Causa dispnea
Buonasera Dottori,
da 7 giorni ho la sensazione di non respirare bene in particolare in fase di inspirazione.
8 giorni fa esatti (venerdì) sono rientrato in ufficio sudato, sudore che si è asciugato con l'aria condizionata.
Sabato pomeriggio ho cominciato a sentire fastidio polmonare, di respirazione e sensazione di spossatezza.
Da lunedì ho cominciato a fare l'aerosol con Clenil, da martedì ho cominciato a prendere l'antibiotico (Augmentin) pensando che la sintomatologia dipendesse da un raffreddamento, anche se non ho tosse, febbre e raffreddore.
Mercoledì ho avuto un incontro nel centro di Roma a cui sono arrivato in un bagno di sudore, l'incontro è poi avvenuto ancora una volta in un ambiente con aria condizionata.
Giovedì mi ha visitato il medico di base e non ha sentito rumori sospetti durante la respirazione.
Mi ha detto di aspettare lunedì per procedere ad eventuali approfondimenti ed ha aggiunto ad Augmentin anche Brufen.
Vi chiedo, essendo oggi al 5 giorno di antibiotico per quanti giorni è opportuno proseguirlo?
Visto che la sintomatologia persiste, possibile che l'effetto dell'antibiotico sia stato invalidato dalla sudata e la successiva esposizione ad ambienti con aria condizionata?
Non è strano che abbia questa percezione di fastidio/irritazione polmonare, di fiato corto, fiatone quando faccio le scale e di dispnea senza tosse, raffreddore o mal di gola?
Preciso che un anno fa ho fatto degli approfondimenti cardiaci, fino alla coronarografia, con esiti negativi, che non sono un fumatore e che la saturazione è 98/99.
Grazie a chi vorrà rispondermi
Cordiali saluti
da 7 giorni ho la sensazione di non respirare bene in particolare in fase di inspirazione.
8 giorni fa esatti (venerdì) sono rientrato in ufficio sudato, sudore che si è asciugato con l'aria condizionata.
Sabato pomeriggio ho cominciato a sentire fastidio polmonare, di respirazione e sensazione di spossatezza.
Da lunedì ho cominciato a fare l'aerosol con Clenil, da martedì ho cominciato a prendere l'antibiotico (Augmentin) pensando che la sintomatologia dipendesse da un raffreddamento, anche se non ho tosse, febbre e raffreddore.
Mercoledì ho avuto un incontro nel centro di Roma a cui sono arrivato in un bagno di sudore, l'incontro è poi avvenuto ancora una volta in un ambiente con aria condizionata.
Giovedì mi ha visitato il medico di base e non ha sentito rumori sospetti durante la respirazione.
Mi ha detto di aspettare lunedì per procedere ad eventuali approfondimenti ed ha aggiunto ad Augmentin anche Brufen.
Vi chiedo, essendo oggi al 5 giorno di antibiotico per quanti giorni è opportuno proseguirlo?
Visto che la sintomatologia persiste, possibile che l'effetto dell'antibiotico sia stato invalidato dalla sudata e la successiva esposizione ad ambienti con aria condizionata?
Non è strano che abbia questa percezione di fastidio/irritazione polmonare, di fiato corto, fiatone quando faccio le scale e di dispnea senza tosse, raffreddore o mal di gola?
Preciso che un anno fa ho fatto degli approfondimenti cardiaci, fino alla coronarografia, con esiti negativi, che non sono un fumatore e che la saturazione è 98/99.
