una cura adeguata guarisce sempre. Il vero problema è la sua incomprensibile ricorrenza e permanenza ("Premetto che ho sempre sofferto di otite purulenta da bambina").
Se non si capisce il perché della ricorrenza è logico che ci si debba aspettare nuove ricadute, anche se con caratteristiche cliniche diverse nelle diverse età.
Si cercherà di uccidere il batterio responsabile con l'antibiotico (dovrà trattarsi di un ceppo "di sinistra" visto che l'orecchio destro rimane sempre indenne), ma la predisposizione di quall'orecchio ad avere qualche problema resterà immutata, e , complice un motivo scatenante, avremo una ricaduta.
Quando una patologia si presenta come "ricorrente", come nel caso dell'Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR: quella che le hanno probabilmente diagnosticata da bambina), spesso c’è qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia “ricorre” ad attirare l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura, se monolaterale, spesso anche per l’altro l’orecchio.
In questi casi è spesso in gioco una disfunzione tubarica, cioè un cattivo funzionamento di quel tubicino (tuba o Tromba di Eustachio) che porta aria all’orecchio medio e ne drena le secrezioni. La tuba passa a pochi millimetri dall'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha problemi di occlusione dentaria può (sottolineo PUO') a volte presentare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba che interferisce con il suo corretto funzionamento, e sostiene, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso) all’OMAR.
Altre volte il condilo mandibolare è in rapporto traumatico con il Condotto Uditivo Esterno, e l’irritazione che vi genera favorisce l’insorgenza delle Otiti Esterne
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo visitando il mio sito internet (trova il link nella mia firma a questa risposta)
Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà un beneficio immediato ma non evita le ricadute, nei casi di Otiti Ricorrenti e croniche sarebbe il caso di valutare anche l’eventuale presenza di problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista –gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Dia anche un'occhiata, su questo stesso sito, agli articoli qui sotto linkati. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Buonasera Dottore,
Innanzitutto grazie infinite per la risposta. Effettivamente ho un problema (mai affrontato tecnicamente) di suppongo mala occlusione in quanto ho scrosci mandibolari (addirittura se apro molto la bocca e per lungo tempo la mandibola mi si blocca) e 3 incisivi nell'arcata inferiore anziché 4. A sinistra nella parte inferiore da anni ormai, molto a rilento, sta spuntando il dente del giudizio (unico al momento) quindi suppongo che il suo suggerimento sia assolutamente centrato. Cause a parte, sono attualmente con le orecchie completamente tappate anche se non avverto particolare dolore ma solo fastidio. Potrei avere un 'otite in corso? I sintomi si acuiscono la notte e quando sto sdraiata da un po di tempo. Posso assumere della tachipirina o altri farmaci per risolvere la situazione? Posso recarmi in montagna? Le faccio queste domande perché ho paura che, trascurando gli attuali sintomi, la situazione possa peggiorare e arrivi il famigerato dolore. Cosa mi consiglia? Visto anche l'approssimarsi delle vacanze Natalizie vorrei sapere se conviene recarsi immediatamente da un medico o aspettare che i sintomi regrediscano spontaneamente. Il calore sulle orecchie può essere utile per ovviare al senso di ovattamento? Ringraziandola infinitamente porgo cordiali saluti.
Innanzitutto grazie infinite per la risposta. Effettivamente ho un problema (mai affrontato tecnicamente) di suppongo mala occlusione in quanto ho scrosci mandibolari (addirittura se apro molto la bocca e per lungo tempo la mandibola mi si blocca) e 3 incisivi nell'arcata inferiore anziché 4. A sinistra nella parte inferiore da anni ormai, molto a rilento, sta spuntando il dente del giudizio (unico al momento) quindi suppongo che il suo suggerimento sia assolutamente centrato. Cause a parte, sono attualmente con le orecchie completamente tappate anche se non avverto particolare dolore ma solo fastidio. Potrei avere un 'otite in corso? I sintomi si acuiscono la notte e quando sto sdraiata da un po di tempo. Posso assumere della tachipirina o altri farmaci per risolvere la situazione? Posso recarmi in montagna? Le faccio queste domande perché ho paura che, trascurando gli attuali sintomi, la situazione possa peggiorare e arrivi il famigerato dolore. Cosa mi consiglia? Visto anche l'approssimarsi delle vacanze Natalizie vorrei sapere se conviene recarsi immediatamente da un medico o aspettare che i sintomi regrediscano spontaneamente. Il calore sulle orecchie può essere utile per ovviare al senso di ovattamento? Ringraziandola infinitamente porgo cordiali saluti.
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" Le faccio queste domande perché ho paura che, trascurando gli attuali sintomi, la situazione possa peggiorare e arrivi il famigerato dolore."
Lo penso anch'io, e le ho dato il consoiglio che ritengo indicato nel suo caso.
Per affrontare il suo problema credo sia necessario allestire un bite ad hoc, che si realizza in un'ora.
Cordiali saluti ed auguri
Lo penso anch'io, e le ho dato il consoiglio che ritengo indicato nel suo caso.
Per affrontare il suo problema credo sia necessario allestire un bite ad hoc, che si realizza in un'ora.
Cordiali saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 24k visite dal 17/12/2017.
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