Chiarimenti rm encefalo

Buonasera, mio padre (69) è attualmente in cura per disturbi dell’umore e doc.
Recentemente lo specialista che lo ha in cura, causa alcune difficoltà della terapia farmacologica a produrre gli effetti sperati ha richiesto una tac encefalo.
Abbiamo ricevuto i risultati e alcuni capoversi ci risultano particolarmente oscuri.
Visto che prima di martedì non potremo sottoporre i risultati allo specialista, qualcuno potrebbe aiutarmi a comprendere per sommi capi se è stato rilevato qualcosa di anomalo e che cosa?
Almeno per non far passare a lui e noi familiari i prossimi giorni a rimuginare sul nulla.
Questi i passaggi non chiari: Nelle sequenze a TR lungo, specie le Flair, sfumato e modesto innalzamento di segnale della sostanza bianca cortico-sottocorticale occipitale sinistra, con assente riscontro in T1, come da natura ipossico-degenerativa.
Assottigliamento del corpo calloso.
Ampliamento degli spazi liquorali della convessità cerebrale, dal vertice alla base, specie a sinistra, e del sistema ventricolare, che appare in asse ed eumorfico, per atrofia parenchimale.


Grazie in anticipo a chi volesse aiutarmi.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Indica una condizione di pre demenza o demenza possibile, oppure una predisposizione ad essa in mancanza attuale di sintomi e le evidenza di poter ricondurre la sintomatologia attuale ad una forma di predemenza.

Il problema principale non è che la terapia farmacologica non ha dato i risultati sperati ma che, in un paziente dell’età di suo padre, i sintomi sono predittivi e la diagnosi di predemenza sarebbe stata possibile anche senza un riscontro di tipo strumentale.

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La ringrazio per la solerte risposta. Purtroppo finora altri professionisti lo avevano curato solo per una depressione ansiosa, a dispetto di quanto riferito da noi e da mio padre. Questo è il primo specialista che si è posto il problema, a ragione mi sembra di capire. La terapia attuale è riuscita a risolvere i problemi di aggressività, adesso appare solo rallentato e letargico come fosse perennemente addormentato. Ci sarà modo per lo meno di ritardare l’aggravarsi del quadro con un’adeguata terapia?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Tendenzialmente in questo momento la questione é solo predittiva per cui sono disponibili terapie a supporto del rallentamento della definitiva manifestazione di patologia

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Grazie ancora. Buona serata
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