Tonsillite cronica

Buonasera,
vi scrivo la presente poichè mi servirebbe un chiarimento.
Nel 2015, all'età di 27 anni, mi sono state asportate le tonsille dopo ripetute infiammazioni (negli anni 2011-2014 ogni due mesi circa le tonsille mi si riempivano di placche (spesso anche sanguinanti) e dovevo intervenire con antibiotici).
Dall'operazione, devo dire, la situazione è parecchio migliorata, tuttavia la gola tende, comunque, spesso a dolermi.
L'anno scorso sono stato visitato da un otorinolaringoiatra il quale ha riscontrato una faringite cronica dovuta, a quanto pare, alle ripetute tonsilliti.
I fastidi alla gola, ora, vanno a periodi alterni. A mesi di assoluto benessere se ne contrappongono altri in cui la faringe è infiammata (anche se, a parte in due singole occasioni, non ho più avuto febbre).
Ora, da un mese a questa parte circa, a settimane alterne, la faringe mi provoca un leggero dolore, ma ciò che più mi appare "nuovo" è la presenza di piccole bollicine rosse con punta bianca (dalle dimensioni decisamente inferiori al millimetro) che mi provocano bruciore. All'apparenza è come se fossero piccole afte (di cui, tra l'altro, soffro con molta facilità nei periodi di maggior stress/debolezza fisica).
Potrebbero queste bollicine essere date dalla faringite cronica che,a quanto ho capito, va incontro a periodi di riacutizzazione?
Per ora tratto il tutto con semplici disinfettanti locali.
Personalmente ho ritenuto che questa situazione sia data dai continui sbalzi climatici, nonchè dall'aria condizionata.
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, la tonsillite recidivante o cronica potrebbe essere originata dall’irritazione con meccanismo “fisico”, e quindi non essere necessariamente complicata dalla superinfezione da parte di batteri, o esserlo solo secondariamente. Ciò potrebbe essere sostenuto da uno schema respiratorio orale anziché nasale.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro e le difese presenti nelle mucose rinosinusali. Ciò può costituire una importante concausa di ipertrofia del sistema adenotonsillare, specie nel bambino, ma favorire anche nell’adulto le tonsilliti croniche, il che finisce per aggravare il mancato utilizzo della via nasale fino ad escluderla, instaurando così un circolo vizioso.
Il respiratore orale spesso la notte ha un respiro rumoroso, russa , e può presentare episodi di apnea , cioè di arresto del respiro per alcuni secondi.
Tutto ciò può essere legato anche ad una sfavorevole conformazione della bocca e delle arcate dentarie, e ad una alterata postura della mandibola.
Poiché è già stato opportunamente consultato uno specialista ORL, sarebbe il caso di consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori e del sonno.
Veda anche se nell'articolo ui sotto linkato trova alcuni elementi di somiglianza con il suo caso: è scritto in chiave pediatrica, ma la problematica nell’adulto è molto simile. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com