Sviluppo psicomotorio

Buongiorno, sono la mamma di una bimba di 18 mesi e sono un pochino preoccupata.
Cerco di dare un quadro generale della situazione.
Mia figlia ha iniziato a camminare da quasi un mesetto nonostante riuscisse a tirarsi in piedi da qualche mese e gattonasse dagli 8-9 mesi d'età (ora va speditissima), mangia maneggiando bene cucchiaio e forchetta o bevendo dal bicchiere da parecchio tempo.
Gioca bene ed in maniera appropriata con i giocattoli per la sua età e anche per bimbi più grandi (ha due sorelle 3 e 6 anni) anche se tende a giocare da sola.
Forse è più opportuno dire che gioca in compagnia se "invitata" dagli altri altrimenti tende ad arrangiarsi.E' anche vero però che se, ad es, io comincio a costruire una torre lei accorre e inizia ad aggiungere i pezzi con me. Ama giocare a nascondino al bubusettete o a rincorrersi.
MAI mi porta un gioco da guardare o per iniziare un gioco ... risponde abbastanza bene al suo nome (se però è molto concentrata nel gioco occorre chiamarla più volte) e guarda bene negli occhi (è facile al sorriso)
Parla pochissimo (mamma, papà, grazie, si, no come parole ricorrenti altre solo se molto stimolata ma pare scordarsi di riutilizzarle i seguito) anche se mi rendo conto che ne conosce di più (ad es. se le chiedo "vuoi il latte?" guarda il frigo).
Non risponde però a semplici ordini (e ciò mi preoccupa molto) tipo prendi la palla nonostante sappia cos'è la palla e sia in grado di giocare tirandola agli altri reciprocamente.
Non indica col dito se non per segnare immagini sui libretti (che comunque si stanca subito di guardare)
Da un paio di mesi ha cominciato a frequentare il nido dalle 8 alle 14 e lì noto davvero molto le differenze coi coetanei.
Non dico che si isoli ma tende a giocare per conto suo seppur stando vicina a loro (quindi non isolandosi anche fisicamente)
A casa con le sorelle gioca bene, cerca la loro compagnia e fa anche dei piccoli "dispetti".
Il pediatra la giudica ancora nella norma anche se ammette che ha uno sviluppo un pò in ritardo. A detta sua ha un comportamento paragonabile a quello di un bambino di 14 mesi.
Se non avessi avuto altri due figli e non avessi il termine di paragone con i coetanei al nido non mi preoccuperei, avendo entambe le cose invece mi pongo parecche domande.
E' un quadro preoccupante? O l'età così bassa può giocare a mio vantaggio ?
Sinora avevo sempre scusato questi "ritardi" come legati al carattere della bimba (decisamente tranquilla conbtrariamente alle mie altre due belvette...) e al mio comportamento visto che per comodità mia ho avuto, con lei, la tendenza ad antcipare sempre i suoi bisogni ancor prima che lei li manifestasse (offrendole da bere quando penso che possa essere assetata senza aspettare che me lo chieda ..e via dicendo)
Una visita da un neuropsichiatra potrebbe rivelarsi chiarificatrice ?
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Quello che racconta della sua bimba e contorno non evoca , a distanza, nessun particolare dubbio o sospetto. Ci sono bambini più frettolosi ed altri più pacati. Che dicono le educatrici del nido?

