Strana situazione...

Salve a tutti gli Utenti e Professionisti del sito.
Vorrei capire di più su una situazione che da circa 4 mesi mi ha gettato nuovamente dello sconforto. Un giorno di fine aprile, mentre ero in viaggio in autostrada per recarmi da un cliente, ho iniziato a provare una strana tensione alla guida del mezzo, inizialmente solo in fase di sorpasso che scompariva al rientro nella corsia dx. Ho condotto il viaggio senza sosta, al rientro questo problema non persisteva. Il giorno successivo, inizio a provare una lieve depressione (penso) che si protae fino ad ora. Deduco di avere avuto un attacco di panico o d'ansia...tuttora ogni tanto ho difficoltà a percorrere lunghi tragitti con la serenità di sempre, anche se alcuni giorni mi sembra che il tutto si sia risolto spontaneamente. Lo scorso anno ho vissuto una situazione simile, ho provato attacchi d'ansia e lieve depressione per circa sei mesi(sempre in questo medesimo periodo) ed a settembre scorso tutto è tornato nella perfetta normalità (ripresi a guidare per ore intere a tutte le velocità, di giorno di notte, ghiaccio ,neve...) senza provare alcuna tensione. La mia domanda è la seguente: posso sperare in una nuova guarigione e remissione dei disturbi come già avvenuto lo scorso anno?
Premetto che, quando vivo periodi di normalità, serenità e felicità, tendo sempre a fare mille cose per me, per gli altri, vivendo anche situazioni parecchio stressanti e dedicando poco tempo all'attivitò fisica ed al relax, anche se questo almeno consciamente non mi pesa.
Quest'anno h vissuto parecchie situazioni stressanti avvenute nell'arco di cinque mesi, sia negative, sia molto positive (un lutto in famiglia, il matrimonio, mia moglie in dolce attesa) e non vorrei che tutto ciò si sia accumulato in me (gioie, dolori, ansie) per poi esplodere nuovamente sottoforma di disturbi.
A maggio ho parlato con una psichiatra che mi ha ritenuto un pò depresso e mi ha indicato una cura con cipralex 10mg/die e xanax 8 gocce mattino/sera, ho seguito la cura per 5gg ma poi ho interrotto per disturbi troppo pesanti innescati dalla cura.
Riuscirò ad uscirne anche questa volta senza farmaci?
Sono molto introverso e tendo a tenere tutto dentro, non vorrei che anche questa possa essere una concausa di tutto ciò...
Sarei grato a chiunque mi dia un piccolo consiglio o anche la propria versione di questa situazione.
Mi scuso per la lunghezza del post ma ogni giorno spero di tornare ad essere quello di prima, di guidare senza tensioni, di non sentirmi stanco fisicamente e mentalmente, per ritrovare la serenità da trasmettere a mio figlio che arriverà a breve...
Dimenticavo: ho 25 anni, sesso maschile.
Grazie a tutti.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

"un pò depresso" significa che la diagnosi è stata di depressione ? I fenomeni sono stati definiti attacchi di panico o è una sua espressione ?

Una cura del genere funziona dopo un mese, non innesca nessun disturbo nei primi giorni, soltanto il primo impatto con il farmaco può accompagnarsi a effetti iniziali che peggiorano nel complesso l'ansia e i sintomi corporei, questo specialmente in chi soffre di panico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

se e' già un anno che soffre di tali disturbi sarebbe il caso di seguire le indicazioni e le prescrizioni di chi l'ha visitata, evitando di autogestire il trattamento.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
i disturbi d'ansia non guariscono con la forza di volontà ma sono spontaneamente soggetti a fluttuazioni nella loro espressione clinica, che possono dare l'impressione di essere guariti. L'unico modo per superare un distrubo d'ansia (se di questo si tratta) è quello di seguire una terapia. Le opzioni terapeutiche comprendono la terapia farmacologica, la psicoterapia, o la combinazione delle due. E' lo specialista a dover valutare e proporle il miglior trattamento possibile per il suo caso.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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