Ansia e psicoterapia

Scrivo per un problema di ansia che vorrei affrontare e risolvere.

Il mio problema emerge quando devo andare in un luogo piccolo e silenzioso e rimanere lì a contatto con poche persone (anche una sola) per un po’ di tempo (1-2 ore). Prima di affrontare queste situazioni inizio ad essere ansioso perché il mio pensiero si volge costantemente a quello che potrebbe accadere. Durante queste situazioni a volte mi tranquillizzo, se trovo un’atmosfera familiare, altre volte la mia ansia comincia a salire ed inizio a sudare e a desiderare di uscire dal luogo, concentrando totalmente l’attenzione sul mio malessere e non su ciò che mi accade intorno. La mia paura è quella di sentirmi male, trovarmi al centro dell’attenzione e fare così una brutta figura. Ormai anche una cena a casa di sconosciuti o un normale colloquio di lavoro richiedono per me un notevole sforzo (cerco comunque, per quanto possibile, di non evitare queste situazioni).

Ho avuto un colloquio con uno psichiatra che ha ipotizzato tre soluzione: terapia farmacologica a lungo termine, terapia farmacologica occasionale, terapia psicologica. Il medico ha optato per la seconda e mi ha prescritto una benzodiazepina da prendere poco prima di affrontare queste situazioni che mi creano ansia. Mi ha anche però detto che facendo così non si risolve la causa del problema ma solo gli effetti. Secondo lui la strada migliore sarebbe la psicoterapia, che però, a causa di orari di lavoro al momento pressanti, non ho ancora preso in considerazione. Il problema quindi persiste e nonostante un lieve miglioramento a volte accadono episodi in cui mi sento in imbarazzo a causa dei miei forti stati ansiosi che purtroppo hanno precise somatizzazioni. E così crollano le poche certezze che mi ero costruito e deve ricominciare da capo a lavorare sulle mie social skills.

Preciso che conduco una vita sociale limitata ma abbastanza regolare e che il mio tempo lo dedico principalmente al lavoro.

Quale strada mi consigliate di seguire per superare il mio problema? Ci sono effettive possibilità di uscire da questa situazione di ansia che sta limitando soprattutto la mia vita professionale e anche quella sociale? Vi ringrazio.
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile utente,

il suo medico ha detto che ha tre possibilità:

la prima è una terapia sintomatica che <....non si risolve la causa del problema ma solo gli effetti....>

la seconda <....che però, a causa di orari di lavoro al momento pressanti, non ho ancora preso in considerazione....>

non resta che la terza...

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Gent.le dott. Nicolazzo, mi dispiace doverle dire che ha completamente frainteso la mia richiesta, la cui lettura, presumo, l'avrà impegnata al massimo 15 secondi. Al contrario la stesura della mia richiesta mi è costata 30 minuti del mio tempo, dato che ho cercato di essere il più possibile sintetico ed efficace nell'esposizione. Ma vedo che questo non basta, se manca la buona volontà del lettore.
[#3]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
<.....Quale strada mi consigliate di seguire per superare il mio problema? Ci sono effettive possibilità di uscire da questa situazione di ansia che sta limitando soprattutto la mia vita professionale e anche quella sociale? Vi ringrazio.....>

questa è la sua domanda, ora:

se il suo medico le ha prospettato TRE POSSIBILITA' di cui però la PRIMA non produrrebbe risultati duraturi in quanto limitata al controllo dei sintomi ( la benzodiazepina ),
la SECONDA non è fattibile in quanto manca la sua disponibilità di orari ( la psicoterapia ), a rigor di logica resta la TERZA ( una seria terapia farmacologica condotta per tempi adeguati ma che non obbligatoriamente devono essere "lunghi"),

quindi, non mi sembra di aver "frainteso" nulla di diverso da quello che lei ha chiesto.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
grazie dottore. ho ripensato a quello che mi ha detto e alle tre soluzioni per il mio problema. ho deciso di trovare del tempo e del coraggio e di esplorare la soluzione della psicoterapia. pensa che potrei trovare giovamento in questo modo per il mio problema di ansia?
[#5]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
è una delle "tre soluzioni" prospettate dallo psichiatra, funziona nella misura in cui lei sia un candidato idoneo alla psicoterapia e tra lei e lo psicoterapeuta si riesca a creare un rapporto positivo e favorevole al cambiamento,

Saluti
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, la possibilità di uscire dall'ansia, in generale c'è ed è alta. Riguardo al caso particolare, però, solo la valutazione specialistica e l'iniziare concretamente un percorso di cura possono dire come stanno le cose.

La psicoterapia e la farmacoterapia possono essere date in associazione, e a volte ottengono risultati migliori che ciascuna presa singolarmente.

Riguardo alla psicoterapia, come le ha fatto presente il Dr. Nicolazzo, è importante il tipo di relazione che si viene a creare con il terapeuta, e anche la sua capacità di seguire fedelmente le indicazioni comportamentali che eventualmente riceverà. Vi sono inoltre molti tipi differenti di indirizzi terapeutici, alcuni più brevi, focalizzati e concreti, altri che funzionano su tempi più lunghi.

Se vuole possiamo segnalarle degli articoli per informarsi meglio al riguardo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#7]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
grazie mille per le risposte, sono tutte molto utili. Ho da chiedere per qualche chiarimento ancora.

Al dr. Nicolazzo: come si fa a capire se un candidato è idoneo alla psicoterapia?

Al dr. Santonocito: ho letto la scheda sugli orientamenti psicologici e la sua scheda sulla psicoterapia. ho trovato tante informazioni interessanti. mi chiedo però se la terapia di tipo psicanalitico è indicata nei distubi di ansia, con relative somatizzazioni, come il mio caso.
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bene, vedo che ha trovato già da solo il materiale.

La terapia psicoanalitica può essere adatta, ma può necessitare di tempi più lunghi. Altri tipi di terapia si concentrano invece fin dall'inizio sull'assegnare prescrizioni comportamentali che, se seguite fedelmente, possono portare allo sblocco dei sintomi anche in tempi rapidi. Si passa poi a una fase successiva, necessaria per consolidare i risultati ottenuti.

Cordiali saluti
[#9]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
<..come si fa a capire se un candidato è idoneo alla psicoterapia?..>

i primi colloqui dovrebbero servire a questo; sono molte le variabili da prendere in considerazione ma la più importante è la "capacità di insight" ( comprensione, intuizione ),

Saluti
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