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta, ho preso qualche giorno di tempo per rispondere perchè avevo in programma un incontro con le educatrici e la pedagogista del nido e volevo essere precisa nel riportarle quanto dicono.
Il nido presso cui va mia figlia si avvale dell'aiuto di una pedagogista che è a disposizione dei genitori e degli educatori per eventuali dubbi-problemi.
Avendo manifestato la mia perplessità circa alcuni atteggiamenti di mia figlia le educatrici hanno ritenuto opportuno coinvolgere anche questa figura nella sua valutazione.
Secondo la sua osservazione mia figlia dal punto di vista motorio è a livello degli altri bambini se non superiore in alcuni campi ed è parecchio indipendente.
E' completamente disinteressata ai suoi compagni (entra un bimbo nuovo nella stanza lei non lo guarda nemmeno) mentre è più collaborativa con l'adulto ma comunque senza esserne particolarmente attratta. (ad ogni modo non cerca mai l'adulto di sua iniziativa)
Gioca bene utilizzando i giochi in maniera appropriata (anche come se fosse più grande a volte) ma preferisce giocare da sola.
L'impressione che ha dato è che cerchi proprio la tranquillità e rifugga dai momenti di confusione.
Ha voglia di parlare, "parlotta" in continuazione e utilizza le parole che conosce consapevolemente.
La pedagogista sostiene (seppur chiarendo che ovviamente non può dare un parere medico) che non vi siano atteggiamenti così forti da mettere in allarme considerando anche il fatto che è così piccola e che è tutto sommato anche in un contesto nuovo (va al nido da settembre) ma che vorrebbe continuare ad osservarla rivedendola dopo le vacanze di Natale e approfondire solo se la situazione non si sbloccasse nei prossimi mesi
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Le informazioni date sembrano indicare che non ci sono difficoltà motorie o cognitive, mentre la bimba è un po' trattenuta - al nido, forse non in casa - sul piano dei contatti sociali e delle comunicazioni con coetanei e adulti. Però non disturberei nessuno 'spettro' nè autistico nè altro, e penserei che la bimba non ha ancora 'digerito' il distacco da casa e dai familiari per essere messa nella 'jungla' del nido.
Con due sorelle piccole non le dovrebbero mancare gli stimoli in casa, può darsi che non fosse ancora pronta per il nido. Come terza figlia la mamma dovrebbe essere esperta, e non capisco quindi bene le parole "per comodità mia ho avuto, con lei, la tendenza ad anticipare sempre i suoi bisogni ancor prima che lei li manifestasse ..." Ha fatto così anche con le altre due? Com'è la vita in casa, i ritmi, i pasti, i posti a dormire, le notti, che dice il papà?...
Cordialmente
[#4]
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Utente
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La ringrazio nuovamente per la risposta.

Cerco di chiarire innazitutto il concetto "per comodità mia ho avuto, con lei, la tendenza ad anticipare sempre i suoi bisogni ancor prima che lei li manifestasse ..."

No, sicuramente non ho cresciuto l'ultima figlia come le altre due.
Il fatto di lavorare (seppur con un buon orario che mi permette di dedicare i pomeriggi alle mie figlie), e avere altre due figlie (le ultime due hanno un anno e mezzo di distanza fra loro) sicuramente non mi ha permesso di dedicare la stessa quantità di tempo che ho dedicato alla prima e in quantità minore alla seconda (tra la prima e la seconda ci sono 3 anni di differenza quindi sono state facilmente gestibili). Per supplire alla mancanza di tempo ho cercato di fare tesoro dell'esperienza maturata in precedenza, forse però abusandone.
Mi è risultato più semplice darle la palla per giocare senza aspettare che si allungasse e mi facesse capire che la voleva, metterle le ciabattine senza spronarla a mettersele da sola... ecco forse in questo senso non l'ho molto stimolata ma ho sempre anticipato i suoi bisogni.

Se devo essere sincera da quando ha cominciato a camminare è stato un susseguirsi di cambiamenti positivi, è decisamente molto più attiva e collaborativa, ride e scherza tanto, ci chiama e cerca. (sicuramente il non camminare la limitava in molte cose)


Resta comunque un abisso tra il comportamento "casalingo" e quello al nido dove sembra quasi "parcheggiata". Per capirci quando arriviamo al nido e un'educatrice la saluta lei proprio gira la faccia dall'altra e va nella zona giochi. Durante la mattinata mi dicono essere maggiormente collaborativa.

