Orecchio ovattato e impossibilità di compensazione dopo colpo

Gentili dottori,
Scrivo per una questione che mi sta affliggendo ormai da quasi un anno. Mesi fa ho ricevuto una pallonata sul viso, a seguito della quale ho cominciato ad avvertire ovattamento all'orecchio sinistro (parte colpita). Recatomi dal medico mi da cortisone per bocca per dieci giorni e delle gocce nasali. L'ovattamento scompare ma non riesco comunque a compensare e il medico mi dice di continuare il cortisone e usare nasonex. La prima volta che inserisco questo spray (quindi penso sia stata la causa) ritorna l'ovattamento e da allora lo ho ancora, nonostante un ciclo di insufflazioni e altro ciclo di cortisone, che non hanno prodotto miglioramenti.
Di recente mi è stata prescritta una rinoscopia che riporto: il rinofaringe appare congesto con ipertrofia della mucosa, ostio tubarico a destra nella norma, congesto a sinistra l'orletto tubarico ed il meato stesso.
Gli esami audiometrico e impedenzometrico non hanno mai evidenziato problemi, li ho fatti varie volte a partire dal giorno dopo il colpo ed è tutto regolare.
L'ovattamento all'orecchio è molto fastidioso, quando parlo inoltre sento la mia voce rimbombare. Il medico mi ha detto di fare un altro ciclo di cortisone e usare gocce nasali.
Posto che questa terapia ha fallito in precedenza (solo la prima volta aveva eliminato l'ovattamento, che è il sintomo più fastidioso) credete che sia opportuno sottopormi?
Cosa posso fare per migliorare la situazione che risulta molto fastidiosa per me
Grazie in anticipo, spero possiate darmi un parere
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Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 764 23 5
Buongiorno, riepilogando, dopo il trauma ha fatto uso di
cortisone per bocca e gocce nasali con scomparsa dell' ovattamento. Tuttavia permangono disturbi saltuari che non consentono di "compensare" e nonostatnte varie terapie (comprese insufflazioni t.) l'ovattamento ritorna.
Una rinoscopia evidenzia un ostio tubarico congesto con ipertrofia della mucosa. A questo punto la diagnosi dovrebbe essere chiara ... congestione dell'ostio tubarico, autofonia, ovattamento episodico o sub continuo.
In sostanza la problematica si dovrebbe ricondurre a una ototubarite.
Dovrà armarsi di pazienza e ripristinare la funzionalità tubarica cominciando nuovamente con terapie termali ripetute con costanza, con inalazioni, aereosols e insufflazioni tubariche. Poi vi sono anche altre soluzioni farmacologiche e altro ancora da valutare eventualmente.
cordialmente

Dr. GIANCARLO CASSANI

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dopo
Utente
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Gentile dottore,
L'ovattamento è continuo e non è più sparito. Era sparito solo durante la prima terapia con cortisone per bocca e gocce nasali. Poi il medico mi ha consigliato di cambiare le gocce pur continuando il cortisone e inserendo queste nuove gocce (sono sicura siano state la causa) è ritornato l ovattamento che è restato per questi sei mesi.
Sto vivendo molto male la situazione perché non vorrei fosse una condizione permanente derivante da un danno causato dal colpo. È possibile questo? Gli esami audiometrici e impedenzometrico sono nella norma e il fastidio dell ovattamento era passato anche per dieci giorni prima di rimettere quelle gocce e farlo tornare appena inserire, quindi questo sarebbe a sfavore di un danno permanente, no?
È oggettivo che da dopo quel colpo il mio orecchio ha smesso di compensare, cosa che prima riuscivo a fare e da mesi non riesco a trovare una soluzione a tutto questo. Vorrei almeno liberarmi di questo senso si ovattamento che causa una distorsione dei suoni, seppure mi sembri che l udito non centri.
Inoltre se si trattasse di ototubarite il timpanogramma può uscire normale?
Ora l otorino dice di riprendere medrol per dieci giorni e usare rinodicina gocce 8 volte al giorno con lavaggi nasali con acqua e sale.
Crede che debba sottopormi per la terza volta a questa terapia (le altre erano simili e solo la prima volta hanno eliminato l ovattamento). Inoltre come mai le seconde gocce mi hanno , appena le ho inserite fatto ritornare l ovattamento? La correlazione tra i due fenomeni è stata palese.
ho contattato vari specialisti e tutti sembrano sottovalutare il problema ma a me sta creando un grande disagio e ho paura che sia qualcosa di permanente. Per questo apprezzerei molto una sua risposta
Grazie in anticipo
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Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 764 23 5
A questo punto, penso sarebbe meglio fare una serie completa, la più ampia possibile, di tests audiologici per capirci qualcosa.
cordialità
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dopo
Utente
Utente
A quali esami si riferisce? Ho già fatto l'audiometrico e l'imprenzometrico, la rinoscopia, cosa altro dovrei fare?
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Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 764 23 5
Lei mi dice di non avere ancora "risolto" e allora sappia che
si può spaziare da
esame audiometrico tonale ( con vari tests secondari)
esame audiometrico vocale ( " " )
timpanometria
impedenziometria
impedenziometria con RS e tone decay
ABR
ecetera,
fin tanto che un esame risulti finalmente chiarificatore.
Se invece il suo disagio non è poi grave, sarà inutile fare altri esami.
La decisione dovrà prenderla Lei personalmente in base al suo disagio