Disturbi psicologici

Gentili dottori,
sono una ragazza di 23 anni e vi scrivo perché vorrei un vostro parere sulla mia situazione psicologica, so benissimo che dovrò comunque rivolgermi ad uno psicoterapeuta (psicologo o psichiatra) per avere una risposta certa.
Sono fidanzata con un ragazzo da parecchio tempo e sono ben consapevole che ormai il mio comportamento l'ha portato a provare odio nei miei confronti, ma nonostante questo, non gli consento di lasciarmi, lo minaccio di suicidarmi, lo prego e lo imploro di darmi l'ennesima ultima possibilità; non riesco però a comportarmi in modo normale, passo da momenti di felicità e tranquillità a momenti di depressione e angoscia a momenti di rabbia che sfogo su di lui trattandolo sempre male.
Quando ho questi momenti di rabbia in cui esplodo sento di non essere in me e quando passano mi sento tremendamente in colpa.
Così anche con gli amici, non riesco ad essere tranquilla come tutti; ho litigato con quasi tutti i miei amici perché mi sentivo presa in giro, usata e ho creato il vuoto attorno a me. Le poche amicizie che mi rimangono restano in piedi perché cerco di tenermi le critiche dentro e non dire quello che realmente penso.
Nonostante questo però non passa giorno che io non rimpanga le amicizie finite e questo mi fa stare molto male.
Tra l'altro avevo cercato di cambiare, avevo anche smesso di fumare e per un periodo mi ero sentita una persona diversa. Dopo aver smesso di fumare però ho perso ogni voglia di fare: sono ingrassata, non ho più voglia di uscire di casa se non per fare la spesa, non ho più voglia di studiare, non riesco più a fare nulla. Così ho ricominciato a fumare e di nuovo non riesco più a smettere anche se lo vorrei.
Ogni giorno mi chiedo come possano le altre persone vivere tranquille la propria vita, mi sembrano tutti così diversi da me.
Non so più che cosa fare, da sola non riesco proprio a cambiare questa situazione.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Gentile utente,

quando afferma di fumare parla di sigarette o marijuana?
Se si tratta di fumo, alcuni dei sintomi che descrive potrebbero spiegarsi facilmente.
E' evidente comunque che ci sia un disturbo dell'umore sottostante che andrebbe analizzato prima che da uno psicoterapeuta da uno psichiatra che la indirizzi in seguito verso la terapia più adatta a lei.

Cordiali saluti

Massimo Lai, MD

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottor Lai per avere risposto così velocemente.
Quando parlo del fumo mi riferisco alle sigarette, non ho mai avuto problemi di droghe o alcool, ma sono davvero molto dipendente dalle sigarette.
Quali dei miei sintomi sarebbero ascrivibili alle sigarette?
La ringrazio
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
"ho litigato con quasi tutti i miei amici perché mi sentivo presa in giro, usata e ho creato il vuoto attorno a me"

Mi riferivo a queste parole che comunque possono essere interpetate in vario modo e bisognerebbe sentire da lei le circostanze per avere un'idea più precisa, cosa che è impossibile via internet.
Comunque parlavo di cannabis, la sigaretta non c'entra con questo. Se non ne fuma tanto meglio.
Resta la sua irritabilità e instabilità emotiva che andrebbe esaminata da uno specialista.