Sensazione di non essere più presente e paura di non farcela

Salve ho 22 anni e circa 2 mesi fa ho avuto un ictus al cervelletto sx.
Nelle prime settimane di ritorno a casa stavo bene, a parte la stanchezza e mi sentivo un po' "perso" a stare in mezzo alle persone.
Nelle due settimane però questa sensazione di non essere presente sta aumentando e comincia a darmi davvero difficoltà ad andare avanti.
Sembra che non sono più io, zero emozioni e mi sembra d'impazzire, a volte penso che se durasse tanto non riesca ad andare avanti.
Ho paura di non essere più me stesso dopo l'ictus e che questa situazione peggiori giorno dopo giorno.
Voglio solo essere me stesso e non un morto che cammina.
Sembra che gli essere umani non mi diano più sensazioni anche se so riconoscere amici o parenti.
Secondo voi cosa può essere?
come si supera?
Può essere un danno al cervello post ictus?
Visto che nel referto c'è scritto nessuna lesione, magari nel tempo si sono formate altre cose che compromettono la mia salute mentale. Voglio solo tornare a vivere e ad avere anche piccole sensazioni e non essere un morto che cammina
Grazie
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Un ictus con nessuna lesione ? Di che tipo è stato ? Ischemico, emorragico ?
Lei assume qualche cura dopo l'ictus ?

Dr.Matteo Pacini
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Mi hanno parlato di ischemia ...Nel referto c'è scritto "infarto subacuto circoscritto di dimensioni 3,3 cm nelle parti craniche del 1 emisfero cerebellare,corrispondente all'area di circolazione dell'arteria superiore cerebellare". Dopo mi hanno fatto altri accertamenti e mi fanno di non aver trovato nulla a parte il pfo. Ora sono in terapia con cardioaspirina .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
ok quindi non ci sono segni di un infarto già visto di 3,3 cm ? A parte il "pfo" che significa ?

Dr.Matteo Pacini
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Scusi dottore mi sono spiegato male io. Nel referto come vede hanno trovato quest'infarto di 3,3 cm nel cervelletto. E la causa è stata il pfo che chiuderò tra 4 giorni. La mia domanda era se questa sensazione di estraneità dal mondo circostante e sensazioni di vuoto può essere causato dalla lesione avuta.
Nelle prime settimane ero solo.stanco,ora sembra a volte d'impazzire...mi faccio domande "sono vivo",com'era la mia vita prima?,perché non sento nulla?...o queste sono sensazioni solo ansiose da curare col psicologo o psicoterapeuta? Ammetto di essere da sempre ansioso e ipocondriaco,ma è proprio nelle ultime due settimane che queste sensazioni mi pesano molto,forse è ancora un po lo shock avuto? Chiedevo per avere delle idee. Mi scusi il disturbo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Ha avuto un evento intracranico. Sicuro che non ci siano anche terapie con antiepilettici ? O altri medicinali ?

Dr.Matteo Pacini
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Salve dottore,

No,mi hanno prescritto solo cardioaspirina fino al giorno dell'intervento. Ho fatto esami solomper vedere cause e basta. Mi hanno detto solo di evitare sforzi intensi fino a chiusura pfo.
Sono andato a fare una visita da uno psichiatra e dice che a livello neurologico sto bene. Zero problemi motori,di linguaggio e di memoria. Potrebbe essere un problema d'ansia che causa depersonalizzazion e mi ha prescritto un farmaco per dormir meglio. In più mi fa di tornare ad uscire e ad avere vita sociale.

Le sensazioni di giramenti di testa ad uscire non ci Sono più ,rimangono solo questi pensieri...sono vivo?è reale?perché non provo nulla? che a loro volta mi fatto percepire strano me e il mondo circostante e penso che sono.impazzito o lo sto per essere. Per il resto non ho allucinazioni e sono ben presente a rispondere a domande. Sembra ancora però non provi più emozioni e nulla mi motivi,forse pure questo mi fa sentire strano,visto che prima del trauma vivevo h24 tra lavoro e sport
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Volevo chiederle se secondo lei è consigliato magari fare esami al cervello come tac o RMA?o altro
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Secondo me dal tipo di domanda Lei deve aver sviluppato un'ansia centrata sul controllo dei suoi sintomi, così da creare questa situaizone in cui non capisce più la normalità o non normalità dei vari parametri (vista, equilibrio, contatto con la realtà etc). Ha riferito di queste sue preoccupazioni ai medici ? Del fatto che è preoccupato, che ha questo disagio nel temere di non essere allineato con la realtà etc ?

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Salve dottore,
Ne ho parlato solo con un psichiatra e uno psicologo.

Nelle ultime settimane questi pensieri mi davano anche molta agitazione e mi facevano star male.
Ora sinceramente sono più calmo nella giornata anche se faccio h24 le stesse paranoie,un po come se ormai ci abbia fatto l'abitudine.

Lo psichiatra mi ha detto che ho bisogno di uscire e di tornare alla vita di prima. E che poi tornano gli obiettivi e la mente si incastra con altro e supero questo momento dovuto dalle mille idee post trauma senza accorgermene.

Sulle emozioni può essere uno.stato apatico, ma parlava molto di ansia sulla mia situazione
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Se quest'ansia di controllo delle emozioni e sintomi si è sviluppata,lei che consigli ha per superare questo stato confusionale?grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Ma quindi non è stata proposta nessuna cura ? Né dallo psichiatra, né dallo psicologo ?

Dr.Matteo Pacini
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Lo psichiatra mi ha prescritto un ansiolitico a dose minima per dormir meglio la notte e poi insieme allo psicologo mi è stato proposto di tornare alla vita sociale e lavorativa al più presto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Quindi nessuna terapia. Cioè "tornare alla vita sociale" sarebbe una prescrizione, ovvero se uno cammina male si prescrive di camminare bene ?
Secondo Lei questa cosa ha un senso, non dico per critica a Lei, ma per capire in che senso ha "incassato" questa indicazione.

In sostanza, non c'è diagnosi né terapia (un sonnifero, ma perché a dose minima, e non a dose normale, poi ?)

Dr.Matteo Pacini
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Con lo psicologo ho fatto solo due incontri...la sua era un ipotesi per vedere come reagisco tornando alla vita di tutti i giorni che manca da due mesi.

Lo psichiatra come diagnosi ha scritto ansia e possibile stato apatico post ictus, ma dice che al momento non ho bisogno di farmaci più forti o altro per il momento. Mi ha detto di vedere tra 4 settimane com'è la situazione e in caso tornare da lui per valutare. Io ad oggi a livello di gestione dell'ansia sto dando miglioramenti...l'unica cosa sono questi pensieri in cui mi domando chi sono? e se l'ictus non mi ha lasciato conseguenze.A volte ho paura di riscontrare demenza o schizofrenia e poter cambiare personalitàe non essere quello di prima,visto che leggevo che è possibile dopo un ictus ischemico
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
"la sua era un ipotesi per vedere come reagisco tornando alla vita di tutti i giorni che manca da due mesi."

E' quello che dicevo, non capisco la logica. Lei quindi potendo vivere normalmente, non lo fa per motivi ignoti. Mica sarà che ha un disturbo che consiste anche in questo ?..... Altrimenti in cosa dovrebbe consistere.


Quanto al resto, è esattamente quel che dicevo: riferire queste "preoccupazioni" che mi sembrano il punto centrale del problema che espone.

Dr.Matteo Pacini
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