Stitichezza bimba 32 mesi

buongiorno, mia figlia da aprile non mangia verdura ne all'asilo ne a casa, e da settembre neppure i passati di verdura 8unica cosa che riuscivo) le feci da allora sono caprine, dure e alle volte compare poco sangue. Siamo sempre riusciti a farla bere tra camomilla e succhi. Spannolinata da luglio.
Da settembre abbiamo iniziato prima con sedastip, poi portcolac+sedastip, ma fanno effetto massimo una settimana e poi sembra tornare alle feci caprine. Abbiamo riniziato con mille fatiche la reintroduzione di verdura.
Ora siamo al paxabel dal 2 dicembre. Per i primi giorni tutto bene, feci molli, poi dal 6 dic ancora feci formate, non sono molli, ma proprio formate. Abbiamo iniziato dal 6 dic con passati verdura, 2 kiwi al giorno e l'8 dic ha defecato due volte, sempre formate. Venerdi e sabato ha bevuto pochissimo massimo 500ml di liquidi e infatti sabato non ha fatto la cacca e domenica (la pediatra ha detto che al secondo giorno di non defecazione dovevamo fare peretta) abbiamo fatto la peretta e ha fatto sempre caprino. non ha pianto, non ha fatto sangue ma erano caprine.
Ora mi chiedo...... ma il paxabel non funziona ? ora non posso darle piu' kiwi perchè ha la lingua geografica e il kiwi ha fatto dei taglietti e le brucia. Possibile che a lei facciano effetto per una settimana e basta ? Quando le chiediamo di andare a fare la cacca lei dice "no cacca male" che poi male ora non fa ma al tempo si, visto che si era rotta.
chiedo consiglio, devo aumentare il paxabel ? ho chiesto alla pediatra ma lei disse di no, che dovevo curarla con l'alimentazione, sono d'accordo visto che nn puo' prendere paxabel a vita ma se mi fa lo sforzo di vomito quando mangia ???
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Buonasera signora,
ci ritroviamo in un altro consulto ma il problema non è molto diverso. A mio avviso meno farmaci si usano e meglio è, tanto più quando non sono strettamente necessari. Anche in questo caso sia l'alimentazione che l'andare al gabinetto sono questioni di abitudine e spesso fanno parte delle 'dinamiche' fra il bimbo e l'ambiente.
Non credo che sia necessario intervenire con la peretta dopo un solo giorno, c'è il rischio che un atto naturale e spontaneo diventi un scontro con l'ambiente e una piccola violenza. La cacca non "fa male" se resta nell'intestino un giorno o due di più, al massimo fa più 'dolore' se diventa più dura. Cerchi di usare cibi con alto contenuto di fibre, latticini, yogurth, prugne cotte, pere cotte, ecc.
Che è successo ad aprile, per far smettere di mangiare la verdura alla bambina?
Provi a ridurre il suo controllo sulla cacca, per sdrammatizzare la situazione prima che diventi un circolo vizioso e uno scontro. E' una cosa che la bimba imparerà a gestire da sè, se le lascia il tempo. (come per il linguaggio).

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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Utente
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buongiorno a Lei.
sicuramente è come dice xlei, sono una mamma ansiosa ma l'ansia stavolta me l'hanno aumentata sia la pediatra che mio marito che con sta cacca e col cibo puntano ad un modo "nazi" di agire e che io non condivido. Sono piu' per il "non mangi ???? ok, mangerai" "non fai cacca....... al 3° (e non al 2° come mi ha detto la pediatra) peretta.
pero', su consiglio della pediatra facciamo il metodo se non mangi niente cartoni, niente giochi, niente ciuccio. Per la cacca un meno, proviamo a metterla seduta li.... col librino ecc perchè a detta della pediatra si deve abituare. Io non sono cosi', a me se viene viene, altrimenti posso stare seduta 5 ore ma nulla, mio marito no, sta li e riesce. Tentar non nuoce, per ora ha funzionato 2 volte, le altre no. Io sostengo che mia figlia abbia un transito intestinale lentino, già dall'allattamento (al 5° mese artificiale, non avevo piu' latte) notammo questo, la faceva una volta al giorno. Poi con lo svezzamento e verdureprugnapera andava molto meglio.
perchè ha smesso ad aprile ? sinceramente non lo so, notai che non voleva piu' le verdure verdi, che ha sempre mangiato zucchine, spinaci, piselli, fagiolini, mangiava pomodori, carote ecc. Poi anche quelle non le ha piu' volute. Ha sempre mangiato tutto tranne le verdure e anche la frutta se non le fragole. Idem per il passato, da settembreottobre ha "capito"che erano verdure e non le mangia. Sinceramente si , sta cosa mi sfinisce, le provo tutte, centrifugati, polpettine, verdure impanate e fritte purchè mangi, idem il bere tra succhi, camomilla, acqua.
E' molto probabile che senta la mia ansia da cibo e cacca e ci marci, cosi' come il linguaggio.
A propostio, andiamo sempre meglio, ripete, non si capisce tantissimo ok, ma lo sforzo c'è e le dico sempre che è brava per questo, anzi ora le dico "non ho capito togli il ciuccio ?" e lo toglie e ripete (usa ancora il ciuccio) le frasi complesse non capiamo, quando fa discorsi lunghi. Le frasette da 3/4/5 parole si..... alle volte..... Comunque miglioriamo.....senza fretta tanto lo so che poi quando inizia diventerà una parlatrice senza freno :)
provero' a tenermi l'ansia del cibocacca, lo so ci sono cose ben peggiori, ma è la mia bimba, la mia vita e vado in ansia subito, troppo facilmente. (sono andata per questo in terapia)
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Ci sono poche cose su cui si parte sconfitti in partenza, se diventano un motivo di scontro con i bimbi. Il cibo e la cacca sono fra questi. A volte di fronte a un'eccessiva pressione il bimbo ricorre a uno 'sciopero della fame' o anche al 'trattenere la cacca' e gestirla come vuole lui. E se si intestardiscono sono guai, vincono loro, ma in realtà escono sconfitti tutti. Per cui eviterei di pressarla su questi due aspetti, andando invece magari a vedere cosa c'è in ballo, per ricorrere ad 'armi simili'.
Bene per il linguaggio. Nel complesso però forse c'è da mettere meglio a fuoco l'organizzazione e il funzionamento familiare, per vedere che non ci siano aspetti che disturbano un po'.
Cordialmente
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Utente
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grazie per la risposta, penso che una cosa che la disturbi sia il non poter fare quello che vuole lei, quando vuole lei, diciamo che non sopporta benissimo le regole primarie (come lavarsi i denti, fa scenate)
l'organizzazione non è cambiata, abbiamo "reintrodotto" la nonna che zla va a prendere due volte alla settimana al nido, cosi' esce prima (si ricorda che io vado alle 17.45 ?)
mio marito in agosto ha subito un bruttissimo incidente al lavoro, è stato in ospedale 20 giorni. E' sparito..... quindi la bimba non lo ha visto per una settimana, poi l'ho portata da lui 3/4 volte per i restanti giorni, ma devo dire che lo ha rifiutato un po' a casa, era come gliela volesse far pagare per la sua scomparsa. Lui non gioca piu' tanto con lei, per il problema al polso (ora è di nuovo in H per essere rioperato) e questo lo risente sicuramente, poi è spesso lui a sgridarla per il cibo. Qualche lite maggiore tra noi due lei purtroppo la sente, ci proviamo ma siamo umani e alle volte le sente e piange.
Ma il non fare la cacca ha iniziato a settembreottobre con il ritorno al nido, cosi' come la pipi' che inizio' a rifarla addosso sempre a ridosso del nido.
Sono due giorni che mangia tante verdure e le ho dato doppia dose di paxabel ma son sempre due giorni che non la fa, in questi due giorni non le ho chiesto nulla, se aveva la cacca o meno, ma lei non la fa.....
cerchero' di renderle meno stressante i problemi di noi adulti, sperando che sia questo, se poi è il nido che quest'anno non le va purtroppo c'è ben poco da fare, non posso tenerla a casa......
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Forse bisogna che si rassicuri prima lei, mamma: non fare la cacca non ha conseguenze particolari per la salute della bimba, salvo rischio di dolore alla defecazione se le feci sono dure. E' un segno di difficoltà nel rapporto con l'ambiente, da superare con modifiche ambientali. Le consiglierei di non usare troppo lassativi e perette, ma solo rimedi naturali per rammollire le feci. L'inizio con l'asilo evidenzia che è una manifestazione di difficoltà a sopportare i recenti cambiamenti, aggravati dall'incidente del babbo e difficoltà conseguenti. Direi anche di non farne una pressione alla bimba, salvo contare i giorni e dire che magari dopo 5 giorni si fa la peretta. Ma senza drammi, lo raccomandi anche a suo marito e alla nonna.
Non credo che c'entrino gran chè i contrasti fra gli adulti se non superano certi limiti, ovviamente. Più importante il voler fare come vuole lei, che è un modo di affrontare le difficoltà che non porta lontano. Bisogna che capisca, ma con pazienza e calma, che comandano i grandi, anche lei quando sarà grande 'comanderà', e mettere poche regole, non per l'ansia degli adulti, ma per il bene dei bambini. Per i denti, a tre anni, ma sentite il vostro pediatra, forse è più importante darle il fluoro che lavarsi sempre i denti.
Qualche vacanza in più dall'asilo, quando possibile, potrebbe allentare un po' la tensione, ma specialmente una tranquillità dei genitori nel guidare la barca...
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Utente
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aggiorno anche su questo, dopo visita presso il reparto di gastroenterologia (mandata dalla pediatra) abbiamo continuato col paxabel ma una cura a detta loro "all'acqua di fiori" che cmq ha aiutato.
aggiungo che ho pensato e ha funzionato al premio pro cacca, fai la cacca ? eccco la chicca o il cioccolato. Non è il massimo ma ha funzionato.
E' da qualche mese che poi non la vuole fare nel wc ma nel vasino, accontentata subito e ora pure fuori sul balcone (col vasino eh) e anche li la accontento.
Mio marito e la pediatra dicono che sbaglio, la gastroenterologa dice che è giusto sia la chicca\cioccolata sia farla nel vasino all'aperto, basta che la faccia.
Io l'assecondo, credo che sia meglio cosi', lei è contenta e la fa !
Abbiamo smesso il paxabel i primi di aprile.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Bene anche qui. In certe 'trattative' bisogna concedere qualcosa...
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