Com'è la vita in casa.
C'è decisamente confusione!!!
Le due grandi hanno un carattere molto aperto e solare, parlano in continuazione e non stanno mai ferme.
C'è comunque una certa routine, si svegliano tutte verso le 7 e fanno colazione a tavola insieme. Le grandi si vestono da sole, alla piccola penso io o mio marito (in queste cose siamo interscambiabili).
Usciamo di casa tutti insieme poi ci dividiamo e accompagno sempre io la piccola al nido (alle 8).
Lì ogni tanto fa un pisolino alle 10 per una mezz'oretta altrimenti tira e crolla dopo il pranzo e dorme un'ora e mezza-due (fino a pochi giorni fa era molto difficoltoso farla dormire al nido ora pare cominciare a dormire più volentieri..a casa sabato e domenica dorme tranquillamente il pomeriggio)
Alle 14.30 la riprendo dal nido, torniamo a casa dove fa merenda. Alle 15.30 ripartiamo (io e lei) e andiamo a prendere le sorelle alla materna e alla primaria.(quando arriviamo alla materna lei entra tranquillamente nella classe in mezzo a tutti i bambini e va in esplorazione. Se la maestra la chiama si volta ma resta comunque un pò schiva.Non a livello nido in ogni caso)
Dalle 16.30 in poi io mi occupo della casa e di loro, le grandi giocano da sole ma quasi sempre anche lei è con loro (le grandi la coinvolgono, lei ride come una matta e le cerca)
Alle 19 mangiamo tutti insieme, alle 20.30 tutte a dormire.
Dorme tranquillamente tutta la notte, al mattino la sveglio io.
Dormono tutte e tre nella stessa stanza, le grandi in un letto a castello, lei in un lettino.(ha dormito da sempre subito in stanza con le altre)

Il papà sostiene che sia tutto un discorso di nido e che da quando stimoliamo maggiormente la piccola (giocando maggiormente con lei) è cambiata molto (ed è vero).
Anzi, è pure un pò seccato per il fatto che sia stata tirata in ballo anche la pedagogista del nido (mentre io sono contenta di avere avuto un parere da una persona esterna).
Ciò che forse lo agita di più e veder "preoccupata" me (sono una mamma molto "alla buona", non ansiosa, anzi molto tranquilla e probabilmente proprio per questo l'ho fatto agitare)



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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
In quanto scrive non vedo niente di particolare, penso si possa tranquillamente aspettare e vedere l'evoluzione della bambina. Quanto al nido, la bimba non sembrerebbe avere una particolare opposizione, la situazione non mi sembra preoccupante.
Per qualsiasi intervento diverso dagli altri, compresa l'osservazione della pedagogista, al nido devono comunque chiedere l'autorizzazione ai genitori, perchè è sempre un intervento "sanitario" individuale, e sia la bambina che gli altri bambini possono accorgersene e la cosa comunque può avere conseguenze, cioè 'effetti collaterali' magari imprevisti. Sempre meglio diffidare delle cose 'personalizzate', a meno che non siano esplicitamente indicate e autorizzate da uno specialista.
Cordialmente
[#6]
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Utente
Utente
Le scrivo ora dopo gli ultimi sviluppi.
Quando il pediatra visitò mia figlia ai 18 mesi mi consigliò una visita dal npi (in realtà mi disse che per toglierci ogni dubbio avremmo potuto farla ma che secondo lui non era necessario), la prenotai e mi venne fissato il controllo 2 mesi dopo.

Nel frattempo ho cambiato un pò le mie abitudini con la bimba, passo più tempo sola con lei (senza le sorelle) e devo dire che ha fatto dei cambiamenti notevoli.
Chiama e cerca tantissimo me e il papà, gioca molto con le sorelle e molto più coccolona ...
Alcune cose sono rimaste invariate, quando la porto al nido si comporta in maniera diversa dal suo solito. Ancora stenta a salutarmi ma almeno ora all'arrivo guarda in viso le educatrici per poi andare a dedicarsi subito a qualche gioco (e spesso non mi saluta nemmeno). Diverso è l'atteggiamento quando torno a riprenderla. Molla tutto quello che sta facendo, corre da me, mi abbraccia, cerca le coccole. Comincia subito a dire "ciao ciao" a tutti per spronarmi ad andare a casa. Se mi attardo a parlare con l'educatrice comincia a rognettare e riprende a salutare tutti.
L'educatrice di riferimento dice che il rapporto con gli adulti ora è molto migliorato ma che tende comunque sempre a non giocare con gli altri bambini (diciamo che forse questa è l'unica cosa che mi turba un pochino)

