Ipoacusia improvvisa: dopo quanto tempo le iniezioni intratimpaniche dovrebbero dare dei risultati?
Salve, scrivo a nome di mio padre (età 56 anni, unica patologia: ipertensione).
In data 10/09/2020 gli è stata diagnosticata una ipoacusia improvvisa sx medio-grave e dx lieve (a distanza di 2 giorni dalla comparsa di sintomi: sensazione di orecchio sx pieno e calo dell'udito, fruscii).
Ha iniziato una cura con Deltacortene 25 mg (2 cpr al giorno per 7 giorni).
Dopo il primo esame audiometrico di controllo e alcuni episodi vertiginosi, si è ritenuto opportuno intervenire con iniezioni intratimpaniche (e sospensione di Deltacortene) e la prescrizione di una Rm con e senza contrasto del cervello e del tronco encefalico e Rm con e senza contrasto rocche petrose.
La prima iniezione è stata effettuata il 18/09 ma a distanza di 48 ore circa, ancora nessun miglioramento.
Siamo in attesa della prossima (21/09) e della Rm che è prevista il 14 ottobre (prima data disponibile).
Alla luce di ciò vorrei chiedere innanzitutto se credete che la Rm debba essere svolta con più urgenza oppure si tratta semplicemente di un esame per completare il quadro clinico.
Inoltre, dopo quanto tempo dovrebbero vedersi gli effetti delle iniezioni intratimpaniche?
e nel caso non dovessero esserci esiti positivi, credete che potrebbero esserci cause più serie alla base dell'insorgenza di questa ipoacusia?
Potrebbe ad esempio essere collegata all'ipertensione di cui il paziente soffre?
Mi scuso per le molte domande, saprete comprendere lo stato di preoccupazione.
Grazie
In data 10/09/2020 gli è stata diagnosticata una ipoacusia improvvisa sx medio-grave e dx lieve (a distanza di 2 giorni dalla comparsa di sintomi: sensazione di orecchio sx pieno e calo dell'udito, fruscii).
Ha iniziato una cura con Deltacortene 25 mg (2 cpr al giorno per 7 giorni).
Dopo il primo esame audiometrico di controllo e alcuni episodi vertiginosi, si è ritenuto opportuno intervenire con iniezioni intratimpaniche (e sospensione di Deltacortene) e la prescrizione di una Rm con e senza contrasto del cervello e del tronco encefalico e Rm con e senza contrasto rocche petrose.
La prima iniezione è stata effettuata il 18/09 ma a distanza di 48 ore circa, ancora nessun miglioramento.
Siamo in attesa della prossima (21/09) e della Rm che è prevista il 14 ottobre (prima data disponibile).
Alla luce di ciò vorrei chiedere innanzitutto se credete che la Rm debba essere svolta con più urgenza oppure si tratta semplicemente di un esame per completare il quadro clinico.
Inoltre, dopo quanto tempo dovrebbero vedersi gli effetti delle iniezioni intratimpaniche?
e nel caso non dovessero esserci esiti positivi, credete che potrebbero esserci cause più serie alla base dell'insorgenza di questa ipoacusia?
Potrebbe ad esempio essere collegata all'ipertensione di cui il paziente soffre?
Mi scuso per le molte domande, saprete comprendere lo stato di preoccupazione.
Grazie
[#1]
Dr. Raffaello Brunori
Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale
35.7k 1.2k
Credo che la cura sia inadeguata e che ci sia l'urgenza di una indagine radiologica e, pertanto, sarebbe il caso di rivolgersi al Pronto soccorso. In questi casi, prima si ha la diagnosi e piu' c'è possibilità di recupero dell'udito. Generalmente, la causa è circolatoria o virale.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua disponibilità. Ho dimenticato di specificare che ci siamo recati al pronto soccorso e che adesso il paziente è in cura presso il reparto otorinolaringoiatria dell'ospedale di Foggia, dove hanno provveduto a somministrare questa cura. Quindi adesso si attende la Rm che, peraltro, mi hanno detto non essere urgente. Crede che sia necessario anticipare i tempi?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 20/09/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.