Come liberarsi dall'ossessione di controllare qualcuno che ti ossessiona?

Gentili dottori buonasera,
Scrivo per avere una vostra opinione sulla situazione qui di seguito.

Ho avuto un’amicizia con una persona che, dapprima appariva molto gentile e pacata, per poi gradualmente riuscire ad ottenere il controllo della mia vita quasi 24 h su 24, nonostante io non fossi contenta di ciò e cercassi di riportare il rapporto alla normalità.
Voleva sapere tutto di quello che facevo e a sua volta mi bombardava di ogni particolare della propria giornata, mandandomi messaggi no stop e controllando quando fossi o non fossi connessa, creandomi molta ansia.

Dopo ogni volta che ci vedevamo cominciava ad inviarmi messaggi derisori e tendenti al litigio.
Ogni volta ho cercato di parlarne, chiarire, trovare una logica in tutto ciò ma senza mai riuscirci.
Continuava a riempirmi di parole non richieste con le quali esaltava l’importanza di questa amicizia, dimostrando gelosia verso i miei affetti ed alternando poi periodi di freddezza estrema e distacco.
Più volte ho provato a staccarmi ma puntualmente prima mi accusava di essere cattiva e poi mi riempiva di parole affettuose ed intense, sempre da me non richieste ne’ ricambiate.
Mi supplicava di non chiudere l’amicizia, prometteva che sarebbe cambiata (di solito queste sono promesse da partner non da amicizia) ed io ogni volta non avevo coraggio di chiudere per questi sensi di colpa.
Fino a quando ci sono riuscita ma col supporto di un esperto.
Ho capito che quella persona ha delle difficoltà di non poco conto e che io mi sono fatta manipolare.
Il
Problema attuale è che dopo mesi da questo mio allontanamento definitivo (che ha comportato reazioni al limite dello stalking) io faccio fatica a smettere di controllare se questa persona continui a scrivere messaggi indiretti attraverso i social.
Lei non vede che li leggo eppure li scrive lo stesso, si rivolge proprio a me ed altre persone che la conoscono confermano di non vederli.
Tutto questo mi fa ancora male, questa intensità verso di me, queste suppliche a farmi sentire, ma non riesco a non controllare.
Esprime mancanza per me, mi chiede di farmi sentire, dice che sta male.
A me fa male l’essere ancora nella sua testa, come posso accettare che non potrò mai comandare i suoi pensieri?
In questo modo sono ossessionata io dall’ossessione che ha per me.
Spero di essermi spiegata, vorrei un consiglio o anche una frase che mi sproni a farlo...a chiudere con questo sistema di controllo ed accettare che lei sia ancora ossessionata da me senza che io purtroppo possa farci nulla.
Penso sia l’ultimo gradino mancante per uscire davvero da tutta questa esperienza assurda.
Vi ringrazio per l’attenzione
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47.1k 1k
"Più volte ho provato a staccarmi ma puntualmente prima mi accusava di essere cattiva"

Questo vuol dire che non si era staccata, altrimenti non avrebbe potuto ricevere queste comunicazioni.

"Lei non vede che li leggo eppure li scrive lo stesso," : quindi Lei li legge addirittura nonostante non siano rivolti a Lei, e quindi facilmente evitabili.

Come mai continua a volersene occupare ?

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Grazie Dottore per la risposta .
Il mio problema è proprio questo, non capire perché ho ancora questa necessità di controllare, e’ difficile spiegare quello che provo..non mi piace essere ancora nei pensieri di quella persona e voglio avere sotto controllo la situazione, vedere se devo essere ancora in allerta’ o vedere se finalmente la persona si sia allontanata da me. Ma ogni volta vedo che per lei è tutto come se mai fosse cambiato. Ovviamente qui parlo in generale per non mettere dati sensibili, ma i messaggi che scrive mi turbano. Non sapere cosa ha in mente mi fa ansia e mi sembra di essere meno agitata se riesco ad accedere ai suoi pensieri , che però spererei finissero.Quando dico che ho provato a staccarmi intendo dire che in modo diretto le avevo detto che preferivo chiudere l’amicizia, ma appunto ogni volta mi supplicava di non abbandonarla ed io non riuscivo ad allonanarmi. Sono consapevole che non vada bene questo mio controllo che mi fa stare sempre in agitazione ed allo stesso tempo continuo a dedicare energie a qualcosa che per me è stato dannoso.Specifico che i messaggi sono rivolti a me perché ricorda cose riguardanti noi e solo io posso vederli, ripete che non mi dimenticherà mai e che mi aspetterà per sempre ..ho scoperto un modo per leggerli senza che vi sia la conferma della lettura così lei non può avere certezza che io veda o meno. Ma vorrei smetterla e dimenticarmi di tutto questo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47.1k 1k
Si, vuole avere sotto controllo. Ma il punto è: perché teme un'azione contro di Lei, e vuol sapere se c'è rischio, o perché le importa che fine fa questa persona ?

Dr.Matteo Pacini
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Beh, non posso sapere fino a dove si potrebbe spingere questa persona , anche se finora oltre ad ossessionarmi non ha fatto altre azioni concrete. Ma la mia paura è questa, si, che non smetta mai di pensarmi intensamente ,( anche perché continua ad accusarmi di non importarmi di lei..)che continui ad avermi nella sua testa senza mai smettere, che possa arrivare a disturbarmi in altro modo.
Posso anche smettere di leggere quello che mette appositamente per me o guardare le foto che mette con oggetti regalati da me per farmi vedere che li ha sempre con se’(parlo di app di messaggistica cellulare) ma mi spaventa non sapere più cosa abbia in mente ed è per quello che probabilmente controllo.
Ma ovviamente sono abbastanza lucida per capire che non ho alcun mezzo per uscire dalla sua testa e che per stare bene devo solo smettere di controllare..ed accettare di essere nella sua testa a tempo indefinito. Giusto ? Devo solo accettare ? Capisce dottore non è piacevole sapere che lei continui ad avere questa morbosità per me, dopo mesi di silenzio mio, mi turba molto tutto ciò ma non posso farci nulla. Come accettare che non posso farci nulla?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47.1k 1k
Sono due cose molto diverse.
Che questa persona rappresenti un pericolo per Lei, è una paura di un tipo.
Se invece si preoccupa che questa persona possa fare altro, ma non che le faccia del male, mi sembra un discorso diverso.
In quest'ultimo caso è come dire che ha bisogno di sapere se la pensa. Non sarà piacevole, ma il suo comportamento è di ricerca quando potrebbe evitare di sapere, e se il movente è che vuol sapere se "ha smesso", potrebbe semplicemente supporlo se non si fa viva.

Dr.Matteo Pacini
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Ma quando vedo che non mi pensa sto molto bene , ogni volta mi dico finalmente! .
Quando invece esprime i suoi pensieri verso di me mi sento come braccata , controllata, anche se sono io che decido di controllare , perché potrei benissimo non farlo. Ne riparlerò in terapia anche se faccio fatica a parlarne perché in fondo mi infastidisce il fatto di non essere riuscita ancora a liberarmi la testa da questa persona . E provo vergogna . Non vorrei aver sviluppato io un’ossessione.La ringrazio per il supporto datomi
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