Grazie a chi vorrà rispondermi
Cordiali saluti
[#1]
Ho appena finito di rispondere ad una domanda del tutto simile è moltissime altre in questo periodo soprattutto. L'antibiotico nel suo caso non serve assolutamente a nulla, a meno che non abbia secrezioni verdognole, secondarie ad infezione batterica che può avvenire sulle secrezioni inizialmente trasparenti che sgocciolano dalla parte posteriore del naso in gola e di qui anche nei bronchi. Se le sue secrezioni sono ancora non verdognole, cioè non batteriche l'antibiotico non serve a nulla. Deve bloccare tali secrezioni soprattutto con quotidiani ed anche molto frequenti lavaggi delle narici con acqua salina ipertonica 3%, anche spray. Bloccando le secrezioni nasali può effettuare contemporaneamente un aerosol a attraverso un boccaglio orale con un corticosteroide per aerosol più qualche goccia di bronco dilatatore più corticocosteroide per aerosol per un paio di volte al giorno. Gli ambienti con aria condizionata favoriscono fortemente le riniti con sgocciolio di secrezioni per via retronasale che possono provocare anche dispnea: quando dobbiamo respirare anche con la bocca oltre che col naso semi chiuso, il centro del respiro non si accorge che l'aria sta attraversando via aerea alta e va in allarme: attiva e muscoli inspiratori ed i polmoni non si svuotano completamente. Le inspirazioni successive di conseguenza sono più corte semplicemente perché si sta respirando a polmoni già in parte pieni di aria. Sicuramente i miei colleghi non chiedono mai di controllare la pervietà delle narici, semplicemente facendo chiudere una narice con un dito ed aspirare forte con l'altra e viceversa. Solo così potremmo renderci conto che le narici non sono completamente libere e completamente asciutte, per capire che vi è una rinite in corso e cominciare col curare direttamente quella. Anche soltanto semplicemente con lavaggi delle stesse con ipertonica. Antibiotici ed antinfiammatori in questo caso non servono assolutamente a nulla.
CORDIALMENTE
CORDIALMENTE
Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo
[#2]
Utente
Grazie Dr Di Vito per la risposta.
Le volevo precisare che oltre alla sensazione di irritazione polmonare, alla secchezza della gola e dell'esofago esacerbate dall'aria condizionata dell'uffico (che ho fatto mettere a 25/26 gradi) alla dispnea e alla sensazione di spossatezza, non ho altri sintomi da raffraddamento, non ho secrezioni ne percepisco sgocciolamente retronasali. Nei giorni scorsi, dietro indicazione del medico di base, ho interrotto il clenil e ho aggiunto Brufen. In effetti è cambiato poco, ho sbagliato ad interrompere il cortisonico (avevo chiesto anche io di interromperlo perchè mi sentivo gola, esofago e polmoni secchi/irritati). L'aerosol quindi è opportuno farlo con un boccaglio e non con la mascherina che si poggia sul naso?
Un cordiale saluto
Le volevo precisare che oltre alla sensazione di irritazione polmonare, alla secchezza della gola e dell'esofago esacerbate dall'aria condizionata dell'uffico (che ho fatto mettere a 25/26 gradi) alla dispnea e alla sensazione di spossatezza, non ho altri sintomi da raffraddamento, non ho secrezioni ne percepisco sgocciolamente retronasali. Nei giorni scorsi, dietro indicazione del medico di base, ho interrotto il clenil e ho aggiunto Brufen. In effetti è cambiato poco, ho sbagliato ad interrompere il cortisonico (avevo chiesto anche io di interromperlo perchè mi sentivo gola, esofago e polmoni secchi/irritati). L'aerosol quindi è opportuno farlo con un boccaglio e non con la mascherina che si poggia sul naso?
Un cordiale saluto
[#3]
È opportuno effettuare lavaggi delle narici con acqua salita ipertonica alla 3% ovvero salata come l'acqua del mare quando le narici non fossero perfettamente libere ed asciutte. Schiuda una narice con un dito ed aspiri forte con l'altra e viceversa per poterlo evidenziare. La sensazione di sgocciolio retronasale e difficilissimo da percepire per chiunque. Se nonostante il naso PERFETTAMENTE libero ed asciutto si verificassero secrezioni delle vie aeree potrà aggiungere aerosol con il beclometasone che già l'effettua più alcune gocce di broncodilatatore e fisiologica, tramite boccaglio orale. In seguito, in assenza di corticosteroide o broncodilata tori effettuerà un esame spirometrico.
Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 14/07/2024.
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