Vertigini
Salve, vi scrivo per parlavi di una problematica che ormai da anni.
Sono un ragazzo di 25 anni, e da qualche anno ho una sensazione di vertigini, per esempio se chiudo gli occhi e sto in piedi non ho molto equilibrio, oppure dopo aver fatto un tuffo in mare e risalgo in superficie mi gira tutto per un paio di secondi, a volte anche durante il giorno senza motivo, premetto che queste vertigini vanno a periodi e soprattutto in periodi estivi.
Qualche consiglio?
Grazie in anticipo
P.
S.
Sto facendo un percorso di psicoterapia per ansia e depressione, e non riesco a capire se queste vertigini sono legate solo all’ansia o ad altre cose.
Sono un ragazzo di 25 anni, e da qualche anno ho una sensazione di vertigini, per esempio se chiudo gli occhi e sto in piedi non ho molto equilibrio, oppure dopo aver fatto un tuffo in mare e risalgo in superficie mi gira tutto per un paio di secondi, a volte anche durante il giorno senza motivo, premetto che queste vertigini vanno a periodi e soprattutto in periodi estivi.
Qualche consiglio?
Grazie in anticipo
P.
S.
Sto facendo un percorso di psicoterapia per ansia e depressione, e non riesco a capire se queste vertigini sono legate solo all’ansia o ad altre cose.
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Gentile Paziente, sul problema delle vertigini che non trovano soluzione negli ambiti specialistici di pertinenza ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
Non è la prima volta che si rivolge agli. esperti del Sito per avere consigli anche su altri disturbi che la riguardano. Ha riferito di una cefalea di cui è affetto da tempo. Avrei volito risponderle, ma nella sessione di Neurologia non posso intervenire.
Vertigini, cefalea (e anche cervicalgia) sono sintomi spesso associati a disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , a loro volta spesso legate a malocclusione dentaria: se ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare nemmeno il ruolo che può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva". Le suggerirei di non trascurare questa possibile causa anche nel caso delle vertigini: appunto la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), per il conflitto che può instaurarsi fra il Condilo mandibolare e l'Orecchio.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria e neurologica non sono sostenuti da problemi riscontrabili in sede specialistica, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio (vedi vertigini) e allo squilibrio muscolare sostenuto dalla bocca che bisogna rivolgere qualche attenzione. La vertigine e la cefalea , fra questi sintomi, sono forse i più tipici.
In passato lamentava anche un fastidioso "nodo alla gola".
I casi come il suo dovrebbero essere visti con visione di insieme, perchè l'approccio specialistico con il singolo problema spesso non consente di trovare la soluzione.
La componente ansiosa può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Sottolineo che chi non si occupa di gatologia (o addirittura ne sorride) spesso non crede quanto i pazienti con problemi gnatologici possono soffrire a causa di questi, e a fronte di racconti drammatici, sono portati ad ascrivere il problema alla sfera psichica, il che é peraltro comprensibile, perché veder trascorrere anni di dolore senza trovare rimedio, e sentirsi parlare di ansia, stress o depressione é per il paziente davvero deprimente: in quelle condizioni saremmo un po' "schizzati" tutti, e la diagnosi in tal senso in fondo sarebbe corretta , anche se fuorviante rispetto al vero problema, che é somatopsichico, non psicosomatico.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio-cefalea (trova il link qui sotto la mia firma) e leggendo gli articoli linkati qui sotto. Se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1934-nodo-gola-bolo-isterico.html
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
Non è la prima volta che si rivolge agli. esperti del Sito per avere consigli anche su altri disturbi che la riguardano. Ha riferito di una cefalea di cui è affetto da tempo. Avrei volito risponderle, ma nella sessione di Neurologia non posso intervenire.
Vertigini, cefalea (e anche cervicalgia) sono sintomi spesso associati a disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , a loro volta spesso legate a malocclusione dentaria: se ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare nemmeno il ruolo che può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva". Le suggerirei di non trascurare questa possibile causa anche nel caso delle vertigini: appunto la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), per il conflitto che può instaurarsi fra il Condilo mandibolare e l'Orecchio.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria e neurologica non sono sostenuti da problemi riscontrabili in sede specialistica, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio (vedi vertigini) e allo squilibrio muscolare sostenuto dalla bocca che bisogna rivolgere qualche attenzione. La vertigine e la cefalea , fra questi sintomi, sono forse i più tipici.
In passato lamentava anche un fastidioso "nodo alla gola".
I casi come il suo dovrebbero essere visti con visione di insieme, perchè l'approccio specialistico con il singolo problema spesso non consente di trovare la soluzione.
La componente ansiosa può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Sottolineo che chi non si occupa di gatologia (o addirittura ne sorride) spesso non crede quanto i pazienti con problemi gnatologici possono soffrire a causa di questi, e a fronte di racconti drammatici, sono portati ad ascrivere il problema alla sfera psichica, il che é peraltro comprensibile, perché veder trascorrere anni di dolore senza trovare rimedio, e sentirsi parlare di ansia, stress o depressione é per il paziente davvero deprimente: in quelle condizioni saremmo un po' "schizzati" tutti, e la diagnosi in tal senso in fondo sarebbe corretta , anche se fuorviante rispetto al vero problema, che é somatopsichico, non psicosomatico.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio-cefalea (trova il link qui sotto la mia firma) e leggendo gli articoli linkati qui sotto. Se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1934-nodo-gola-bolo-isterico.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#3]
Un problema di malocclusione dentaria si può manifestare nelle "patologie e di confine" che lei presenta (cefalea , vertigini , cervicalgia ) e solo tardivamente, (lei ha 25 anni) può (non sempre) organizzarsi in problematiche meccaniche e degenerative dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), che necessitano anche di decenni per evidenziarsi clinicamente, e la cui mancanza fa erroneamente supporre l'inesistenza del problema di fondo. Così i paziente non trova soluzione: se le cose stanno come suppongo, le reiterate visite neurologiche insisteranno inevitabilmente nella diagnosi di Cefalea Tensiva.
