Resistenza ai farmaci e ricadute
Gentilissimi Dottori,
sono una donna di 46 anni con un trascorso irto per quanto riguarda l'ansia e la depressione.
Ho iniziato a soffrire di questi disturbi a 18 anni, e visitata da più specialisti.
I pareri però sono sempre stati discordanti, chi diceva depressione ed ansia, chi ansia generalizzata e depressione endogena fino al punto che decisi di farmi ricoverare in clinica, dove mi dissero che si trattava di bipolarismo (non ho mai avuto periodi di ipomania).
Inutile elencare i farmaci che vanno dagli ssri agli snri, antipsicotici, neurolettici, benzodiazepine, amitripillina e chi più ne ha più ne metta.
Ecco, si arriva allo stremo, perché ciclicamente ho delle ricadute o di ansia gravissima (non sto ferma notte e giorno camminando avanti e indietro per il corridoio, bruciore al petto, movimenti intestinali, paura sine causa, sensazione che il terrore non passi) o di depressione (anedonia, vertigini soggettive, voglia di silenzio e pianti).
Di solito l'una è conseguenza dell'altra.
Il problema è che ad un certo punto la molecola non fa più effetto più o meno 2 anni e quindi si cambia ma questa volta assumo venlafaxina ed essendo un snri mi ha riferito lo psichiatra che è difficile sostituirlo con un ssri dal momento che potrei avere crisi di astinenza che ho provato e non voglio più provare.
Ha aumentato la dose da 75mg 2 volte al gg a 210 mg 2 volte al gg, più mirtazapina 30 mg la sera.
Secondo lui la mia ansia deriva dalla depressione MAGGIORE, io resto convinta del fatto che l'ansia sia scaturita da uno squilibrio di recettori.
Nel caso in cui questa cura non dovesse sortire effetto aggiungerebbe il Wellbutrin.
Adesso chiedo: ma il brupopione non provocherebbe quell'ansia che temo dal momento che è un attivatore e già assumo zarelis?
Non sarebbe stato meglio un farmaco come il buspirone anche se ormai in forma galenica?
Certa di un vostro gentile riscontro, porgo distinti saluti.
V.
S.
sono una donna di 46 anni con un trascorso irto per quanto riguarda l'ansia e la depressione.
Ho iniziato a soffrire di questi disturbi a 18 anni, e visitata da più specialisti.
I pareri però sono sempre stati discordanti, chi diceva depressione ed ansia, chi ansia generalizzata e depressione endogena fino al punto che decisi di farmi ricoverare in clinica, dove mi dissero che si trattava di bipolarismo (non ho mai avuto periodi di ipomania).
Inutile elencare i farmaci che vanno dagli ssri agli snri, antipsicotici, neurolettici, benzodiazepine, amitripillina e chi più ne ha più ne metta.
Ecco, si arriva allo stremo, perché ciclicamente ho delle ricadute o di ansia gravissima (non sto ferma notte e giorno camminando avanti e indietro per il corridoio, bruciore al petto, movimenti intestinali, paura sine causa, sensazione che il terrore non passi) o di depressione (anedonia, vertigini soggettive, voglia di silenzio e pianti).
Di solito l'una è conseguenza dell'altra.
Il problema è che ad un certo punto la molecola non fa più effetto più o meno 2 anni e quindi si cambia ma questa volta assumo venlafaxina ed essendo un snri mi ha riferito lo psichiatra che è difficile sostituirlo con un ssri dal momento che potrei avere crisi di astinenza che ho provato e non voglio più provare.
Ha aumentato la dose da 75mg 2 volte al gg a 210 mg 2 volte al gg, più mirtazapina 30 mg la sera.
Secondo lui la mia ansia deriva dalla depressione MAGGIORE, io resto convinta del fatto che l'ansia sia scaturita da uno squilibrio di recettori.
Nel caso in cui questa cura non dovesse sortire effetto aggiungerebbe il Wellbutrin.
Adesso chiedo: ma il brupopione non provocherebbe quell'ansia che temo dal momento che è un attivatore e già assumo zarelis?
Non sarebbe stato meglio un farmaco come il buspirone anche se ormai in forma galenica?
Certa di un vostro gentile riscontro, porgo distinti saluti.
V.
S.
La scelta di trattamento é del suo specialista,qualsiasi proposta o modifica va discussa con lui.
Non é possibile ipotizzare qualche sia la scelta appropriata nel suo caso, senza una visita diretta.
Non é possibile ipotizzare qualche sia la scelta appropriata nel suo caso, senza una visita diretta.
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"Secondo lui la mia ansia deriva dalla depressione MAGGIORE, io resto convinta del fatto che l'ansia sia scaturita da uno squilibrio di recettori."
