Ansia generalizzata, somatizzazione e farmaci
Buon giorno, ho 63 anni e nella mia vita ho sofferto spesso di ansia generalizzata.
Ho fatto diversi anni di psicoterapia non comportamentale e, da circa 10 anni, con l'ausilio di specialisti, ho utilizzato alcuni farmaci.
Da prima il Daparox (buon risultato), poi lo Zoloft (intollerante) per giungere ad una combinazione di Lyrica, Lamictal e Aripiprazolo.
I primi due (Lyrica, Lamictal) li ho lasciati un anno fa senza problemi.
Ogni volta, invece, che tento di lasciare l'Aripiprazolo vado nel panico per paura di tornare ai vecchi problemi e così puntualmente succede.
Oggi mi trovo proprio in questa situazione.
Ho lasciato il farmaco una ventina di giorni fa e l'ansia è tornata onnipresente.
La sensazione di perdita di controllo mi fa scattare una sorta di ipocondria per cui mi viene la paura di non riuscire a gestire le varie somatizzazioni (in particolare allo stomaco) ma anzi di amplificarle.
Mi chiedo, ma se non riesco a controllarmi "rovinerò" la mia digestione e allora cone farò ad alimentarmi e così via in una catena di congetture che scatenano altra ansia.
Da qui il passo ai farmici è breve perchè pensando a come uscire da questa situazione non posso dire di avere un farmaco di riferimento visto che il Lyrica (due pastiche da 75 mg al di) non ha funzionato.
Inutile dire che nella mia ipocondria la paura più grande è che non ci sia una cura per i miei problemi.
Cosa mi consigliate di fare per riacquistare un pò di fiducia e contenere le mie preoccupazioni?
PS: ho ricominciato a prendere l'Aripiprazolo (1ml) da tre giorni.
Ho fatto diversi anni di psicoterapia non comportamentale e, da circa 10 anni, con l'ausilio di specialisti, ho utilizzato alcuni farmaci.
Da prima il Daparox (buon risultato), poi lo Zoloft (intollerante) per giungere ad una combinazione di Lyrica, Lamictal e Aripiprazolo.
I primi due (Lyrica, Lamictal) li ho lasciati un anno fa senza problemi.
Ogni volta, invece, che tento di lasciare l'Aripiprazolo vado nel panico per paura di tornare ai vecchi problemi e così puntualmente succede.
Oggi mi trovo proprio in questa situazione.
Ho lasciato il farmaco una ventina di giorni fa e l'ansia è tornata onnipresente.
La sensazione di perdita di controllo mi fa scattare una sorta di ipocondria per cui mi viene la paura di non riuscire a gestire le varie somatizzazioni (in particolare allo stomaco) ma anzi di amplificarle.
Mi chiedo, ma se non riesco a controllarmi "rovinerò" la mia digestione e allora cone farò ad alimentarmi e così via in una catena di congetture che scatenano altra ansia.
Da qui il passo ai farmici è breve perchè pensando a come uscire da questa situazione non posso dire di avere un farmaco di riferimento visto che il Lyrica (due pastiche da 75 mg al di) non ha funzionato.
Inutile dire che nella mia ipocondria la paura più grande è che non ci sia una cura per i miei problemi.
Cosa mi consigliate di fare per riacquistare un pò di fiducia e contenere le mie preoccupazioni?
PS: ho ricominciato a prendere l'Aripiprazolo (1ml) da tre giorni.
Buongiorno,
Perchè scrive di non avere un farmaco di riferimento?
Da quello che leggo mi sembra di capire che l'Aripiprazolo stia funzionando bene per contenere la sua sintomatologia, caratterizzata essenzialmente da pensieri ossessivi con preoccupazioni di tipo ipocondriaco.
La mia domanda è: se l'Aripiprazolo che le è stato prescritto le dà un buon compenso, perchè questa sospensione? Le è stata consigliata dal suo specialista di fiducia?
Perchè scrive di non avere un farmaco di riferimento?
Da quello che leggo mi sembra di capire che l'Aripiprazolo stia funzionando bene per contenere la sua sintomatologia, caratterizzata essenzialmente da pensieri ossessivi con preoccupazioni di tipo ipocondriaco.
La mia domanda è: se l'Aripiprazolo che le è stato prescritto le dà un buon compenso, perchè questa sospensione? Le è stata consigliata dal suo specialista di fiducia?
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Utente
No, in realtà sono più volte che lo sospendo su spinta di mia moglie che dice che lo prendo da troppo tempo (tre anni circa) e che a lungo andare può dare problemi come l'Alzheimer o la demenza (non so come si sia informata). Sono un paio di anni che non vado dallo psichiatra.
In realtà la mia perplessità sul farmaco è legata ad alcune situazioni intervenute in questi tre anni e mezzo. Per prima cosa non ha avuto un effetto immediato e riconoscibile da subito t,anto che è stato necessario aggiungere il Lyrica. Dopo circa un anno che lo prendevo, poco prima dell'infarto, avevo comunque avuto episodi di pensieri ossessivi e ansia nonostante prendessi l'Aripripazolo, il Lyrica e l'altro farmaco, tanto che stavo per tornare dallo specialista. Poi con l'infarto sono riuscito a prendermi cura di me stesso al meglio e gli episodi sono terminati. Successivamente ho avuto un periodo di depressione (sempre nella modalità pensieri ossessivi/tristi comunque gestibile) e negli ultimi otto mesi sono stato veramente bene. In generale sento comunque che funziona per i pensieri ossessivi (e comunque alleggerisce la pressione), non sempre quando la mia ossessione diventa l'ansia stessa. Spero di essere stato esauriente.
Che cosa ne pensa? Grazie
In realtà la mia perplessità sul farmaco è legata ad alcune situazioni intervenute in questi tre anni e mezzo. Per prima cosa non ha avuto un effetto immediato e riconoscibile da subito t,anto che è stato necessario aggiungere il Lyrica. Dopo circa un anno che lo prendevo, poco prima dell'infarto, avevo comunque avuto episodi di pensieri ossessivi e ansia nonostante prendessi l'Aripripazolo, il Lyrica e l'altro farmaco, tanto che stavo per tornare dallo specialista. Poi con l'infarto sono riuscito a prendermi cura di me stesso al meglio e gli episodi sono terminati. Successivamente ho avuto un periodo di depressione (sempre nella modalità pensieri ossessivi/tristi comunque gestibile) e negli ultimi otto mesi sono stato veramente bene. In generale sento comunque che funziona per i pensieri ossessivi (e comunque alleggerisce la pressione), non sempre quando la mia ossessione diventa l'ansia stessa. Spero di essere stato esauriente.
Che cosa ne pensa? Grazie
Il farmaco può avere indicazione nel trattamento nel doc.
Attualmente sono disponibili nuovi trattamenti che consentono una azione sul doc efficace e possono avere un minore impatto sulla funzione cardiovascolare.
Ogni variazione va stabilita con uno specialista di riferimento attraverso controlli periodici, così da poter valutare l'andamento della malattia ed i risultati terapeutici ottenuti con la terapia.
Attualmente sono disponibili nuovi trattamenti che consentono una azione sul doc efficace e possono avere un minore impatto sulla funzione cardiovascolare.
Ogni variazione va stabilita con uno specialista di riferimento attraverso controlli periodici, così da poter valutare l'andamento della malattia ed i risultati terapeutici ottenuti con la terapia.
https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 460 visite dal 12/03/2025.
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Approfondimento su Ansia
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