Resistenza
I farmaci prima impiegati una volta reintrodotti notte non fanno più effetto anche a dosi molto più alte a prescindere da una ricaduta?
Grazie E buona serata
La domanda rientra comunque macroscopicamente nelle domande ossessive che Lei è solito porsi, e quindi non va sviluppata.
Dr.Matteo Pacini
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Si sta ponendo dei problemi inutili, su cose che Lei farebbe comunque, ma ci aggiunge dei dettagli di matrice ossessiva assolutamente inutili. Gli riferirà quel che il medico le chiede, quel che le sembrerà pertinente etc. Almeno che non mi venga a dire che il medico le indica un farmaco già preso e Lei se ne sta zitto e torna a casa.
Dr.Matteo Pacini
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Un farmaco vecchio, credo, abbia comunque un razionale, ma il problema è che lei non me lo vuole confermare dandomi risposte inutili. Quello che sto chiedendo è: un farmaco vecchio reintrodotto magari a una dose differente(maggiore) calato in un contesto diverso( magari lo si prende in associazione con farmaci diversi rispetto la prima volta che si è preso) ha senso oppure no?
Esempio inventato: la prima volta faccio venlafaxina 225mg e litio. Poi vengono cambiati i farmaci per ritornare alla venlafaxina però in questo caso a 300mg con litio e amisulpride a basso dosaggio.
Ora, anche se queste molecole le ho provate all'inizio, riprese in un secondo momento a dosi diverse con una combinazione diversa, possono essere efficaci anche se la prima volta non lo erano?
Non si tratta di non rispondere, ma che se uno dovesse dare una risposta alla lettera, dovrebbe semplicemente dire che è una domanda sul futuro (se funzionerà o meno). Se invece sia in generale una cosa sensata, è un dubbio venuto in maniera gratuita.
Dr.Matteo Pacini
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Purtroppo vorrei argomentare ma dopo commenta le frasi con l'argomentazione e non risponde alla domanda.
Certo che non rispondo alla lettera alla domanda, le ho spiegato il perché.
Ma le pare che una domanda possa essere se il medico fa una cosa sensata ? Allora, se ritiene che il medico sia completamente insensato, lo cambi. Altrimenti, se lo sta seguendo, è ovvio che non ritiene che sia insensata. E quindi su quale base avere questo dubbio così totale, se non sulla base che dicevo io ?
O si capisce che queste domande non sono domande informative, ma sono sintomi, o si gestiscono in maniera sbagliata con delle risposte alle lettera che saranno seguite da ulteriori domande. E si perderà ogni volta un'occasione per capirsi meglio.
Poi quando la cura funziona le domande si attenueranno e cesseranno, senza che uno abbia in realtà avuto nessuna risposta vera. Ma uno non capirà di preciso perché questo accade.
Dr.Matteo Pacini
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Non troppo lontano da casa;
Economico;
Che sappia le conseguenze negative a lungo termine nell'utilizzo dei farmaci antidepressivi;
Che sappia usare tutti i farmaci.
Purtroppo, al sud, la maggior parte degli psichiatri sono incompetenti.
Dr.Matteo Pacini
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Il problema, anzi un problema enorme, è quello che gli psichiatri non conoscono né gli effetti a lungo termine dei farmaci nè conoscono i presidi terapeutici più efficaci!! Questo è gravissimo, solo in psichiatria è così, che vergogna! Dico io, di tante malattie dovevo ammalarmi, ma proprio di quelle mentali dove la qualità dei professionisti, in media, è davvero scarsa per non dire altro.
Cerca lo psichiatra perfetto e parte con il ritenere che siano dei ciarlatani. Anche se fosse, il problema nell'esigenza che pone è evidente.
Anche la sua visione della categoria è errata. E' Lei che probabilmente non capisce di cosa soffre, e rifiuta le opzioni in maniera molto semplicistica. Altrimenti quel che dice può essere vero, ma in generale dire che ci sono gli incompetenti è valido per chiunque, e non è certo il problema, specie se poi anziché ipotizzare di trovare uno psichiatra che le sembra competente, parte per la tangente con l'idea dello psichiatra competente in effetti a lungo termine.
Deve capire che quest'idea non significa niente, è lo specchio di una sua domanda che nasce male.
Dr.Matteo Pacini
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L'altra parte del messaggio non l'ho compresa
Dr.Matteo Pacini
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https://youtu.be/VfAKJC_8OVo?si=CGm_e4jA5M3Q1X-m dal minuto 22:10 e poi prosegue per alcuni minuti.
Infine: chi prende un ssri e poi sperimenta quanto dice Lei sopra di solito lo riferisce e a volte preferisce sospendere periodicamente, o non prenderlo e adottare altri approcci, se disponibili.
Lei invece parlava di effetti a lungo termine, persistenti in persone che non si curano più. O ho capito male ?
Dr.Matteo Pacini
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Inoltre, è questo conferma la mia tesi e non la vostra, lui dice che questi farmaci bisogna SEMPRE spenderli prima o poi, questo sta a significare che la chiave di lettura è: troppi anni, il trattamento da problemi
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