Problema con il medico

Salve buongiorno.
Sostanzialmente mi sono affidato ad un medico psichiatra di Pisa, però ho paura che essendo troppo giovane, non sappia riconoscere al meglio gli stati misti, ovvero depressione agitata, poichè io temo di avere più questa forma che la depressione ansiosa.
Ma, il timore più grosso è fare danni con farmaci antidepressivi che possono peggiorare il mio quadro e rendermi più resistente agli interventi futuri.
Come devo fare per risolvere questo problema.
Penso di aver cambiato più di 10 psichiatri perchè oma ognuno trovo un difetto.
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Quindi dovrebbe comprendere che questa sua tendenza al dubbio su cosa fanno i medici è parte del problema.
Il pensiero che fa sugli stati misti è irrilevante, non è qualcosa che è in grado di autovalutare né ovviamente il fatto che sia preoccupato di questo è un elemento diagnostico.

Dr.Matteo Pacini
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So che il dubbio fa parte del mio problema mentale.
Il problema è che ho questa paura di diventare resistente a tutti i presidi terapeutici se ci fosse un'errore diagnostico e di trattamento. Questo non può essere escluso. Dovrei affidarmi a qualcuno di più anziano? Il problema è anche economico, perchè i prof. Da cui vorrei farmi visitare sono molto costosi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
"Questo non può essere escluso. "

E questo è appunto il problema di cui parla. Se il fatto che qualcosa non possa essere escluso è un problema per andare avanti, la soluzione non è escluderlo. Pensare così significa avere la testa dentro un vaso.
Infatti Lei dice che "sa" di avere un dubbio patologico, ma poi va avanti e lo argomenta, come se fosse invece una guida e non il problema. Affidarsi a uno piu' anziano ? Allora vuol dire che considera questo dubbio qualcosa da risolvere come presupposto per potersi curare. Eh no.

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Quindi devo affidarmi e basta?
Diciamo che possono essere tre i risultati che posso avere: stare meglio, stare più o meno uguale, stare peggio.
Facciamo caso che io mi fido, però peggioro. Nel caso di un peggioramento, dopo un po', dovrei chiedere a qualcuno altro di farmi seguire?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
"Quindi devo affidarmi e basta?"

Questo è quello che fa chiunque. Quel "e basta" non indica niente. Lei presuppone qualcosa di più, e quindi non le basta ciò che comunemente si fa.
Lei non cerca un buon medico, ma il medico che ci azzeccherà e non sbaglierà. Sono due cose diverse. Il primo è un modo di dire e uno lo scopre sulla base di un'esperienza, il secondo è la lettura del futuro. CHe poi uno razionalizzi e pensi di scegliere il migliore misurando al millimetro..no, così non seleziona niente di preciso, e anzi rischia di scartarli i migliori. Peggio, rischia di considerare sciocco e superficiale magari un medico che opera in maniera corretta e anche sapiente, perché sviluppa poi dei suoi criteri per giudicare che non portano da nessuna parte.

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Salve. Il fatto è che mi sto sentendo con un medico da remoto e ho paura che questa modalità non permetta di "vedere" bene il paziente( perchè gli psichiatri tendono a fare diagnosi in base anche alla mimica del paziente e altri fattori vedendo sempre lo stesso) e quindi errare nella diagnosi e peggiorarmi la prognosi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Lei sceglie le modalità e i medici, e poi chiaramente li ritiene forse inadeguati. E' l'unica cosa su cui non c'è dubbio.