Per quel che riguarda "da anni soffro di tensione al collo e alla mandibola", è necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale e alla cintura scapolare non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se una malposizione madibolare induce un compenso posturale della colonna cervicale, l'attività encomiabile del più bravo fisioterapista o osteopata o chiropratico non potrà che avere effetti scarsi e di breve durata, perchè la mandibola , dopo qualunque manipolazione , tornerà ad occupare la postura individuata dall'inercuspidazione dentaria, che nessuna manipolazione può cambiare senza l’intervento del dentista.
Ovviamente via rete , in un caso come il suo, si può solo supporre la presenza di queste problematiche: niente può sostituire un esame diretto in presenza.
Cordiali saluti ed auguri.
Per quel che riguarda "da anni soffro di tensione al collo e alla mandibola", è necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale e alla cintura scapolare non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se una malposizione madibolare induce un compenso posturale della colonna cervicale, l'attività encomiabile del più bravo fisioterapista o osteopata o chiropratico non potrà che avere effetti scarsi e di breve durata, perchè la mandibola , dopo qualunque manipolazione , tornerà ad occupare la postura individuata dall'inercuspidazione dentaria, che nessuna manipolazione può cambiare senza l’intervento del dentista.
Ovviamente via rete , in un caso come il suo, si può solo supporre la presenza di queste problematiche: niente può sostituire un esame diretto in presenza.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#4]
Utente
Grazie mille dottore, ho fatto un test semplice che mi ha consigliato un mio amico, quello di mettere le dita all’altezza della mandibola, aprire e chiudere e sentire se avevo qualche click, a me a sinistra fa click. Se fosse questo il problema, le dovrei fare una statua sono anni che soffro di mal di testa e vertigini senza mai sapere da cosa vengono.
[#5]
No, niente statue: me le promettono , e poi non me le fanno! Se ci vedremo , una bottiglia di vino: quella di solito, in caso di buon successo, arriva. Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#7]
La relazione esistente tra occhi e postura è già da tempo oggetto di studio da parte di posturologi, neurologi, chiropratici. Meno considerati risultano invece a tutt’oggi i rapporti tra occhi e occlusione dento-scheletrica, anche se la vicinanza anatomica tra i due sistemi dovrebbe suggerire addirittura un’attenzione superiore, specie nel campo delle eteroforie (deviazioni degli assi oculari).
Va considerato che gli occhi non hanno una base di appoggio , ma sono sospesi da un sistema muscolare, che risente della situazione di equilibrio o disequilibrio dei muscoli del cranio, fra i quali i principali sono i grossi muscoli della masticazione (Massetere, Temporale, Pterigoidei) di pertinenza gnatologica. Una caratteristica soggettiva di omolateralità del disassamento (eteroforia) di un occhio rispetto all'altro, del tremore palpebrale , della cefalea, della cervicalgia e della sofferenza dell'orecchio, che può arrivare alla Menière dovrebbe indurre a considerare attentamente la situazione occlusale del paziente e la sua intercuspidazione dentaria a bocca chiusa, specie in presenza di laterodeviazione mandibolare omolaterale agli altri disturbi e a quelli dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
I sintomi più spesso riferiti sono la stanchezza oculare, il desiderio di stropicciarli, la lacrimazione, l’arrossamento, il tremore palpebrale. In pratica, è evidentemente ben difficile avere la bocca "storta" e gli occhi e il collo "dritti".
Se il caso presenta russare con Apnee nel Sonno, in alcuni casi si possono aggiungere ptosi (caduta) palpebrale e glaucoma.
La stanchezza cronica diurna potrebbe derivare dal russare notturno con episodi di Apnea nel Sonno (OSAS). Un primo orientamento diagnostico in tal senso si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia, che può prevedere anche in questo caso l'applicazione di un bite.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Credo però che via rete non si possa dire di più: sarebbe necessaria una visita completa in presenza. Possiamo chiudere
Cordiali saluti ed auguri
Va considerato che gli occhi non hanno una base di appoggio , ma sono sospesi da un sistema muscolare, che risente della situazione di equilibrio o disequilibrio dei muscoli del cranio, fra i quali i principali sono i grossi muscoli della masticazione (Massetere, Temporale, Pterigoidei) di pertinenza gnatologica. Una caratteristica soggettiva di omolateralità del disassamento (eteroforia) di un occhio rispetto all'altro, del tremore palpebrale , della cefalea, della cervicalgia e della sofferenza dell'orecchio, che può arrivare alla Menière dovrebbe indurre a considerare attentamente la situazione occlusale del paziente e la sua intercuspidazione dentaria a bocca chiusa, specie in presenza di laterodeviazione mandibolare omolaterale agli altri disturbi e a quelli dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
I sintomi più spesso riferiti sono la stanchezza oculare, il desiderio di stropicciarli, la lacrimazione, l’arrossamento, il tremore palpebrale. In pratica, è evidentemente ben difficile avere la bocca "storta" e gli occhi e il collo "dritti".
Se il caso presenta russare con Apnee nel Sonno, in alcuni casi si possono aggiungere ptosi (caduta) palpebrale e glaucoma.
La stanchezza cronica diurna potrebbe derivare dal russare notturno con episodi di Apnea nel Sonno (OSAS). Un primo orientamento diagnostico in tal senso si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia, che può prevedere anche in questo caso l'applicazione di un bite.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Credo però che via rete non si possa dire di più: sarebbe necessaria una visita completa in presenza. Possiamo chiudere
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.3k visite dal 03/07/2023.
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