Elaborazione pensieri ossessivi.

gentile dottor x,

le pongo le seguenti problematiche: a seguito del mio primo rapporto sessuale- avvenuto circa tre mesi addietro-, ho elaborato una serie di pensieri di natura ossessiva che, in linea di massima, coincidono con la possibilità di aver contratto l'hiv. tuttavia, le condizioni concrete per aver contratto questa patologia non sussistono, nella misura in cui il rapporto sessuale è avvenuto mediante l'utilizzo del preservativo, nè io nè la ragazza avevamo ferite aperte e sanguinanti, lei mi ha riferito più volte di essere "pulita"- nonostante sia abbastanza "libertina"-,e, sopratutto, i medici specialisti mi hanno riferito che, in base agli eventi da me narrati, non sussiste alcun rischio. Ulteriormente, elaboro, anche a detta del medico specialista infettologo,"assurde" modalità di contagio, ossia credo che la parte normalmente scoperta alla base del pene possa essere veicolo di infezioni, ma egli mi ha rassicurato dicendomi che, non trattandosi della mucosa, non sussitono rischi, e che le modalità di realizzazione dell'atto sessuale non comportano rischio per la piccola parte scoperta del pene (alla base) scoperta. Stabilito ciò, l'altra ossessione ricorrente è la seguente: aver avuto ferite profonde e sanguinanti sulle mani (in particolare i polpastrelli) durante l'esercizio dell'atto erotico, le quali ferite sarebbero state veicolo di contagio nel momento dell'estrazione del profilattico. Inoltre, tendo, oserei dire sistematicamente, a sostituire un'ossessione con un'altra secondo una modalità binaria: 1)contatto sangue-mani/secrezioni vaginali rimaste sul profilattico, 2)contatto impossibile parte scoperta del pene/secreazioni vaginali; quando svanisce la modalità 1 subentra la 2, e viceversa, ma tale modalità binario-ossessiva non determina mai l'annullamento di una delle due ossessioni. Ora, queste serie di pensieri ossessivi, oltre a rendermi ansioso, limitano a tal punto la mia vita sessuale tanto che l'anzidetta non esiste; dopo il mio primo rapporto sessuale vedo ogni corpo femminile alla stregua di un "untore di hiv". Lo stato attuale della mia biografia è generalmente ansioso (a volte sono costretto a prendere alprazolan) e tendente alla depressione. Volevo un suo parere in merito alla mia situazione psichica.

Distinti saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

forse anche prima aveva comportamenti simili per altre situazioni? (non necessariamente di contagio)

Comunque il suo problema sta assumendo una connotazione prettamente psichiatrica con il continuo riferimenti ad un unico atto sessuale, con delle fissazioni ossessive che andrebbero valutate prontamente.

E' opportuno capire quali sono le altre manifestazioni e trattare adeguatamente il suo problema.

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[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
gentile dottor Ruggiero,

1)sinceramente, non ricordo comportamenti simili in merito ad altri contesti della mia biografia, tranne che per la "speculazione filosofica", ossia, prima di elaborare questi pensieri di natura ossessiva in relazione al singolo fatto in questione,la mia ossessione era pensare "filosoficamente" sia a partire da questioni filosofiche che a partire dai più semplici, nonchè banali, fatti della vita quotidiana (ad esempio: penso tuttora filosoficamente a come vestirmi!). Ulteriormente, posso dire che la preparazione di tutti (o quasi) i miei esami universitari è stata ossessiva, frenetica ed eccessivva per quanto ne concerne le modalità: spesso, di nott, mi alzavo improvvisamente dal letto in preda all'ansia per riguardare delle mere minuzie; insomma, cercavo una perfezione filosofica, in pratica, impossibile. Ad ogni modo, se posso sostenerlo, sono "strutturalmente" ansioso, ovvero affronto ansiosamente quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana (ricordo che, durante il periodo poco precedente gli esami di maturità, tutte le mattine mi svegliavo con nausea).
2) non pensavo di essere a questo punto; lo psicoanalista che mi segue, per ora, mi ha parlato di elaborazione di pensieri ossessivi probabilmenti derivanti da un senso di colpa retroattivo. In effetti, mi sento colpevole, "sporco-sporcato" per avere copulato; il perchè non riesco a comprendere?! Ora, temo che la mia salute fisica sia compromessa da fatti inesistenti, da problemi che non sussistono; soprattutto, temo che la piccola parte scoperta del pene sia stata veicolo di contagio, ma per quale motivo dovrebbe essere la via d'accesso alla morte se il medico specialistica infettologo mi ha detto di no? Poi, mi domando, se durante l'atto erotico mi fossi, per assurdo, ferito sul pene mi sarei accorto, che dice? I giorni seguenti l'atto sessuale non ho mai osservato nè lievi abrasioni nè croste, pertanto, se la logica è vera, è impossibile che ci fossero state ferite senza croste e dolore.
3)quali potrebbero essere le cause di tutto ciò? come è possibile che un singolo atto sessuale protetto possa scaturire tali dinamiche nevrotiche, tali fissazioni irrazionali e assurde? Perchè la mia intelligenza non riesce a superare questi problemi?

distinti saluti.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
veramente nonostante lei pensi che precedentemente non aveva questo disturbo, il suo pensare filosoficamente a tutto e di alzarsi per ripetere delle minuzie e' una caratteristica del disturbo che andava identificata prima.

Il problema dei rapporti sessuali non penso sia solo
relativo allo sporco ma al disturbo che sta invadendo tutte le sue attività.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
gentile dottor Ruggiero,

pertanto che mi consiglia di fare? devo andare a fare una visita psichiatrica? basta la psicoanalisi? e dell'ansia che mi dice?...non mi sono accorto di nulla.. davvero... anche i miei genitori non mi hanno mai detto nulla... sono abbastanza disperato ora.

distinti e cordiali saluti
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
faccia una visita psichiatrica, per la psicoanalisi decida con il suo analista.
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
la ringrazio dottore. Io sono di Milano; conosce qualche bravo psichiatra che esercita a Milano o nelle prossimità?

distinti saluti