Dr.Matteo Pacini
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Da remoto può sfuggire qualcosa sulla diagnosi?
Essendo il medico giovane può errare più facilmente rispetto uno più anziano. C'è poco da fare, anche se ha lavorato insieme al dot. Giulio Perugi, dove forse mi recherò perchè è l'unico a cui non li ho trovato difetti. Purtroppo ho avuto la sfiga di essere nato al sud, ma farò questo sacrificio.
Il problema ora è logistico, poichè per arrivare a Pisa, userò un treno, ma se fa ritardo come potrei farmi visitare all'orario giusto?
Con l'aereo è più sicuro andare, nel senso di non fare ritardato e quindi evitare di fare un viaggio a vuoto?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Per Lei non fa alcuna differenza chi può errare più facilmente, fa considerazioni in parte ovvie ma tanto mette in dubbio comunque. Finché non tratta questo dubbio come l'espressione del problema e non una guida, ne sarà guidato e questo rappresenterà un'interferenza maggiore nel tipo e nella qualità dell'assistenza che ottiene, senza che Lei se ne rende conto.

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Dottore ho capito che il dubbio è il mio problema.
Ora, volevo dirvi una cosa: nel mio caso il medico, escludendo problematiche neurologiche, ha detto che da remoto andrebbe anche bene. E se li fosse sfuggito qualcosa da remoto?
La mia paura più grande: questa sofferenza continuerebbe se io mi affidassi da remoto e ciò mi spaventa molto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
"Dottore ho capito che il dubbio è il mio problema."

Per niente, non l'ha per niente capito. Due righe dopo mi scrive " E se li fosse sfuggito qualcosa da remoto?"

Quindi Lei scrive di aver capito per andare oltre ,ma non è vero. Ragiona sulla bontà del suo dubbio.

Dr.Matteo Pacini
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Ho questa tensione interna insieme all'umore depresso e ho paura che non passerà mai. Ho paura che annullo, con il mio fare, l'effetto dei farmaci. Il problema è un altro: ora ho questa tensione interna. Per placarla, cosa dovrei fare? Oltre ad evitare di alimentare il dubbio, cosa potrei fare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Non può evitare di alimentarlo, visto che il dubbio la spinge a farlo. Curarsi, questo è quello che ha senso fare.

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Mi devo far seguire online o in presenza? Io mi fido solo di quei medici di scuola pisana perchè sono gli unici che conoscono gli effetti a lungo termine dei farmaci. In presenza cambia SOLO il fatto di non poter essere valutato dal punto di vista neurologico?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Sta riproponendo le stesse questioni. E' già andato oltre, ha contattato dei medici, le hanno dato delle indicazioni. Ma non può fare a meno di reiniziare con delle domande sintomatiche. Una cosa sono le domande, e una cosa è il suo farsi seguire da un medico da Lei scelto.

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Il problema è che i miei genitori non vogliono che prenda il treno, quindi non posso farmi visitare dal Perugi. Ora, questa cosa, mi ha distrutto perchè ora penso che non riuscirò mai a guarire. Penso che solo lui può aiutarmi e nessun'altro.
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Dottore un' ultima cosa che non c'entra con il dubbio.
Pensare che solo quel clinico, ossia il dot. Perugi sia valido e tutti gli altri non posso fidarmi perchè non sono validi, è un pensiero irrazionale?
È irrazionale dire che SOLO il Perugi è capace nel mio caso?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Perché mai dovrebbe essere irrazionale ? E altrettanto il suo opposto, è ugualmente razionale. Ma Lei non si ragiona come ipotesi, ma come una cosa che deve sapere prima che accada o non accada. E possibile che sia migliore il medico X, è possibile che non lo sia, o il medico Y, o solo il medico Y, o tutti tranne il medico Y, ugualmente possibile, tanto sono affermazioni prive di senso reale, perché non riguardano niente se non ciò che è possibile ipotizzare. Sarebbe come chiedersi cosa può uscire al lotto la prossima volta (e ci sono persone che ci fanno anche dei calcoli).
Non ha capito, come infatti sembrava.
Le ossessioni mica sono irrazionali, esattamente il contrario. Sono la pretesa di sapere le cose prima di definirle. Una persona si prova tre paia di scarpe per vedere se una gli sta bene. Un ossessivo si ferma per riflettere su quale è migliore, ed è più probabile che gli stia. Oppure per sapere quale sicuramente non proverà perché non va bene, e in che ordine ha più senso provarle.

Dr.Matteo Pacini
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