Febbre prolungata (con ricaduta)

Buonasera, sono padre di una bambina di 6 anni, interessata da febbre molto alta.

Cercherò di fare una sintesi della situazione :

- due settimane la bimba ha avuto un'influenza durata circa 5 giorni. Febbre alta e, poche volte (3-4), vomito;
- il pediatra curante durante la visita ha notato placche alla gola, e prescritto come antibiotico l'"Augmentin".

- Passata la febbre la bimba è tornata all'asilo e da mercoledì ultimo scorso (25/05) è di nuovo malata con febbre molto alta (raggiunge facilmente i 40° ed un paio di casi è arrivata a 40.5°.

- Nuova visita dal pediatra che verifica, mediante oscultazione, che i polmoni sono "liberi", la gola è semplicemente arrosata, la lingua è invece molto bianca.

- non prescrive ulteriori medicinali se non il solito rimedio della tachipirina (ha aggiunto Nureflex) se la febbre si fosse alzata nuovamente. In realtà la febbre, fino a questo momento, non è mai scesa se non grazie agli antipiretici.

Aggiungo le mie osservazioni:
- La bimba lamenta un pò di dolore al torace in concomitanza dei colpi di tosse;
- Quando la febbre è molto alta lamenta mal di pancia chiedendo continuamente massaggi alla pancia stessa;
- Nei momenti in cui la febbre scende (37.5° il minimo raggiunto) non lamenta alcunché;
- La notte, anche adesso, ha una respirazione un po accelerata, circa 33-37 atti respiratori al minuto;
- Le pulsazioni sono comprese fra 130 e 140 battiti x minuto.

Non so come comportarmi.

- Continuo a dare tachipirina o Nureflex se del caso?
- Richiedo di fare qualche accertamento che vada oltre la semplice oscultazione e il controllo visivo?

Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Basta farmaci per tentare di sopprimere sintomi che restano tali, indicandoci che dobbiamo ancora sapere di che si tratta!

Occorre approfondire la diagnosi mediante una visita in ambito ospedaliero. Potrebbe trattarsi di adenomesenterite oppure di attacco appendicolare da non sottovalutare, specialmente per i dolori al pancino. Occorre fare delle indagini di laboratorio ed eco, a seconda di ciò che decideranno i colleghi

Fatemi sapere.
Cordialmente
Agnesina Pozzi

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