L'alprazolam ed altre benzodiazepine possono procurare danni cronici o permanenti?

Sono in cura da uno specialista per disturbi ansiosi, mi è stato prescritto alprazolam 0.5 x 3 volte al gg per un lungo periodo.
Navigando su internet, casualmete, ho visto un diagramma elaborato da studiosi, cui si voglio paragonare varie droghe sia sul profilo del danno fisico (asse x) che della dipendenza (asse y). Ho notato che le benzodiazepine sono molto in alto sia per danno fisico che per dipendenza. Su 20 sostanze, solo 6, pesantissime, sono considerate piu dannose delle benzodiazepine. Tutte le altre, fra cui altre sostanze vietate e comunemete considerate pericolose, risultano molto meno dannose. E vero? In caso affermativo quali possono essere i danni permanenti o cronci che può causare l'alprazolam? Grazie
Ecco la tabella:
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Rational_scale_to_assess_the_harm_of_drugs_%28mean_physical_harm_and_mean_dependence%29.svg

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente,

il trattamento con benzodiazepine per lunghi periodi e' sempre sconsigliato e non puo' essere considerato un trattamento valido qualunque sia la diagnosi.

La problematica principale e' l'assuefazione correlata alla dipendenza.

https://wa.me/3908251881139
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Le benzodiazepine in generale sono un rimedio temporaneo, salvo casi particolari, per una serie di disturbi. Dopo circa un mese si sviluppa assuefazione, ovvero l'effetto viene meno e la sospensione brusca comporta astinenza, che è un fenomeno transitorio ed elastico ma potenzialmente pericoloso, a seconda anche della dose a cui si è assuefatti.

Detto questo, quella tabella la conosco bene, ma a mio avviso non rende bene l'idea: nella "tossicità" è compreso un po' di tutto e non si distingue tra uso medico e abuso (lì ci si riferisce all'abuso sostanzialmente), mentre per "dipendenza" si intende sostanzialmente livello di assuefazione e pesantezza della possibile astinenza, ma anche qui dipende dalle dosi e questo nella tabella non ha corrispondenza. Si fa riferimento a dosi ed effetti di chi ne fa abuso.

La "dipendenza" è qui intesa come continuità di assunzione e livello di assuefazione.

In conclusione, la terapia come rimedio iniziale è corretta, ma un disturbo d'ansia va definito meglio come diagnosi e poi affrontato con una cura più specifica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Quindi, per chi utilizza (sotto controllo medico) alprazolam al dosaggio sopra indicato, per periodi di massimo 3 mesi, ma ripete saltuariamente la terapia quando il disturbo ansioso si esacerba, fatti salvi assuefazione, dipendenza, tolleranza e gli effetti collaterali che si possono avere durante il periodo dell'assunzione (nel mio caso sono minimi) non ci sono rischi di danni permanenti persistenti una volta terminata la terapia?.

Ps. Se le benzodiazepine non sono un rimedio valido per chi soffre di ansia generalizzata, sono solo un rimedio iniziale ed occorre una cura più specifica, verso che genere di cura devo orientarmi? Esiste una classe di farmaci più adatta per il disturbo di ansia generalizzata? Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

La cura che indica Lei in genere non ha senso nei disturbi d'ansia, perché nessuno ha detto che con cicli di 3 mesi poi seguano lunghi periodi di benessere, e dopo già un mese circa gli effetti si riducono.

Una cura adeguata per un disturbo d'ansia la stabilisce in genere uno psichiatra dopo aver definito la diagnosi, perché "ansia" è solo un sintomo generico.