Sintomi di ricaduta

egregi dottori, torno a scrivere a distanza di poco tempo.
Ho smesso Zoloft, come descrittomi dal mio psichiatra, dopo due anni circa, in quanto tutto andava per il verso giusto. Ad oggi sono all'incirca 3 settimane che non ne assumo più. Da 5 giorni, improvvisamente, tutti i sintomi che mi ricordano la situazione per cui sono anadato in terapia. Ansia, voglia di piangere, pensieri nichilisti, immobilità, voglia di fare niente, angoscia. Piccola particolarità: Mi sentii male nel febbraio 2007, mi sono risentito poco bene nel febbraio 2009, ed ecco di nuovo febbraio. Può essere una causa, o è una coincidenza? Fra l'altro, anche l'anno scorso smisi (per solo un mese)lo zoloft a gennaio, e fui costretto a riprenderlo a febbraio, dopo essermi risentito male. E' possibile che tutto ciò sia dovuto alla dismissione del farmaco (che ho dismesso in un solo mese, forse troppo velocemente), e quindi devo stringere i denti e aspettare (aspettare, ma quanto? in media gli effetti della dismissione quando scompaiono)? E' possibile che lo Zoloft non sia propriamente adatto al mio problema? Devo aspettare, o contattare subito uno specialista (lo stesso che mi ha curato, o anche uno diverso)?
Grazie a chiunque mi risponda, mi sento vermanete in angoscia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Ci sono alcune cose che non si capiscono, sembrano paradossali.
In che senso chiede se lo zoloft è adatto al suo problema se lei dice che tutto andava per il verso giusto, e che ogni volta che lo ha preso ha funzionato bene ?
Per quanto riguarda invece l'interpretazione delle ricorrenza dei sintomi, quale è la diagnosi ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, effettivamente mi sono spiegato male.
Le spiego: da poco, rianalizzando la mia situazione, ho cominciato a credere che lo Zoloft non abbia fatto molto su di me. Lo presi la prima volta a luglio, cominciai a sentire miglioramenti a novembre: non è un tempo un po troppo ampio? Ho avuto diverse ricadute in due anni e mezzo, anche se brevi: la pasticca non dovrebbe prevenire anche le ricadute (nel bugiardino dice addirittura di evitare le ricadute proprio nel lasso di due anni). Quindi ho cominciato a dubitare che il mio miglioramento dipendesse dalla pillola, e ho creduto che sia stata una risoluzione naturale, con diversi momenti di flessione. Questo può forse essere testimoniato da uno stato di continua ansia/apprensione (anche se leggera) anche nei momenti in cui ero al centro della terapia (che so, dopo 7-8 mesi). Solo l'altr'anno ho avuto dei momenti, anche lunghi, davvero rilassati, "normali". Smessa la pasticca, dopo 3 settimane rieccomi.
Ora: sono io che, data la mia ansia, tendo a sottolineare troppo momenti magari non così pesanti? Forse la terapia non è stata proprio il massimo? (la mia diagnosi fu uno stato d'ansia generalizzata con qualche episodio di panico, e depressione - non ad un livello elevatissimo).
I sintomi, e la modalità di pensiero che mi conduce all'ansia e alla tristezza (immagini tristi, idea di morte - non del suicidio, sensazione di inutilità e nichilismo), sono gli stessi di quando ho avuto delle ricadute.


Se non dovesse migliorare a breve, comunque, ho intenzione di venire da Lei a Roma: in che giorni della settimana La trovo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Una risposta in 4 mesi in effetti lascia pensare ad una risoluzione spontanea, o ad un andamento ciclico ricorrente spontaneo. Non è chiaro però di che cosa, cioè la diagnosi di fondo, e non ha specificato la dose di zoloft. Se somministrato a dose bassa non incide granché su niente.
La prevenzione delle ricadute è un discorso a parte, per alcuni è dimostrata, per altri no ed è supposta, ma anche qui bisogna vedere rispetto a quale decorso ipotetico (cioè a quale malattia).

Cliccando sul mio nome trova la scheda con il recapito romano, là le danno giorni e orari.
Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Una risposta in 4 mesi in effetti lascia pensare ad una risoluzione spontanea, o ad un andamento ciclico ricorrente spontaneo. Non è chiaro però di che cosa, cioè la diagnosi di fondo, e non ha specificato la dose di zoloft. Se somministrato a dose bassa non incide granché su niente.
La prevenzione delle ricadute è un discorso a parte, per alcuni è dimostrata, per altri no ed è supposta, ma anche qui bisogna vedere rispetto a quale decorso ipotetico (cioè a quale malattia).

Cliccando sul mio nome trova la scheda con il recapito romano, là le danno giorni e orari.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
ho preso soprattutto 50 mg, ma per un periodo non lunghissimo, quando il dottore ha visto in me una recrudescenza dei pensieri depressivi, siamo passati a 100 mg.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
50 mg è una dose minima, è difficile che sia risolutiva o prevenga le ricadute.
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dopo
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quindi dottore, cosa crede sia meglio: aspettare, dato che c'è una ricorrenza di recrudescenza dei sintomi sempre nello stesso periodo dell'anno in concomitanza con la dismissione del farmaco, oppure rivalutare immediatamente la situazione da uno specialista, senza attendere nemmeno un breve periodo di tempo? (devo ammettere che questa volta sento che i sintomi non sono pesantissimi, ho alcuni momenti di positività e rilassatezza che quando stavo davvero male non avevo assolutamente, anche se poi a sprazzi arrivano i momenti bui che descrivevo sopra).
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Questo ha senso che lo decida Lei, a questo punto non mi sembra corretto dirlo io visto che mi aveva già prospettato di interpellarmi direttamente.

Posso dire che in base a quello che aveva esposto, non fa molta differenza sapere quanto aspettare, anche perché non c'è una regola o un termine prefissato. Un inquadramento più preciso può chiarire meglio se una cura a lungo termine senza sospensioni è la soluzione migliore adesso, oppure altro.