Aiutatemi per favore

Ho 20 anni e da quando ne ho 16 mi taglio. E' iniziato tutto nel 2006 quando, per colpa di una delusione d' amore, ho perso fiducia in me e nelle altre persone. Mi chiudevo in camera a piangere, ogni giorno, e mi tagliavo. Non mi sembrava nulla di grave. Poi la situazione ha iniziato a peggiorare quando i tagli si facevano piu' profondi, avevo iniziato a provocarmi vomito o semplicemente evitavo di mangiare, avevo pensieri di morte e avevo perso interesse in tutto. Sono andata da uno psicologo, ma non ho visto risultati e così avevo deciso di smettere le sedute. La situazione è migliorata nel 2008, quando ho conosciuto un altro ragazzo. Mi ha aiutata molto ad affrontare alcuni problemi e per alcuni mesi sono stata bene. Successivamente sono ricominciate le crisi, peggio di prima. Ho scoperto anche un nuovo " amico ", l' alcool. Sono paranoica, ho paura che gli altri se la prendano sempre con me, che mi abbandonino, che mi prendano in giro, mi sento una nullità, una vera e propria fallita. Non riesco mai a concludere un obbiettivo che mi prefiggo. il mio umore cambia ogni 10 minuti: passo da uno stato di euforia ad uno stato di tristezza assoluta senza un apparente motivo; mi taglio e tutto ritorna come prima. Anche i miei pensieri e le mie scelte non sono coerenti, mi contraddico sempre. Ho tanta paura, ho paura di impazzire e ho paura di perdere tutte le persone a cui voglio bene per colpa del mio atteggiamento.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Non è una descrizione strana rispetto a quadri che si conoscono bene in psichiatria. Diversi elementi che infatti nel tempo si associano tra di loro: impulsività, umore con oscillazioni repentine d'umore, scuotenti e contraddittorie, con conseguenti crisi di identità perché si cambia non solo umore in sé ma anche visione delle cose, degli altri, di come andranno le cose, delle scelte fatte e di quelle da fare etc.
Infine l'alcol, o altre sostanze, che agiscono in maniera da tamponare la parte ansiosa per peggiorare però il controllo dell'umore, l'impulsività e soprattutto la depressione di fondo.

La cosa migliore è fare una visita psichiatrica per dare un nome (diagnosi) a questo insieme di sintomi nel loro svolgersi nel tempo. Accertato questo, sarà possibile decidere una terapia. Il limite tecnico in questi casi, ammesso che sia un disturbo dell'umore, è la presenza di alcol e il fatto che vi sia o meno una dipendenza da alcol. In questo secondo caso va trattata anche quella.

Se sono presenti sostanze di altro genere, come ad esempio la cannabis, le terapie sono solitamente meno efficaci.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini