Amianto: rischio?

Mi chiedo come funzioni il pericolo legato all'inalazione delle fibre di amianto.
Mi spiego meglio: sappiamo che le tettoie in eternit e l'amianto friabile sono pericolosi, sappiamo più precisamente per certo che tra i lavoratori diretti dell'amianto molti si sono ammalati e sono morti.
Dall'altro lato, studiosi di Torino ci dicono (basta una ricerca su Google) che in città dall'aria "pulita", respiriamo mediamente 18.000 fibre di amianto al giorno.
In altre quali per esempio Milano, dove la soglia di 1 fibra per litro d'aria è superata (tempo fa leggevo di 12 fibre per litro, cercate anche voi che leggete), questa misura quindi è molto più alta.
E, fino al 93, le macchine erano dotate di freni e frizioni in amianto, quindi leggevo ancora in articoli dell'archivio del Corriere che "le misurazioni dell'amianto di oggi sono 100 (!!) volte più basse del 1990, quando le frenate delle macchine liberavano notevoli quantitativi di polveri di amianto".
Dunque, non mi è chiaro pensando a tutto l'amianto che abbiamo respirato e respiriamo quotidianamente noi che viviamo nelle città, quale sia veramente la soglia che rappresenti un pericolo reale.
E pensare che alcuni siti, dicono che "basta una fibra di amianto respirata per fare rischiare di prendere il cancro da esposizione ad amianto"..
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Dr. Stefano Bonomo Medico del lavoro 213 1
salve
nei casi di sostanze cargerogeniche vale la cosidetta legge del tutto o nulla, non esiste cioè un limite soglia sicuro ,tanto è che dal 1992 l'amianto è fuori commercio, e non ridotto nella sua produzione.
Pe riquanto riguarda le fibre aereodisperse è sicuramente vero che l'uso massiccio di amianto fatto nel passato rende molto problematica la sua completa eradicazione dall'ambiente , ma tranne dove le fibre non sono veramente concentrate come in discariche magari abusivi di manufatti in amianto ,in ambiente aperto le fibre che ognuno di noi può realmente respirare sono generalmente poche o nulle .
Vanno costantemente verificati i manufatti in amianto esistenti e resi sicuri e utilizzati specifici piani di bonifica in cantieri che possono interessare tali manufatti.
saluti

DOTT. STEFANO BONOMO MEDICO COMPETENTE AZIENDALE-Specialista in Medicina del Lavoro-