A parte che "squilibrio di recettori" non significa niente di preciso, ma ho capito che intende che sia dovuto ad un problema di chimica cerebrale... Beh, ovvio. Non può che essere così, ma il medico intendeva forse dirle che la Depressione comprende i sintomi d'ansia. Sono correlati alla depressione, ovverosia un modo per dire al "cervello depresso", ovviamente alla neurochimica che produce la depressione. Quindi non mi pare stiate dicendo cose diverse, solo che il suo medico le voleva forse dire che non sono due malattie diverse, sono due tipi di sintomi della stessa condizione.
Non capisco però perché deve selezionare Lei i farmaci potenzialmente utili...
A parte che "squilibrio di recettori" non significa niente di preciso, ma ho capito che intende che sia dovuto ad un problema di chimica cerebrale... Beh, ovvio. Non può che essere così, ma il medico intendeva forse dirle che la Depressione comprende i sintomi d'ansia. Sono correlati alla depressione, ovverosia un modo per dire al "cervello depresso", ovviamente alla neurochimica che produce la depressione. Quindi non mi pare stiate dicendo cose diverse, solo che il suo medico le voleva forse dire che non sono due malattie diverse, sono due tipi di sintomi della stessa condizione.
Non capisco però perché deve selezionare Lei i farmaci potenzialmente utili...
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Utente
Gentilissimo Dottore ,La ringrazio per aver risposto celermente. Ovviamente seguirò la cura prescrittami dallo specialista, così come ho fatto tutte le volte in cui mi sono affidata ai Medici Psichiatri, Neurologi o neuropsichiatri. Bisogna ammettere però che nel mio caso ,spesso ho fatto tanti buchi nell'acqua ed il parere non è mai stato oggettivo. Bipolare , unipolare , depressione endogena ,maggiore.
Purtroppo non avrei mai voluto soffrire di questi mostri ,perché seppur invisibili sono tali ed in 20 anni ho fatto tante di quelle ricerche da perderci mesi. Nom mi permetterei mai di sostituirmi ad un medico ,vorrei solo stare bene con la giusta terapia farmacologica. A tal proposito mi hanno anche proposto la stimolazione transcranica (non so se la definizione sia corretta) ,dal momento che da anni ormai convivo con questi disturbi molto spesso invalidanti.
Rinnovo i saluti
Purtroppo non avrei mai voluto soffrire di questi mostri ,perché seppur invisibili sono tali ed in 20 anni ho fatto tante di quelle ricerche da perderci mesi. Nom mi permetterei mai di sostituirmi ad un medico ,vorrei solo stare bene con la giusta terapia farmacologica. A tal proposito mi hanno anche proposto la stimolazione transcranica (non so se la definizione sia corretta) ,dal momento che da anni ormai convivo con questi disturbi molto spesso invalidanti.
Rinnovo i saluti
Utente
Gentile Dottore , La ringrazio per aver accolto subito la mia richiesta. Io ho sempre rispettato tempi ,dosi e farmaci precrittimi. In tanti hanno valutato direttamente la mia condizione ma i pareri purtroppo sono stati discordanti, è per questo che dopo 20 anni di assunzione dei più disparati farmaci mi pongo sempre la stessa domanda : ma una diagnosi è soggettiva o oggettiva ?
Rinnovo i saluti
Rinnovo i saluti
Le diagnosi sono oggetto di evoluzione, anche perché gli antidepressivi ad esempio sono provati su una diagnosi che è "episodio depressivo", e ciò non esclude che la malattia sia il disturbo bipolare o altro, cose diverse tra loro accomunate dal fatto di poter avere un "episodio depressivo" nel loro decorso. Il problema è che se è disturbo bipolare, l'antidepressivo non c'entra granché in partenza e potrebbe anche peggiorare, o non funzionare bene.
Per il disturbo bipolare quali cure ha fatto ? Quelle classiche: litio per esempio ?
Per il disturbo bipolare quali cure ha fatto ? Quelle classiche: litio per esempio ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Utente
Buonasera Dottore ,
si , mi hanno somministrato per un lungo periodo il depakin chrono , poi sono passati al lamictal ed infine al carbolithium ,ma onestamente mi hanno solo portato aumento ponderale. Ogni stabilizzatore dell'umore sempre accompagnato dall'antidepressivo e talvolta dalla quietapina.
Ancora grazie
si , mi hanno somministrato per un lungo periodo il depakin chrono , poi sono passati al lamictal ed infine al carbolithium ,ma onestamente mi hanno solo portato aumento ponderale. Ogni stabilizzatore dell'umore sempre accompagnato dall'antidepressivo e talvolta dalla quietapina.
Ancora grazie
E le terapie fisiche come la stimolazione magnetica o la tec sono state prese in considerazione ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 433 visite dal 27/11/2025.
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