Tornando al discorso iniziale alla fine ieri ho portato nostra figlia alla visita col neuropsichiatra.
Lei ha escluso che vi siano problemi preoccupanti, ha detto che c'è una buona comunicazione con la mamma.. la bimba mi cerca, ubbidisce a semplici comandi (alzati in piedi, passami l'oggetto).
Ci sono stati degli atteggiamenti che l'hanno meno convinta, ad esempio le ha dato uno spazzolino in mano chiedendole di spazzolare i denti ad un orsetto e mia figlia non l'ha fatto, anzi ha giocherellato parecchio con le setole dello spazzolino (e s'è spazzolata i suoi denti). Per lei questo tipo di approccio sensoriale all'oggetto è tipico di un bambino più piccolo d'età.
Le ha messo anche tre diversi oggetti difronte e le ha chiesto di passarle la scarpa e mia figlia non ha fatto nulla.
Hanno costruito una torre dopodichè ha alzato un pezzo per aria chiedendo a mia figlia se lo volesse, lei ha allungato il braccio per prenderlo dicendo "grazie" (una delle prime parola che ha imparato, dice semrpe grazie quando le viene dato qualcosa) e lei lo ha allontanato nuovamente ripetendo la domanda "vuoi il cubetto?".
La cosa ha fatto irritare un pò mia figlia (che già si immaginava di aver ottenuto l'oggetto) che ha allungato ulteriormente il braccio ma senza rispondere "Sì"
Mi ha fatto notare che non va bene che mia figlia non usi il "sì" (non le è piaciuto nemmeno che allungasse la mano invece che indicare... ma questo indicare è davvero poi così importante ??? In effetti lei non indica mai a parte su libretti o comunque oggetti vicini e che può toccare, non per oggetti fuori portata).
Il no invece lo usa eccome e quando è proprio no secco scuote anche la tesa !
Alla fine della visita ha stabilito che dovremmo fare un incontro con una logopedista (perchè secondo lei ha un vocabolario limitato anche se parlotta in continuazione in maniera incomprensibile, cosa di cui io non mi sono mai minimamente preoccupata) e con un esperto di psicomotricità per vederla anche nelle fasi del gioco (visto che io le ho riferito che quando gioca alle volte è talmente assorta che non c'è verso di distrarla con altro).


Mah .... io sono uscita da questo incontro un pò perplessa...
Negli ultimi mesi ho visto in mia figlia notevoli miglioramenti e mi ha un pò spiazzata la sottolineatura di certi suoi atteggiamenti che io non giudicavo nemmeno preoccupanti.
Tanto per dire mi ha anche chiesto se non l'ho ancora spannolinata (a 20 mesi ?) e se sto aspettando per comodità l'estate .... (alle altre due mie figlie ho tolto il pannolino molto presto, effettivamente verso i 22 mesi, e mi ricordo che erano delle mosche bianche rispetto ai loro coetanei)

La mia idea era quella di fare comunque l'incontro con questi due esperti per sentire anche la loro opinione (magari mi danno qualche dritta rispetto al comportamento che devo tenere io nei confronti di mia figlia) ma vorrei evitare di venire travolta e trasportata in un circolo vizioso di visite-controlli assolutamente inutili.
Cosa ne pensa ?
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Resto perplesso quanto lei: da quanto lei ha descritto la bimba mi sembra in ottima evoluzione e che si possa continuare come finora e attendere tranquillamente.
In generale oggi mi sembra sia diffuso ovunque un certo perfezionismo di far combaciare i bambini reali con modelli teorici. Ho molti dubbi su questi tipi di approccio che vanno per la maggiore, basati su test, misurazioni, tabelle e poco attenti alle interazioni reali.
Inoltre in una bambina che sta avendo un'evoluzione così positiva, non vedo cosa si potrebbe ottenere di più: la sua 'velocità' non è sufficiente?