I vostri consigli saranno fondamentali

Gentilissimi medici,
da parecchi anni assumo Sereupin a causa di una sindrome depressiva.
Gli episodi maggiori non mi tormentano più da parecchi anni, ma sono comunque da sempre oppresso da eccessiva timidezza, insicurezza e da una sensazione di fallimento totale.
Vorrei intraprendere una terapia psicoterapica ma, nonostante le numerose informazioni fornite da internet, vorrei sapere da Voi, se possibile, quali sono le indicazioni migliori: devo rivolgermi ad uno psichiatra o ad uno psicologo? Come faccio ad orientarmi nelle tipoologie di terapia?
Vi ringrazio molto. I vostri consigli saranno fondamentali.
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Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2009
Psichiatra, Psicoterapeuta
Il suo consulto potrebbe scatenare liti feroci! Più che darle un consiglio, che potrebbe sapere di campanilismo, mi limiterò a direle quali pro e contro ci sono:
- se si rivolge ad uno psichiatra può seguirla sia sul piano psicofarmacologico sia su quello psicoterapico con un tipo di psicoterapia che viene chiamata "supportiva"
- se si rivolge ad uno psicologo dovrà mantenere un altro specialista che la segua dal punto di vista farmacologico ma potrà avere una psicoterapia più "esclusiva" (ci si concentra solo su quella e non si entra nel merito dei farmaci). Quest'ultima considerazione vale per tutti gli psicologi ma anche per gli psichiatri/psicoterapeuti che si dedicano unicamente alla psicoterapia
- per quanto riguarda le diverse scuole di psicoterapia, sono così numerose che un elenco comporterebbe troppo tempo e poi qualcuna la scorderei di sicuro. Mi limito però a dire che le aree di psicoterapia sono sostanzialmente 3:
1. PSICOANALISI E SIMILI: generalmente di lunga durata, comportano un notevole impegno sia emotivo sia economico; le sedute sono assolutamente prestabilite nel contesto di un contratto poco elastico con il terapeuta; non mirano ad una risoluzione breve del problema ma a scandagliare l'esperienza del paziente dall'infanzia in poi;
2. PSICOTERAPIA SISTEMICA: sicuramente più elastica nei tempi e nei modi; abbastanza costosa dal punto di vista economico ma ancora di più sul piano personale in quanto "esige" l'applicazione di una teoria del cambiamento non solo attivo ma anche ideico e di lettura del mondo esterno ed interno;
3. PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE: generalmente ha breve durata, si tratta di focalizzare un problema e risolverlo con tecniche colladaute di modificazioni del comportamento e delle emozioni che si associano agli eventi ed alle azioni.
Detto questo, per scegliere una psicoterapia, bisogna anche prendere in considerazione che tipo di persona si è: non tutti possono sostenere una psicoanalisi o simili, la terapia sistemica è molto più duttile, ma richiede comunque una predisposizione; la cognitivo-comportamentale è la più accessibile a chiunque, in quanto non richiede alcuno sforzo nel mettere in gioco il passato ma si cerca solo di modificarne l'esito.
Io non posso sapere che tipo di persona è lei e quindi è davvero difficile dare un consiglio. Ma credo che l'associazione della farmacoterapia che sta seguendo e di una buona psicoterapia (qualunque sia il tipo che sceglierà di intraprendere) sia la strategia migliore per combattere i sintomi che riferisce.
Spero che ci terrà aggiornati!
Cordiali saluti.
[#2]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
concordo con quanto espresso dalla collega.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2017
Ex utente
Gentili medici,
nel ringraziarVi dei preziosi consigli, Vi chiedo di volermi cortesemente aiutare nel trovare un buon psichiatra, terapista cognitivo comportamentale nella provincia di Treviso o Venezia.
Vi assicuro che risulta piuttosto difficile, pur nella congerie di mezzi telematici di cui si dispone, recuperare dei nominativi di persone valide di cui fidarsi: probabilmente la delicatezza e riservatezza dell'argomento inibisce quel fenomeno di consigli e passaparola che spesso caratterizza la scelta di altri professionisti medici. Grazie ancora.